Alighieri (L')
Michele Messina
Rivista di studi danteschi. Fondata e diretta dal nobile veneziano Francesco Pasqualigo, uscì a Venezia per i tipi dell'editore Leo S. Olschki nel 1889: nel 1893 si trasformò [...] pubblicò, tra l'altro, oltre a recensioni e rassegne, articoli di storia e biografia dell'Agresti (D. e i Patareni; D.e VanniFucci), del Passerini (Sul casato di D.; Di alcuni contributi alla storia della vita e della fortuna di D.), del Flamini (L ...
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Cancellieri, Focaccia de'
Renato Piattoli
Nobile pistoiese fra i più turbolenti e faziosi della città nell'ultimo ventennio del secolo XIII. Questa sua fama di uomo sanguinario fece sì che D. lo ponesse [...] fu proprio Dante.
Bibl. - L. Zdekauer, Studi pistoiesi, fasc. 1° (unico edito), Siena 1889; Davidsohn, Storia II I 702-705, III 49; R. Piattoli, VanniFucci e F. dei C., alla luce di nuovi documenti, in " Arch. Stor. It. " s. 7, XXI (1934) 100-113. ...
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ANDREA di Iacopo d'Ognabene
Isa Belli Barsali
Nato a Pistoia, se ne ignorano an di nascita, di morte e opere, ma il suo nome èlegato al paliotto d'argento dell'altare (detto poi di S. Iacopo) nel duomo [...] di Pistoia, rifacimento di un precedente altare smembrato per il furto di VanniFucci (1292). L'iscrizione, datata 1316, su un nastro metallico sbalzato e smaltato, collocato nella parte bassa del paliotto, attribuisce il lavoro ad Andrea. L' ...
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rene
Andrea Mariani
Sempre plurale, femminile; la frequente apocope ha causato corruzioni del testo (cfr. Petrocchi, nota a If XXV 57). È usato solo nella Commedia e in due luoghi del Detto. Si tratta [...] pensare ch'esse passassero attraverso le reni, forando il corpo da parte a parte, ma la descrizione del modo come VanniFucci vien legato... esclude tale interpretazione ".
Un significato più generico è già in If XVII 109 (Icaro misero le reni ...
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Sacchetti, Franco
Cesare Federico Goffis
, Novelliere e lirico fiorentino (Ragusa, Dalmazia, 1332 o 1334 - San Miniato 1400) di antica famiglia guelfa (v.) ricordata in Pd XVI 104. Per commerciare compì [...] 'esilio. Ancor più evidente nella novelletta dell'asinaio (CXV) la suggestione dell'altero vendicatore, e il ricordo del VanniFucci infernale.
Più esasperata la novella di maestro Antonio Beccari che entra " come disperato " in San Francesco, toglie ...
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nebbia
Antonietta Bufano
. Nel senso proprio, come vapor che l'aere stipa, secondo la definizione che D. stesso ne dà, il termine ricorre in If XXXI 34 (e cfr. anche il v. 36), e Pg V 117; anche in [...] intelletto).
Ancora diversa la metafora di If XXIV 149, in conformità con il carattere oscuro e fantastico della profezia di VanniFucci: se il vapor, il " fulmine " che Marte tragge... di Val di Magra è Moroello Malaspina, la nebbia (i torbidi ...
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ALBANO, Salvatore
Maria Gambino
Scultore calabrese, nato ad Oppido Mamertina il 27 maggio 1839 (v. Brutiurn, cit. in bibl.). Di umili origini, esordì come intagliatore in legno. A diciannove anni andò [...] (1873), un gruppo di Amore e Psiche. Al Salon di Parigi del 1878 ottenne la medaglia d'oro, esponendo la statua di VanniFucci (ora al Metropolitan Museum di New York). Alcune delle sue opere (per es. il Genio del ricordo) divennero popolari, ed egli ...
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rilegare
Andrea Mariani
Delle tre occorrenze (tutte della Commedia), quella di If XXV 7 presenta il verbo nel senso proprio di " legare di nuovo ": una [serpe] li s'avvolse... al collo / ... e un'altra [...] da questa interpretazione alcuni commentatori moderni i quali spiegano il verbo come intensivo di ‛ legare ': la seconda serpe che assale VanniFucci " gli lega più e più volte le braccia con cui aveva peccato " (Pietrobono).
In uno degli altri due ...
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Val di Magra
Adolfo Cecilia
La valle del fiume toscano il quale per cammin corto / parte lo Genovese dal Toscano (Pd IX 89-90), segna cioè con il suo tratto inferiore il confine tra Liguria e Toscana, [...] Moroello di Giovagallo (v. MALASPINA, Moroello; e per la questione dei fatti d'arme ai quali D., per bocca di VanniFucci, intende riferirsi, v. CAMPO PICENO). In Pg VIII 116, Corrado Malaspina il giovane rivolge a D. la preghiera (se novella ...
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crollo
Emilio Pasquini
Sostantivo deverbale di ‛ crollare ', per " scrollo ", " scuotimento ", " scossa ", " sussulto ", " tremito "; è adoperato da D. appena due volte (con qualche divergenza semantica) [...] usque ad radices ".
Si allontana in qualche misura dell'etimo l'uso verificabile nel primo luogo, dove D. raffigura VanniFucci circuito e immobilizzato dalle serpi, novello e grottesco Laocoonte: una [serpe] li s'avvolse allora al collo / ... e un ...
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tana
s. f. [forse lat. *subtana, agg. femm. «che sta sotto» (cfr. sottana), con deglutinazione del prefisso sub- «sotto»]. – 1. Il luogo di riposo, di rifugio e, spesso, di riproduzione dei vertebrati terricoli, usato soprattutto da mammiferi,...