densita
densità [Der. del lat. densitas -atis, da densus "denso"] [LSF] (a) Generic., l'esser denso, il modo più o meno compatto con cui la materia è distribuita in un corpo o in un sistema (d. materiale). [...] superficie (W/m2) o di lunghezza di una linea (W/m). ◆ [PRB] D. di probabilità: per una variabilecasuale continua, è una funzione f(x) tale che la probabilità che la variabile assuma un valore compreso tra x e x+Δx divisa per Δx tende a f(x) quando ...
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dispersione
dispersióne [Der. del lat. dispersio -onis, dal part. pass. dispersus di dispergere raccostato a disperdere (→ disperdente)] Il sistema eterogeneo formato da due o più fasi (solide, liquide [...] polarizzazione in fibre ottiche: v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 318 e. ◆ D. di una variabilecasuale: sinon. di varianza della variabile. ◆ D. di un segnale: per segnali a supporto compatto, è la larghezza del supporto, misurata in ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] e s. in cui è presente una componente casuale esterna mediante il concetto di complessità algoritmica, introdotto lineari rispetto a entrambi (ovvero se compaiono dei prodotti fra variabili di stato e di ingresso), il s. è detto bilineare ...
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Fenomeno per cui l’ampiezza delle oscillazioni indotte in un sistema oscillante (meccanico o elettrico) tende, in particolari condizioni, a esaltarsi. Per analogia, ogni fenomeno in cui una grandezza assume [...] sollecitato a spostarsi lungo una direzione l da una forza variabile sinusoidalmente nel tempo t, Fcos(2πft), e soggetto anche di sincronizzazione tra le transizioni indotte da un disturbo casuale (o rumore) e una perturbazione periodica nel tempo ...
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Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] assegnata deve valere m(h/2π), essendo m un intero, variabile tra −l e +l, che prende il nome di numero al moto e concepì il loro aggrupparsi come provocato da una casuale ‘deviazione’ rispetto al moto di caduta verticale. Attraverso Lucrezio, ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] , si possono identificare tre classi di d. (fig. 2): casuale, se vi è eguale probabilità che un individuo occupi un qualsiasi Il campo elettrico dell’onda provoca infatti una polarizzazione variabile del mezzo, la quale, in prima approssimazione, ...
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PLASTICHE, MATERIE (XXVII, p. 493; App. I, p. 492)
Adolfo QUILICO
Alle notizie già date, che si riferiscono prevalentemente ai diversi modi di lavorazione e alle applicazioni, si aggiungono qui notizie [...] successione degli elementi di struttura differenti è per lo più casuale, ma vi sono dei casi (per es., copolimeri stirolo perossidi come catalizzatori, conduce a prodotti di peso molecolare variabile che può raggiungere 100.000. Si pone in commercio ...
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Secondo la legge delle proporzioni costanti di Proust (1892), "Quando due o più elementi si combinano tra loro per formare un composto chimico, l'unione avviene sempre in un rapporto fisso e invariabile". [...] maggior parte dei casi, la loro orientazione reciproca è casuale, tanto che anche la forma esteriore del materiale essere considerato come il primo esempio di un cristallo in cui la variabilità composizionale (a x > 2) è permessa dalla presenza di ...
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Stabilità
Corrado Mascia
Uno degli aspetti fondamentali del mondo naturale è la sua potenzialità di trasformazione; è proprio l'evolvere degli oggetti che permette all'uomo di percepire lo scorrere [...] derivate parziali), in cui il parametro temporale n è una variabile continua e non discreta.
La s. di un equilibrio stesso tempo, reagire tra loro e diffondere nello spazio in maniera casuale. Nel caso in cui questi due effetti siano combinati in ...
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Acidi nucleici
Erwin Chargaff
di Erwin Chargaff
Acidi nucleici
sommario: 1. Introduzione. a) Il problema della cellula vivente. b) Le sostanze presenti in una cellula sono uguali a quelle che ne vengono [...] due classi di RNA ribosomiale (rRNA): una classe ha un peso molecolare variabile da 1 ad 1,5 milioni, mentre l'altra, più leggera, ha i precursori nucleotidici per formare polimeri in modo casuale o quasi-casuale, e cioè da quegli enzimi che non ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
attesa
attésa s. f. [der. di attendere]. – 1. L’attendere, e il tempo che si attende: l’a. del treno; sala d’a., d’aspetto; fare una lunga attesa. Anche, lo stato d’animo di chi attende, cioè il desiderio, l’ansia con cui si attende un evento:...