severo
Domenico Consoli
" Rigido ", " acerbo ": Se fosse stato lor volere intero, / come tenne Lorenzo in su la grada, e fece Muzio a la sua man severo (Pd IV 84), " così rigido contro la sua mano " [...] ed eroica, diversa da quella fiacca dei cristiani nel mantenere fede ai voti. in If XXIV 119, a proposito della pena di VanniFucci, il poeta esclama: Oh potenza di Dio, quant'è severa, / che cotai colpi per vendetta croscia, " idest, vere rigida et ...
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bestiale
Freya Anceschi
L'aggettivo è sempre riferito all'uomo, ai suoi costumi, alle sue azioni, con varie sfumature semantiche: " di bestia ", " proprio delle bestie ", " degno di bestia ": tali sono [...] quale D. indica il Minotauro. Vita bestial mi piacque e non umana (If XXIV 124) é la definizione con cui si presenta VanniFucci, polemico anche con sé stesso (v. BESTIA).
" Simile a bestia ", contrapposto a ‛ divino ', in Cv IV XX 4 così come uomini ...
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annunzio
. Nei tre luoghi della Commedia in cui appare, il sostantivo ha sempre propriamente il valore di " predizione ": l'annunzio di dogliosi danni (Pg XIV 67) è la predizione di Guido del Duca dei [...] i Troiani dalle Strofadi con tristo annunzio di futuro danno (If XIII 12); l'ultima parte del discorso di VanniFucci, ove si profetizza la sconfitta dei Bianchi di Pistoia, viene introdotta dall'esortazione: apri li orecchi al mio annunzio ...
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polvere (polve)
Antonio Lanci
Ricorre solo due volte, nella Commedia. In If XXIV 104 la polver si raccolse per sé stessa / e 'n quel medesmo ritornò di butto, il termine indica la cenere (cfr. il v. [...] 101) in cui si è ridotto per combustione il corpo di VanniFucci in seguito alla trafittura del serpente; circa la variante cener, cfr. Petrocchi, ad l., e Introduzione 96.
In Pd II 133 l'alma dentro a vostra polpe / per differenti membra e ...
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ribadire
Domenico Consoli
Appare solo in If XXV 8, dove una serpe si avvolge alle braccia di VanniFucci e lo lega ribadendo sé stessa sì dinanzi, / che non potea con esse dare un crollo (alcuni codici [...] portano la variante ribattendo).
Il verbo propriamente vale " ritorcere " la punta del chiodo uscita dalla parte opposta della tavola e conficcarla nella medesima. Qui vuol precisare che il serpente si ...
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oppilazione
Alessandro Niccoli
Compare solo in If XXIV 114, nella similitudine intesa a descrivere l'atteggiamento di VanniFucci tornato a riprendere la figura umana dopo essersi dissolto in un mucchio [...] di cenere: E qual è quel che cade, e non sa como, / per forza di demon ch'a terra il tira, / o d'altra oppilazion che lega l'omo.
Già il tardo latino oppilatio era usato nel linguaggio medico per indicare ...
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Sabello
Manlio Pastore Stocchi
Personaggio minore della Pharsalia di Lucano. Soldato nell'esercito di Catone Minore, durante la traversata del deserto libico è punto dal serpente chiamato ‛ seps ' e [...] rapidamente il corpo in marciume (Phars. IX 761-788).
D., che dall'episodio trae spunto per immaginare la metamorfosi di VanniFucci (If XXIV 97-120), dichiara di poter superare la potenza descrittiva di Lucano nell'episodio di S. e di Nasidio ...
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dimagrare [dimagre, II singol. pres. indic.]
Fernando Salsano
Nel significato di " divenir magro ", " consumarsi ": in Fiore XLVII 13 i' sì mi maraviglio / che ciascun giorno dimagre e appasse, dove [...] del 1301 i Bianchi di Pistoia, con l'aiuto fiorentino, si liberarono dei Neri, cacciandoli dalla città e distruggendone le case (cfr. G. Villani VIII 45); ma lo spirito della metafora meglio s'intende nel contesto dell'intera profezia di VanniFucci. ...
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ecclesiastico
Vincenzo Valente
S'incontra una sola volta, in Cv IV XXVII 14 la tovaglia furata di su l'altare, con li segni ecclesiastici ancora. L'aggettivo è detto per significare i sacri simboli [...] romana del tempo, " tobalia de sirico pro altare cum cruce in medio "; v. P. Sella, Glossario latino-italiano, sub. v. ‛ tobalea '). Ricorda VanniFucci, ladro a la sagrestia d'i belli arredi (If XXIV 138), in cui però l'espressione è più generica. ...
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Foresi, Rampino
Nobile pistoiese (sec. XIII), figlio di un messer Francesco Foresi (o Vergellesi, secondo l'Anonimo), o secondo altri di un Ranuccio. Fu imprigionato sotto l'accusa di furto nella cappella [...] . Iacopo nel duomo di Pistoia, furto commesso in realtà da VanniFucci, da Vanni della Monna e da Vanni Mironne, e di cui nel celebre episodio di If XXIV 136-139. Venne poi liberato quando VanniFucci, al sicuro sui monti del Pistoiese, rivelò i nomi ...
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tana
s. f. [forse lat. *subtana, agg. femm. «che sta sotto» (cfr. sottana), con deglutinazione del prefisso sub- «sotto»]. – 1. Il luogo di riposo, di rifugio e, spesso, di riproduzione dei vertebrati terricoli, usato soprattutto da mammiferi,...