TRAPIANTI
Gino Doria
Fabrizio Trecca
. Biologia. - Introduzione. - I t. di organi, tessuti, o cellule suscitano da molti anni l'interesse di medici e biologi. Infatti, è molto antica l'idea di sostituire [...] per gli altri caratteri. Pertanto, a partire dal centromero le regioni del complesso H-2 sono disposte nel seguente ordine: K, I, S, D che deve eseguire il t. un periodo di tempo variabile dalle 24 alle 48 ore dal momento del prelievo, quindi ...
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Inquinamento ambientale
Amedeo Lancia
Roberto Nigro
Qualunque alterazione delle caratteristiche chimiche, biologiche o fisiche delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) in grado di provocare cambiamenti [...] sia costante (per es., un camino in-dustriale) oppure variabile nel tempo (per es., il traffico autoveicolare, navale ecc nostro pianeta è governato dall'irraggiamento solare e da complessi fenomeni di assorbimento e riflessione dell'energia termica ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] le catene B.
L'organizzazione di tali geni è molto complessa e del tutto simile a quella dei geni preposti alla un segmento che dà origine a quella che globalmente viene definita regione variabile della catena B. Analogamente, un gene V e uno J si ...
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Negli ultimi due decenni vi è stato un enorme sviluppo nella conoscenza dei b. e, allo stesso tempo, un mutato interesse verso questi microrganismi. Infatti, mentre da un lato alcuni b. (come Escherichia [...] che non siano stati rigenerati. I b. si muovono a una velocità variabile, sino a 50 μ (cioè 50 volte la loro lunghezza) per ricerca e lo studio di mutanti alterati in funzioni più complesse come la crescita e la divisione cellulare, la motilità, la ...
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Gli organismi pluricellulari hanno la necessità di specificare numero e caratteristiche funzionali delle singole cellule che li compongono, organizzarle in tessuti e organi, e orchestrarne la funzione. [...] più tipi di recettori esposti sulla superficie cellulare con un'affinità variabile (in genere recettori a bassa affinità legano i f. di di tipo i e 5 di tipo ii, e il complesso recettoriale funzionale è composto dall'associazione tra un omodimero di ...
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IMMUNITÁ
Massimo ALOISI
Medicina. - (XVIII, p. 893; App. II, ii, p. 8). - Posizione di questo campo di studî nei confronti di altri. - L'immunologia non è più - e da lungo tempo - un capitolo, sia pur [...] . antigene, in App. II, 1, p. 206) sono sostanze sempre complesse, per lo più proteiche o legate alle proteine, e poiché gli anticorpi (v la seconda è più o meno transitoria, comunque variabile nel tempo, talora addirittura fugace. Gli anticorpi ...
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. Il termine (inglese: bionics) è stato proposto nel 1960 da J. E. Steele degli U. S. Air Force Aerospace Medical Laboratories e benché "equivoco" è generalmente accettato. Equivoco perché nell'originale, [...] omeostatico che riceve un segnale e dà una risposta semplice o complessa che comunque corregge, ottimizza o annulla lo stimolo.
Un'ameba se emettono segnali ultrasonici e si guidano sull'eco variabile per modulazione di frequenza o di ampiezza. Le ...
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Progetto genoma
Antonio Fantoni
(App. V, iv, p. 290)
Negli anni Novanta vi è stato un grande sviluppo di questo programma di analisi genetica: ora si possono distinguere i risultati ottenuti con i 'piccoli [...] di sequenze ignote, spesso ripetute a tandem un numero variabile di volte (VNTR, Variable Number of Tandem Repeats) in parte sovrapposizioni di uno stesso gene, poiché il numero complessivo di geni umani viene stimato, come è stato già detto, ...
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Le metodiche chimiche, biofisiche, fisiologiche e morfologiche hanno particolarmente sviluppato la c. dinamica conducendo ad un profondo mutamento nel quadro della disciplina. Tuttavia i dati costruttivi [...] in generale è portatore di una serie regolare di pori a densità e grandezza variabile a seconda dei nuclei: i due strati possono avere tra di loro rapporti complessi. Nei macronuclei delle uova e dei protozoi, lo strato poroso è molto spesso e ...
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La b. è il massimo sistema di organizzazione biologica. Quasi completamente autosufficiente, la b. comprende tutti gli organismi presenti sulla terra; questi interagiscono con l'ambiente costituendo con [...] di circa 1÷2 milioni di kcal/m2/anno, variabile a seconda della localizzazione geografica e della situazione climatica. Metà un'esplosione di organismi pluricellulari di struttura sempre più complessa, che portò a un eccesso di produzione rispetto ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....