Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] limitato del numero due; naturalmente, la realtà è più complessa di quella descritta da entrambi i miti (Staal 1993b).
questo processo di astrazione era che una lettera o 'variabile' poteva rappresentare qualsiasi numero o quantità. Anche i simboli ...
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FAMIGLIA
Marzio Barbagli e C. Massimo Bianca
Sociologia
di Marzio Barbagli
Introduzione
Nel linguaggio comune italiano, come del resto in quello inglese, famiglia è un sostantivo polisemico usato [...] È solo in queste che la nuzialità diventa la variabile cruciale che permette alle condizioni economiche di influire fondi, perché quanto più questi erano grandi, tanto più ampie e complesse erano le famiglie che vi vivevano sopra.
In quinto luogo, ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] dopo il capitalismo, di una società ‛superiore', cioè non solo più complessa ma più libera, più umana? Nel discorso di Marx e di solo come una parte del capitale stesso: è il capitale variabile. Da parte che era, essa si trasforma ora nel centro ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] di linguaggio silenzioso, movimenti non linguistici semplici e complessi della bocca, nonché movimenti del dito a livelli di difficoltà variabili. Benché molte delle componenti del complesso di Broca siano attive per il linguaggio, tutte queste ...
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Preistoria
Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
di Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
Preistoria
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi di indagine. 3. Paleolitico inferiore. 4. Paleolitico medio. 5. Paleolitico [...] o preferenze stilistiche manifestatesi anche nell'ambito di una stessa regione.
La complessità dell'aspetto del Neolitico italiano si ripete, in misura variabile, anche in altri territori europei: una certa uniformità culturale può tuttavia essere ...
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Economia internazionale
Giancarlo Gandolfo
Introduzione
Mentre molte discipline economiche 'specialistiche' sono nate e si sono sviluppate in tempi relativamente recenti dal corpo di base della teoria [...] siccome i livelli dei prezzi (e tutte le altre variabili rilevanti, tra cui il reddito) sono per ipotesi fissi o il 74% (delle sue passività o dell'offerta di moneta complessiva), purché esse aumentino, sia pur modestamente, e non diminuiscano". La ...
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CONSUMI
Stefano Zamagni e Gerardo Ragone
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Definendo il consumo come l'atto economico mediante il quale i beni vengono distrutti per soddisfare bisogni oppure [...] Non certo di quello corrente, perché questo può avere una notevole variabilità nel tempo. La tesi di Friedman è che l'individuo decida dei valori d'uso a quello più ampio, anche se più complesso e incerto, degli stili di vita. In un saggio dal titolo ...
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Produttivita
Simon Kuznets
di Simon Kuznets
Produttività
sommario: 1. Definizioni introduttive. 2. I due rapporti della produttività aggregata. 3. Tendenze di lungo periodo della produttività. 4. Differenze [...] totale non più elevato di quello dei paesi meno sviluppati presi nel loro complesso (si vedano le righe 4 e 5 e le colonne 1 e 7 sebbene il capitale pro capite non sia che una variabile di scarsa incidenza sul reddito e sui differenziali di ...
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Pubblicita
Riccardo Varaldo e Beniamino Stumpo
di Riccardo Varaldo e Beniamino Stumpo
PUBBLICITÀEconomia e diritto
di Riccardo Varaldo
1. Introduzione
La pubblicità è una delle espressioni più eloquenti [...] il fatturato totale del mercato), le quali realizzano un fatturato complessivo che varia tra il 43 e il 51% del totale altro indagini empiriche mettono in luce legami spesso deboli e variabili nel corso del tempo.
Il rapporto tra pubblicità e ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] espressivamente da un 'assente': quanto l'immagine mostra è un complesso di elementi significanti, ma significanti proprio perché visti in un dei bisogni del destinatario, utilizzati come una variabile indipendente nello studio degli effetti (v. ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....