Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] come gli altri. Nel caso di una specie come la cavia che reagisce così uniformemente a dosi di stimolo efficace ampiamente variabili, si finisce per concludere che quando anche solo uno o due animali sui cinque o sei trattati in maniera identica ...
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Anatomia e medicina
Una delle tre porzioni della membrana vascolare dell’occhio (o uvea). È quella che traspare attraverso la cornea, apparendo di colore assai variabile (grigio, bruno ecc.) nei diversi [...] soggetti, a seconda della quantità di pigmento contenuta (fig. A). Di forma circolare, l’i. è situata davanti al cristallino, recando nel centro un orifizio – la pupilla – che permette il passaggio dei ...
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Agraria
Legge del minimo
Legge che afferma che la quantità della produzione è regolata dall’elemento nutritivo contenuto nel terreno in proporzione minima rispetto agli altri. Corrisponde alla legge dei [...] f per x=x1, x2, ..., xn, e i valori assegnati y1, y2, ..., yn, cioè l’espressione
intesa come funzione delle variabili indipendenti c1, c2, ..., cq (➔ massimi e minimi). Quando si facciano opportune ipotesi sul campo di definizione della f e sulla ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...] dal peptide. La superficie esposta, composta dalle due eliche aminoacidiche e dal peptide compreso tra queste due, interagisce con le due regioni variabili del TCR. Il TCR è costituito da due catene, chiamate α e β (fig. 5), oppure γ e δ in un tipo ...
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In ematologia, globulo rosso di forma ellittica anziché rotonda, detto anche ellittocito o ellipsocito. Gli o. hanno una resistenza globulare inferiore alla norma. Sono presenti in quasi tutte le anemie [...] con percentuale variabile (fino all’8-10%). In condizioni normali è reperibile in circolo una piccola percentuale di o.; se questa supera il 25% ha significato abnorme e prende il nome di ovalocitosi. Se non supera il 50% l’anomalia non richiede cure ...
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Processo infiammatorio degenerativo della lingua o solamente della sua mucosa. Tra le forme più frequenti: la g. esfoliativa marginata (o lingua geografica) data da chiazze arrossate nel dorso della lingua, [...] di configurazione continuamente variabile, circondate da un orletto biancastro, non dolenti, a decorso cronico; la g. di Hunter, nell’anemia perniciosa, di cui costituisce spesso uno dei primi sintomi: è data da chiazze lisce, arrossate, circoscritte ...
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Medicina
Sindrome di a. Complesso di fenomeni osservabili in tossicodipendenti bruscamente privati del farmaco che è oggetto di conclamata dipendenza (narcotici, analgesici, neurofarmaci, eroina ecc.). [...] I sintomi, che hanno durata, intensità e gravità variabile a seconda del tipo di farmaco e del grado della dipendenza, consistono in malessere, lacrimazione, sudorazione, midriasi, insonnia, anoressia e, nel caso dei barbiturici, tremori e ...
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urina In fisiologia, il prodotto finale dell’escrezione renale, espressione dell’intervento attivo del rene nel mantenimento dell’equilibrio idrominerale e acido-base, che rappresenta inoltre il principale [...] ; si presenta normalmente come un liquido limpido giallognolo, di odore penetrante, talora lievemente aromatico, a reazione variabile in condizioni fisiologiche (acida nelle ore notturne, alcalina dopo alimentazione mista) o patologiche (acida negli ...
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Macchina acceleratrice per elettroni, in grado di portarli a energie dell’ordine di quelle delle particelle beta naturalmente emesse dalle sostanze radioattive. Il principio di funzionamento è il seguente: [...] dall’elettromagnete (con linee di forza rappresentate da d in fig.) è variabile nel tempo e ha il duplice compito di creare nella parte centrale il flusso variabile necessario per accelerare gli elettroni e, nella parte periferica, di mantenerli su ...
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S'intende con questo termine un processo infiammatorio a carico dell'encefalo. Il sistema nervoso centrale, con i suoi involucri, è abitualmente bene protetto contro l'azione dannosa di agenti esterni: [...] l'iniezione della suddetta sostanza infetta. Si tratta di una malattia scarsamente contagiosa, a periodo prodromico piuttosto variabile. Negli antecedenti immediati si trova spessissimo un'influenza, con febbre, angina, erpete labiale. Alcuni autori ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...