Disturbo neurologico che si manifesta nell’esecuzione dei movimenti, che vengono effettuati senza misura e con errori di direzione (a. dinamica), oppure nella conservazione delle posizioni del tronco e [...] delle congiuntive e della cute, varia frequenza di manifestazioni infettive correlate al concomitante deficit immunitario di gravità variabile. Clinicamente ha un esordio precoce, in genere entro il quarto mese di vita. L’incidenza nella popolazione ...
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Percezione
Renzo Canestrari
Antonio Godino
Il termine percezione indica l'atto del prendere coscienza di una realtà esterna o interna. Secondo K. Koffka, uno dei fondatori della scuola della Gestalt, [...] (v. illusione). Alcune di queste illusioni percettive sono palesi e ben note a tutti, come per es. quella della grandezza variabile della Luna. Quando la Luna è bassa sull'orizzonte, essa ci appare più grande rispetto a quando si trova in alto nel ...
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farmacogenòmica Applicazione delle tecniche e dei metodi della genomica allo scopo di individuare i geni associati a specifici fenomeni patologici, di scoprire e realizzare farmaci (farmacologia razionale) [...] ). Secondo questa definizione, la farmacogenetica – ossia lo studio delle caratteristiche genetiche che sono alla base della variabile suscettibilità dei pazienti alle malattie e della loro diversa risposta al trattamento con un particolare farmaco ...
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La più importante delle ghiandole salivari. È situata tra il meato acustico esterno e il ramo montante della mandibola, in una profonda escavazione (loggia parotidea) delimitata da una fascia fibrosa (fascia [...] malattia viene trasmessa mediante saliva infetta, spesso proiettata con la tosse nell’ambiente circostante. Ha un’incubazione di durata variabile tra 7 e 22 giorni. Colpisce soprattutto bambini al di sopra dei 2 anni, senza tuttavia rispettare alcuna ...
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Nome comune della pianta erbacea Pisum sativum (v. .) e del suo legume. Il genere Pisum, della famiglia Fabacee e molto affine a Lathyrus, comprende poche specie, rappresentate da piante annuali, con fusto [...] ; vulgare o hortense, che è il p. comune o da orto, pianta glauca, con fiori bianchi, su peduncoli di lunghezza variabile, semi lisci o rugosi, di colore normalmente uniforme e chiaro (biancastro, giallo, verde). Esistono varietà di cui si consuma il ...
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Gene
Burke H. Judd
sommario: 1. Introduzione. 2. Il mendelismo. 3. La teoria cromosomica dell'eredità. 4. La scoperta dell'associazione (linkage). 5. La mutazione. 6. La funzione del gene. 7. ‟Un gene [...] di giunzione V-C e la sua regolazione restano tuttora misteriosi; è chiaro, comunque, che la giunzione è un evento variabile e implica numerose sequenze di giunzione (J), il che dà luogo a un ulteriore differenziamento dei tipi di anticorpi.
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Acne
Stefano Calvieri
Il termine - dal greco ἄχνη, "pula, scoria, efflorescenza" o più probabilmente dal greco ἀκμή, nel linguaggio medico "punto culminante di un processo patologico", parola trascritta [...] ) e può persistere fino ai 20-25 anni. Normalmente l'evoluzione è favorevole; soltanto in una percentuale di casi, variabile secondo le diverse casistiche dal 10 al 20-25%, si rende necessario un trattamento sotto stretto controllo medico. Dal punto ...
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grassi
Franco Calascibetta
Alimenti indispensabili da usare con moderazione
La pubblicità spesso presenta yogurt, formaggi e biscotti definiti light, contenenti cioè una ridotta percentuale di grassi. [...] , con tre molecole di acidi organici (detti acidi grassi), ciascuna costituita da una catena di atomi di carbonio in numero variabile da 8 fino a 24.
I grassi animali, come il burro, sono in genere solidi a temperatura ambiente; gli acidi organici ...
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Assenza congenita di un organo o di sue parti. Può verificarsi in organismi peraltro sani, oppure costituire un’anomalia, più o meno grave e talora incompatibile con la vita (acardia, acefalia, agastria [...] (severe infezioni o severe manifestazioni emorragiche) o subacuti (astenia ingravescente e/o piccole infezioni recidivanti). La prognosi è variabile: si definisce severa l’a. in cui i granulociti sono inferiori a 500/mm3, le piastrine sono inferiori ...
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Chimica
Prodotto ottenuto trattando cellulosa con acido solforico piuttosto concentrato; è sostanza colloidale che per diluizione con acqua diviene gelatinosa. Se al trattamento precedente si sottopone [...] a. osservabili sotto forma di ‘placche’ nei pazienti affetti da morbo di Alzheimer e sindrome di Down. Ha una lunghezza variabile da 39 a 43 aminoacidi e origina da una grande glicoproteina trans-membrana che viene considerata il suo precursore (APP ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...