sagrestia
Federigo Tollemache
In If XXIV 138, nelle parole di VanniFucci: io fui / ladro a la sagrestia d'i belli arredi. Si riferisce alla s. della cappella di S. Iacopo adattata nella navata meridionale [...] dell'apostolo Giacomo il Maggiore, venuta dalla Spagna e divenuta ben presto meta di devozione popolare.
L'ottimo così commenta: " Questo Vanni... entrò nella sagrestia di Santo Iacopo, e nella cappella, ch'è meglio fornita et d'oro e d'ariento et d ...
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incenerarsi
Il verbo ricorre una sola volta, in forma pronominale: Ahi Pistoia, Pistoia, ché non stazi / d'incenerarti sì che più non duri... ? (If XXV 11). " Exclama contra Pestora, mostrando a lei [...] ch'ella no stanza, zoè, ch'ella no ordena, d'ardersi sé stessa " (Lana). Lo stesso concetto altre volte, trattandosi di persone (VanniFucci, Semele), è reso con perifrasi verbali: ‛ divenire cenere ' (If XXIV 101), ‛ farsi di cenere ' (Pd XXI 6). ...
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impetuoso
" Che ha impeto ", " violento "; il termine compare in due luoghi dell'Inferno, riferito al vento (IX 68) e alla tempesta (XXIV 147). In quest'ultimo luogo (con tempesta impetüosa e agra / [...] sovra Campo Picen fia combattuto), D. allude metaforicamente alla violenza della battaglia presso Pistoia, nella quale i Bianchi, secondo la predizione di VanniFucci, sarebbero stati sconfitti. ...
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mulo
Solo in If XXIV 125 Vita bestial mi piacque e non umana, / sì come a mul ch'i' fui; son VanniFucci / bestia.
Vale " bastardo ", come intendono tutti i commentatori; ma il Vellutello: " E non perché [...] fosse... bastardo, i quali comunemente, in loro obbrobrio, sono domandati muli... ma disse mulo, perché fu bestiale e perverso come quello " ...
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cruccio
Freya Anceschi
. - Un unico esempio (in una serie di rime difficili: Fucci e mucci), in If XXIV 129 io 'l vidi omo di sangue e di crucci, con il significato, testimoniato solo da D., di " atto [...] di collera, di violenza ", riferito al passato di VanniFucci. ...
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falsamente
Ricorre una sola volta, nel senso di " ingiustamente ", " a torto ": VanniFucci aveva compiuto un furto sacrilego, appropriandosi del tesoro della cappella di s. Iacopo nel duomo di Pistoia, [...] e la colpa ne fu attribuita ad altri: falsamente già fu apposto altrui (If XXIV 139) ...
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tana
s. f. [forse lat. *subtana, agg. femm. «che sta sotto» (cfr. sottana), con deglutinazione del prefisso sub- «sotto»]. – 1. Il luogo di riposo, di rifugio e, spesso, di riproduzione dei vertebrati terricoli, usato soprattutto da mammiferi,...