TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] hanno gli stessi enzimi dei tessuti normali: però il mosaico enzimatico è molto più uniforme e meno ricco e variabile che nei tessuti normali. I tumori, da qualunque causa e di qualunque origine, tendono ad essere enzimaticamente molto più ...
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Schizofrenia
Giovanni Manfredi
Per s. si intende una grave patologia mentale caratterizzata da sintomi psicotici, apatia, ritiro sociale e compromissione delle funzioni cognitive. Tale patologia induce [...] in un mondo interiore (autismo). La diagnosi di s. non è stabile nel tempo; una percentuale di pazienti, variabile dal 21% al 30%, diagnosticati al primo episodio di malattia come schizofrenici, non manifesterà successivamente nessuna ricaduta. La s ...
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IPERTENSIONE ARTERIOSA (XIX, p. 480)
Giuseppe LAZZARO
ARTERIOSA È il termine più usato in medicina per indicare l'elevazione della pressione arteriosa, sistolica e diastolica, oltre i valori medî normali. [...] una complicazione cardiaca, cerebrale o renale. Durata della malattia da 6 mesi a 20 anni ed oltre.
L'ipertensione è di grado variabile: dai valori limiti di 150÷100 fino a valori di 300÷180: valori medî più frequenti 200÷110. In alcuni, la pressione ...
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PERITONEO (XXVI, p. 767)
Paolo BIOCCA
Dialisi peritoneale. - Di grande importanza è risultato il riconoscimento della proprietà del peritoneo di comportarsi come una membrana dializzatrice: è stato, [...] e di sulfadiazina.
Il lavaggio può essere continuo o discontinuo. In pratica, la dialisi viene proseguita per un tempo variabile da caso a caso, finché non vi sia una sufficiente ripresa funzionale del rene. Lo studio chimico del liquido di ...
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Neuroscienze computazionali
Paolo Del Giudice
Giorgio Parisi
In questo testo sarà illustrata una famiglia di modelli che formalizzano idee e ipotesi sulla logica che presiede alla formazione di rappresentazioni [...] riproducibile in individui della stessa specie, dall'altro l'organizzazione delle rappresentazioni neuronali al loro interno appare variabile in funzione dell'esperienza individuale e del modo in cui la rete neuronale sfrutta la sua plasticità per ...
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tiroide Ghiandola impari e mediana, situata alla base del collo, nella regione anteriore, sotto il piano muscolare.
Anatomia
La t. si compone di 2 lobi di forma ovoidale appiattita, uniti tra loro da [...] cellule delle pareti del follicolo e di altre a ridosso di queste. Tali ormoni vengono immagazzinati per un tempo variabile (anche 2-3 settimane) nell’interno dei follicoli, per passare gradualmente in circolo in quantità proporzionata alle esigenze ...
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Sigla di Acquired Immune Deficiency Syndrome, condizione di deficienza immunitaria che, nella fase conclamata, porta progressivamente a morte il paziente per malattie infettive sovrapposte o tumori. La [...] ). È bene ricordare che l’intervallo tra momento del contagio (infezione) e comparsa delle manifestazioni cliniche è assai variabile e si può estendere anche fino a 10-15 anni.
Dati epidemiologici
Il sistema di sorveglianza mondiale (Global AIDS ...
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In medicina, il prodursi di una soluzione di continuità in un osso. Le f. si producono con meccanismi vari, risultando spesso da un trauma, raramente da una violenta contrazione muscolare: esse possono [...] di f., può istituirsi una articolazione abnorme (➔ neoartrosi). Il processo riparativo si compie, di solito, in un periodo di tempo variabile, a seconda delle ossa interessate e dei caratteri della f., dai 30 ai 90 giorni, mentre il pieno recupero ...
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Anatomia
Orifizio (detto anche forame), a contorni più o meno regolari, delimitato da parti molli, da ossa, o dalle une e dalle altre; per lo più serve di passaggio a organi di varia importanza. Per es., [...] , una lega o una scoria allo stato fuso. F. (o fornello) di mina. Cavità cilindrica, generalmente di alcuni centimetri di diametro e di profondità variabile (da qualche decimetro a qualche metro) praticata nelle rocce per collocare l’esplosivo. ...
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Radiologia medica
Carlo Bompiani
di Carlo Bompiani
Radiologia medica
sommario: 1. Introduzione: a) nascita e affermazione della radiologia medica; b) il progresso delle tecniche; c) le ‛nuove immagini'. [...] un notevole aumento di densità dopo l'iniezione del mezzo di contrasto, ma è di solito ipodenso nell'esame di base. Variabili sono i reperti nei gliomi, a seconda del loro tipo istologico e della loro invasività: ipodensi nell'esame di base, possono ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...