URBANISTICA (XXXIV, p. 768; App. III, 11, p. 1037)
Sergio Rinaldi Tufi
Gabriele Scimemi
Urbanistica antica. - I primi insediamenti stabili di una certa consistenza si costituiscono durante il periodo [...] principale dell'Egeo, manca di piano regolatore, e mostra uno sviluppo casuale.
Diversa la situazione nell'ambiente etrusco-italico e a Roma. Si maggiore o minore densità abitativa, e ad altri aspetti variabili da paese a paese. In Italia, per es., ...
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Gestionale, ingegneria
Lucio Bianco
Mario Lucertini
Agostino La Bella
Nelle precedenti Appendici alcuni aspetti strettamente legati all'i. g. sono stati trattati nelle voci relative all'organizzazione, [...] trattare sono quelli in cui il comportamento non è affatto casuale, ma in cui interviene un numero elevato di fattori, secondo la definizione di P. Kotler, è la combinazione delle variabili controllabili di marketing che l'impresa impiega al fine di ...
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VETRO
Liberto Massarelli
Eugenio Mariani
(XXXV, p. 260; App. II, II, p. 1106; III, II, p. 1086; IV, III, p. 820)
La corrente classificazione dei processi di fabbricazione del v. comprende le seguenti [...] . elettronici hanno trovato applicazione in specchietti retrovisori a riflessione variabile e in tettucci per auto. In generale tali v In condizioni normali queste si orientano in modo casuale rendendo opaca la vetrata, che diventa trasparente sotto ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] conflitto stesso da parte del sistema politico. Non è casuale il fatto che la dottrina dell'obbligo di pace come anche alcuni comportamenti, tutelati dalla legge in misura e modo variabile, che costituiscono i vari elementi in cui si snoda l'azione ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] solo come una parte del capitale stesso: è il capitale variabile. Da parte che era, essa si trasforma ora nel centro come questa omissione da parte di Della Volpe non sia stata casuale. Il riconoscimento che, per Marx, il denaro, il capitale, ...
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ASSICURAZIONI
Rudolf Gärtner e Riccardo Ottaviani
Assicurazioni
di Rudolf Gärtner
Considerazioni generali sullo sviluppo storico delle assicurazioni
Origini e continuità del fenomeno assicurativo
Nella [...] , è simile a una lotteria, in quanto frutto di casualità imprevedibili e non di una redistribuzione sistematica, che tenga presenti un numero sufficientemente ampio di contratti; una variabilità minima nelle somme assicurate.La prima condizione è ...
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Colonialismo
David K. Fieldhouse
di David K. Fieldhouse
Colonialismo
sommario: 1. Introduzione. 2. La funzione storica del colonialismo nel secolo XX. 3. Sistemi di governo: a) tipi di dipendenza; b) [...] presente che, se essi non vennero acquisiti in modo del tutto casuale, furono anche il prodotto del caso oltre che di un alla media del 7,6% di tutti i titoli a reddito variabile nel Regno Unito. Una ragione più valida per parlare di ‛sfruttamento ...
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Calcolatori
LLew Kowarski
di Lew Kowarski
SOMMARIO: 1. Definizioni e storia: a) i calcolatori come dispositivi numerici; b) i calcolatori come dispositivi elettronici; c) stadi dello sviluppo storico. [...] .
La simulazione fatta con il calcolatore mediante l'uso di numeri casuali è nota col nome di ‛metodo Monte Carlo'. Esso fu applicato interesse pratico, il modello matematico deve comprendere una variabile che funga da tempo simulato. Ciò, tuttavia ...
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Cicli economici
Terenzio Cozzi
Introduzione
"Analizzare i cicli economici vuol dire né più né meno che analizzare il processo economico nell'era capitalistica". Così inizia la prefazione a Business [...] ha natura endogena, derivando dalle reazioni ritardate delle diverse variabili. Ragnar Frisch già nel 1933 aveva mostrato come una successione di shocks esogeni di tipo puramente casuale potesse dar origine a movimenti ciclici non destinati a venir ...
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Risparmio
Pietro Alessandrini
Alberto Zazzaro
Definizione
Il risparmio è quella parte di reddito che non viene spesa a scopo di consumo. La determinazione contabile del risparmio è direttamente collegata [...] ricchezza e reddito. Sulla rilevanza e sul ruolo delle altre variabili la discussione è più ampia e controversa. In realtà la e il risparmio) resta costante a meno di una quantità casuale che in media assume valore zero.
Movente ereditario e ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
attesa
attésa s. f. [der. di attendere]. – 1. L’attendere, e il tempo che si attende: l’a. del treno; sala d’a., d’aspetto; fare una lunga attesa. Anche, lo stato d’animo di chi attende, cioè il desiderio, l’ansia con cui si attende un evento:...