mutare
Alessandro Niccoli
Attestato in tutte le opere di D., anche nel Fiore; nelle accezioni che ha in comune con ‛ trasmutare ' e con ‛ cambiare ' si alterna con questi vocaboli, per lo più senza [...] novità se fior la penna aborra. Per Mattalia, Scartazzini-Vandelli e Chimenz, mutare si riferisce alle mutazioni subite da VanniFucci e alla fusione dei corpi di Agnello Brunelleschi e di Cianfa in un solo essere mostruoso; trasmutare sarebbe invece ...
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improperium
Francesco Tateo
1. Il termine è adoperato da D. in VE I XI 3. Dopo àver scartato il volgare dei Romani, quello degli abitanti della Marca d'Ancona e quello degli Spoletani, D. prosegue: [...] e de la mente peggio, e che mal nacque (Pg XVIII 125). Il più grave e singolare i. è certo quello famoso di VanniFucci (If XXV 3), che accompagna un gesto blasfemo: Togli, Dio, ch'a te le squadro! Vedi GIULLARESCA, poesia.
Bibl. - V. Cian, La satira ...
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accendere
Antonietta Bufano
. Ha una frequenza notevole, ma quasi esclusiva della Commedia, con l'eccezione di pochi passi delle Rime e del Convivio, e di uno del Fiore. Ricorre spesso con costrutto [...] lo più in Inferno : sono accesi, cioè " infuocati ", " roventi ", gli avelli degli eretici, tra i quali fiamme erano sparte (IX 119); VanniFucci s'accese e arse, e cener tutto / convenne che... divenisse (XXIV 101); e così XIV 38, XIX 25, XXIII 39 ...
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ritornare
Alessandro Niccoli
È sinonimo di ‛ tornare ' e vale " andare, o venire, nel luogo da dove si era venuti ": If I 36 [la lonza] 'mpediva tanto il mio cammino, / ch'i' fui per ritornar più volte [...] di complemento predicativo, vale " ridiventare ": Pd II 15 dinanzi a l'acqua che ritorna eguale; Fiore CLIV 8. Analogamente, di VanniFucci che s'incenerisce ma riprende subito la figura umana: If XXIV 105 poi che fu a terra sì distrutto, / la polver ...
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superbo
Domenico Consoli
In un buon numero di occorrenze l'aggettivo, anche sostantivato, vale " soggetto a superbia ", ovvero, con leggero mutamento semantico, " mosso, determinato dalla superbia " [...] destinata a toccare il cielo; come avara, invidiosa e superba (If XV 68) è presentata la gente fiorentina ostile a D.; VanniFucci appare al poeta in Dio tanto superbo (XXV 14) quanto nessun altro dannato dell'Inferno; Fialte è il superbo (si noti l ...
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serpe (serpente)
Domenico Consoli
Le due forme, anche se di ragione etimologica parzialmente diversa, sono adoperate da D. indifferentemente: basti vedere le occorrenze nel c. XXV dell'Inferno.
Nella [...] proda, / s'avventò un serpente che 'l trafisse / là dove 'l collo a le spalle s'annoda (v. 98): il trafitto è VanniFucci, che subito s'incenerisce e quindi risorge dalle ceneri come la fenice, per essere infine legato tra le spire di altri s.: Da ...
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acerbo
Domenico Consoli
. Aggettivo usato da D. solo in poesia e, meno che in un caso, sempre in rima. In Pg XI 117, detto dell'erba, e con relazione al significato proprio di " immaturo ", " non giunto [...] ", " noncurante di colui che l'ama ").
Sostantivato, in If XXV 18 Ov'è, ov'è l'acerbo?, designa, per bocca di Caco, VanniFucci, e vale " l'empio ", " il ribelle ". Notevole il rimando del Tommaseo ai lazzi sorbi di If XV 65 (dove acerbi del codice ...
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bestemmiare
Federigo Tollemache
. Presso i Settanta βλασφημει̃ν, pur senza corrispondere esattamente a qualche verbo ebraico determinato, indica sempre un'offesa recata direttamente o indirettamente [...] 'aspro rimprovero rivolto da Virgilio a Capaneo (su questo problema, v. BESTEMMIATORI).
Bestemmiano, inoltre, altri due dannati, VanniFucci e Bocca degli Abati. Per entrambi, anche per altri motivi, D. mostra profondo disprezzo. Il primo termina la ...
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Signorelli, Luca
Isa Barsali Belli
Pittore (Cortona 1445 c. - ivi 1523). Gli affreschi della Cappella Nuova o di San Brizio nel duomo di Orvieto, in cui il S. dipinse in forma grandiosa e aspra, sulla [...] a spalla da un demonio. Più in basso la barca di Caronte si avvicina a un altro gruppo di dannati, tra cui è VanniFucci, mentre lì presso è rappresentato Minosse che prescrive la pena a un dannato in ginocchio afferrato per i capelli da un diavolo ...
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spalla
Nel senso proprio, come parte del corpo umano, s. può indicare sia il " dorso ", sia, più limitatamente, la sola parte superiore di esso, l' " omero " (v.), e ricorre alcune volte nell'Inferno, [...] , dietro da la coppa, un draco spirante fuoco (XXV 22); in XXIV 99 il termine concorre a indicare il punto preciso in cui VanniFucci è morso dal serpente: là dove 'l collo a le spalle s'annoda, cioè " in sul ceppicon del collo " (Buti), sulla nuca ...
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tana
s. f. [forse lat. *subtana, agg. femm. «che sta sotto» (cfr. sottana), con deglutinazione del prefisso sub- «sotto»]. – 1. Il luogo di riposo, di rifugio e, spesso, di riproduzione dei vertebrati terricoli, usato soprattutto da mammiferi,...