In fisica, in chimica e in ingegneria, si dice di quanto è relativo al nucleo atomico.
La fisica n. è la branca della fisica che, studiando le proprietà dei nuclei atomici, permette da un lato di indagare [...] di uranio. Questi ordigni producono esplosioni di potenza misurabile in kiloton (1 kiloton =1000 t di tritolo) e variabile da frazioni a qualche decina di kiloton. Successivamente, sono state sviluppate anche armi termonucleari, che producono energia ...
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Anatomia
N. del seno (o n. seno-atriale) Formazione anatomica situata nell’atrio destro del cuore, in corrispondenza dello sbocco della vena cava superiore, importante nella regolazione del ritmo cardiaco.
Astronomia
Per [...] n. e link di natura alquanto diversa è quello polinomiale scoperto da Jones, indicato generalmente con VK(t); si tratta di un polinomio nella variabile t1/2 e nella sua inversa t−1/2 (ciò si esprime dicendo che VK(t) è un polinomio di Laurent in t1/2 ...
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L’insieme delle scienze e delle tecniche aventi per scopo la ricerca, la realizzazione e l’utilizzazione dei mezzi più adatti a consentire all’uomo di spostarsi da un punto all’altro dello spazio esterno [...] circa 2 anni. Inoltre, a causa della non perfetta circolarità delle orbite e della loro diversa inclinazione, il suddetto minimo è variabile e si verifica un minimo dei minimi ogni 7 congiunzioni circa. Si ha quindi una finestra di lancio con cadenza ...
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Elemento chimico avente simbolo Pb, numero atomico 82, peso atomico 207,2; ne sono noti in natura gli isotopi stabili: 204, 206, 207 e 208. È un metallo di color bianco bluastro, che all’aria diventa rapidamente [...] maggioranza delle grandi città la piombemia supera mediamente i 15 μg/dl. Piomborrachia Concentrazione di p. nel liquido cefalorachidiano, variabile nel soggetto normale da 0 a 18 μg/dl: può aumentare notevolmente in casi di avvelenamento da p. sino ...
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Anatomia
S. dentario Tessuto che ricopre la corona del dente come un cappuccio; negli organismi superiori, è il tessuto più duro e più mineralizzato. Deriva dagli ameloblasti dell’organo dello s., formazione [...] ; di conferire proprietà estetiche e protettive per l’eventuale decorazione.
Gli s. per ceramica hanno composizione variabile e trovano impiego nel rivestimento di apparecchi idraulico-sanitari in porcellana, terraglia e gres; isolatori elettrici in ...
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Tecnica
Il complesso delle opere che servono alla presa dell’acqua e alla sua condotta e distribuzione.
Storia
Le antiche civiltà mesopotamiche si avvalsero delle acque del Tigri e dell’Eufrate che venivano [...] o intermittente, e la rete di distribuzione che presenta, come si è già detto, un consumo ad andamento assai variabile nel corso della giornata. Il serbatoio è situato in prossimità del centro abitato, in posizione altimetrica tale da assicurare una ...
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Farmacodipendenza
Gaetano Di Chiara
Con il termine farmacodipendenza si indica un disturbo di interesse psichiatrico classificato nel Diagnostic statistical manual (DSM), a cura dell'American Psychiatric [...] di epidemiologia genetica condotti su gemelli monozigoti ed eterozigoti dimostrano che i fattori genetici contribuiscono per una percentuale variabile dal 63% al 78% nell'abuso di cocaina. Simili percentuali si ottengono per altre sostanze d'abuso ...
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Specchio, neuroni
Giacomo Rizzolatti
Leonardo Fogassi
Vittorio Gallese
L'uomo è una specie eminentemente sociale, che ha sviluppato la capacità di capire le azioni degli altri, le loro intenzioni [...] è diretto, poiché il meccanismo specchio induce nell'osservatore uno stato affettivo analogo, verosimilmente d'intensità variabile al variare della relazione che lega osservatore e osservato. Un esempio emblematico è rappresentato dall'emozione di ...
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Ricambio, malattie del
Francesco Beguinot
Le m. del r. costituiscono un numeroso gruppo di patologie che sono dovute ad alterazioni in diversi distretti del metabolismo. Fra queste, le malattie complesse [...] , modificazioni ormonali e lo stato proinfiammatorio possono anche assumere un ruolo causale ma il loro contributo è variabile nei diversi gruppi etnici. L'insulino-resistenza compare quando le cellule dell'organismo, in particolare nel fegato ...
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OCULISTICA
Bruno Boles Carenini-Alessandra Boles Carenini
(XXV, p. 166; App. II, II, p. 438; IV, II, p. 647)
L'o. è quel ramo della medicina che si occupa dello studio dell'apparato oculare, dalla sua [...] e assistite dall'utilizzo dei computer, tali tecniche si scontrano tuttavia nella pratica clinica con l'estrema variabilità cicatriziale del tessuto trattato, con risultati spesso imprevisti. Tuttavia è innegabile che vi sia una continua evoluzione ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...