Contusione
Giancarlo Urbinati
Si definisce contusione una lesione delle parti molli dell'organismo, provocata dalla compressione violenta, generalmente brutale e raramente prolungata, esercitata da [...] a lacerazioni di formazioni legamentose e muscolotendinee, a fratture chiuse, a rotture di organi.
La sintomatologia clinica è assai variabile, non solo per i fenomeni dolorosi, molto differenti per intensità e qualità, ma anche per i segni obiettivi ...
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Medicina
Nelle indagini epidemiologiche, gruppo di individui portatori di una caratteristica comune (per es., c. di nascita, di nati in uno stesso anno; c. rurale, di abitanti di un comune rurale; c. lavorativa, [...] che lavorano nello stesso ente) o anche di soggetti arruolati in uno studio longitudinale o in una sperimentazione clinica di variabile durata.
Storia
Unità tattica dell’esercito romano. Composta da un numero di uomini oscillante tra 300 e 600, in ...
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L'elaborazione dell'informazione per il movimento
Apostolos P. Georgopoulos
(Brain Sciences Center, Veterans Affairs Medical Center,)
University of Minnesota, Medical School Minneapolis, Minnesota, USA
L'elaborazione [...] opposte (per esempio alle ore 6 e alle ore 12). La scimmia reggeva la maniglia nel centro per un periodo di tempo variabile, dopo il quale uno dei due bersagli periferici veniva acceso; rimaneva acceso per 50, 100, 150, 200, 250, 300 o 400 ms ...
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Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica.
Per estensione, ogni disturbo che altera la trasmissione di un messaggio e ne riduce [...] casuali attorno al valore medio assunto da una grandezza. Mentre il r. termico è legato alla difficoltà di controllare le variabili microscopiche, quali, per es., le posizioni e le velocità di ciascun atomo di un gas, quello quantistico per la sua ...
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Antropologia
Insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane. Secondo la teoria della c. sostenuta nella seconda metà del 19° sec. [...] la serie formata con i valori assoluti dei suoi termini. C. di una serie di funzioni Si dice che una serie di funzioni (di variabile complessa) definita da ∑∞r=1 ur (x) è convergente in un punto x0 e che S (x0) è la sua somma se la successione ...
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Deficiente apporto di sangue in un distretto più o meno limitato dell’organismo, per diminuzione del normale afflusso (riduzione dell’intera massa del sangue circolante; spasmo, compressione, ostruzioni [...] tessuti colpiti dipendente da grado, durata e vulnerabilità del tessuto colpito. La sintomatologia che ne risulta è estremamente variabile a seconda della sede interessata (cervello, miocardio ecc.). Le lipotimie, gli infarti, l’angina pectoris, la ...
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Informatica
Nella teoria cibernetica, e in genere in tutte le discipline scientifiche che usano approcci di tipo sistemico, il processo per cui l’effetto risultante dall’azione di un sistema (meccanismo, [...] all’italiano retroazione).
Medicina
Meccanismo di regolazione per il quale una variabile (produttrice di ormoni, di energia ecc.) influisce sull’attività della variabile da cui dipende (centro nervoso, ghiandola endocrina ecc.). Si parla di ...
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In medicina, forma di aritmia del cuore – permanente o accessionale – in cui le contrazioni degli atri, pur succedendosi con regolarità, sono tuttavia assai frequenti (180-350 al minuto) e di solito solo [...] , o 4, a seconda dei casi) si trasmette ai ventricoli, per la presenza di una conduzione atrio-ventricolare variabile. Le pulsazioni ventricolari risultano più o meno frequenti, ma regolari e discretamente valide, contrariamente a quanto accade nella ...
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Metodo di indagine fondato sulla registrazione dei fenomeni elettrici che accompagnano l’attività muscolare. L’e., che viene eseguita mediante elettromiografo, informa sullo stato funzionale dei muscoli, [...] bioelettrici concomitanti alla contrazione. In condizioni normali i potenziali d’azione sono di breve durata e hanno una frequenza variabile da 5 a 70 potenziali al secondo, proporzionalmente al grado della contrazione e al numero di unità motorie ...
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TOSSICODIPENDENZA
Vittorino Andreoli
Maria Cristina Giannini
(v. tossicomania, App. IV, III, p. 661)
La t. è l'insieme di tre fattori che si mescolano dinamicamente: sostanza, consumatore, ambiente [...] uno, porterebbe a una visione parziale ed errata del fenomeno e del tossicodipendente. La t. è continuamente variabile proprio perché mutano le sostanze disponibili sul mercato, le caratteristiche e le motivazioni dei consumatori e anche le ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...