MURENA, Carlo
Sabina Carbonara Pompei
– Nacque nella fortezza di Collalto (oggi Collalto Sabino) il 16 luglio 1713 da Giuseppe e da Dorotea Rolli.
Si dedicò inizialmente agli studi umanistici che poi [...] Fra il 1761 e il 1762 realizzò l’altare maggiore di S. Lorenzo a Perugia.
Nel 1761, ottenne, autonomamente da Vanvitelli, l’incarico per l’allestimento di una facciata dipinta da eseguire, come apparato effimero, nell’ambasciata francese di Roma in ...
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Nacque a Udine nel 1665; giovanissimo, soggiornò a Roma, dove imparò, specialmente da Gaspare Vanvitelli, il gusto delle vedute. È questo il suo maggiore pregio; ma spetta anche a lui, matematico più che [...] artista, che s'ingegnava a passare mastici nelle pitture per renderle meno stridule, la responsabilità di avere insegnato l'uso della "camera oscura" al discepolo Canaletto, che se ne valse anche troppo, ...
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GIOFFREDO, Mario
Mauro Venditti
Nacque a Napoli il 14 maggio 1718. Dopo aver frequentato l'atelier del pittore Francesco Solimena, ove "contrasse famigliarità" con Francesco De Mura, si formò nello [...] a Napoli nel Settecento: documenti e ricerche, Napoli 1979, pp. 188 s., 192 s., 239; C. Robotti, L'opera di G. e di Vanvitelli per il giardino di villa Campolieto, in Storia dell'arte, 1979, n. 35, pp. 49-58; Civiltà del Settecento a Napoli (1734-99 ...
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Architetto (Faenza 1744 - ivi 1814). Si formò a Faenza con Giuseppe Boschi e a Roma con Carlo Murena, collaboratore di L. Vanvitelli. Ingegnere-architetto dei Beni camerali in Romagna, operò a Pesaro (facciata [...] di S. Maria degli Angeli, 1774), a Ravenna (cupola del duomo, 1780-82) e soprattutto a Faenza (Teatro comunale, 1780-87; macello, 1791; varî palazzi). Alla maturazione culturale, da un classicismo tardobarocco ...
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Architetto (m. tra il 1804 e il 1806). Formatosi a Roma, dal 1752 fu attivo nella reggia di Caserta come allievo e aiutante di L. Vanvitelli. Architetto di Ferdinando IV, realizzò opere di stampo illuminista: [...] la residenza di Carditello (1787), la colonia di S. Leucio (1778-98). Interessante è il suo progetto per Ferdinandopoli ...
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BARBA, Gaetano
Arnaldo Venditti
Nacque a Napoli l'8 febbr. 1730. Appartiene al folto gruppo di architetti operanti in Napoli nell'ultímo trentennio del Settecento, educati all'esempio di Ferdinando [...] del duca di Miranda poi Ottajano (1783-84), ma probabilmente, ad avviso del Pane, si avvalse di disegni di Carlo Vanvitelli (per il palazzo si conservano nell'Archivio di Stato di Napoli disegni di Pompeo Schiantarelli, non tradotti in opera); nel ...
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RINALDI, Antonio
Alfredo Buccaro
RINALDI, Antonio. – Nacque a Palermo nel 1709 (Buccaro - Kjučarianc - Miltenov, 2003, pp. 85 s., n. 91). Il padre Alessandro apparteneva a una famiglia romana di buon [...] Italiana, XXIX, Roma 1936, p. 69; G. Kjučarianc, A. R., Leningrado 1976, pp. 18-58; F. Strazzullo, Le lettere di Luigi Vanvitelli della Biblioteca Palatina di Caserta, Galatina 1976-1977, I, pp. 13, 146 s., 378-386, II, pp. 126-128, 142 s., 187-189 ...
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GIUSTINIANI, Lorenzo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Napoli nel giugno 1761, da Michelangelo e da Girolama Martini. Il padre, architetto rinomato, aveva tra l'altro costruito - su disegno [...] di L. Vanvitelli - il convento dei missionari di S. Vincenzo de' Paoli e curato la sistemazione della casa e chiesa dei padri missionari ai Vergini, mentre il fratello Luigi si era costituito una rinomata collezione di dipinti. Dopo i primi studi il ...
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CUOMO, Ignazio
Giuseppe Fiengo
Di questo architetto, operoso a Napoli nel sec. XVIII, non si conoscono i dati anagrafici.
La sua notorietà è legata, quasi esclusivamente, alla realizzazione di una delle [...] la propria idea sul modo migliore di recare l'acqua nella reggia di Caserta. Al riguardo esiste la sola testimonianza del Vanvitelli, consistente in due lettere del 9 apr. 1763 e del 12 maggio 1772 (Di Stefano, 1973, p. 242; Strazzullo, 1973).
Nella ...
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Pittore e incisore (Venezia 1697 - ivi 1768), caposcuola dei vedutisti veneti del Settecento. Si formò al seguito del padre Bernardo, pittore di teatro, e, verso il 1719, a Roma cominciò a dedicarsi alla [...] pittura di paesaggio. Ispirato dal Vanvitelli e, dopo il suo ritorno a Venezia nel 1720, da L. Carlevarijs e da M. Ricci, elaborò uno stile personale di vedute di Venezia e del suo entroterra, che incontrò il favore di un pubblico internazionale: ...
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