Cittadino pistoiese (2a metà del sec. 13º), di parte nera, detto "bestia" perché vissuto di violenze: nel 1293 circa rubò, con altri, gli oggetti preziosi (i "belli arredi") nella sagrestia della cappella di S. Iacopo a Pistoia. Dante ne ha fatto una raffigurazione potente, di riottoso disperato, collocandolo nella 7a bolgia, fra i ladri in eterno inceneriti dai serpenti e risorgenti (Inferno XXIV-XXV) ...
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VANNI di Fuccio
Piero Gualteri
VANNI di Fuccio (VanniFucci, Vanni Lazzàri). – Nacque con ogni probabilità a Pistoia, nel quartiere di porta Caldatica dove erano le case della sua famiglia, i Lazzàri, [...] belli arredi”, in Il Gotico a Pistoia nei suoi rapporti con l’arte gotica italiana, Pistoia 1966, pp. 85-92; E. Bigi, VanniFucci, in Enciclopedia dantesca, Roma 1970, s.v.; G. Savino, Il furto ‘a la sagrestia d’i belli arredi’, in Bullettino storico ...
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arredo
. In If XXIV 138 VanniFucci si confessa ladro a la sagrestia d'i belli arredi: il verso è interpretato in due modi, a seconda che si consideri d'i belli arredi complemento di ladro oppure determinazione [...] qualificativa di sagrestia. Nell'uno e nell'altro caso, tuttavia, a. designa il " tesoro " della chiesa, costituito, oltre che degli oggetti necessari alle funzioni religiose, anche dei doni preziosi offerti ...
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Vanni della Monna
Giorgio Baruffini
Notaio pistoiese (sec. XIII), complice di VanniFucci nel furto a la sagrestia d'i belli arredi (If XXIV 138). Secondo le cronache contemporanee e i commentatori [...] che certo D. doveva ben conoscere, come apparve ai contemporanei il proscioglimento del Foresi.
Bibl. - P. Bacci, D. e VanniFucci secondo una tradizione ignota, Pistoia 1892; ID., Del notaio pistoiese V. della M. e del furto alla sacrestia de' belli ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] di lacrime di Beatrice e la sconcia cennamella di Barbariccia; la tracotanza violenta e disperata di Capaneo e di VanniFucci, e la fragilità rassegnata di Pia e di Piccarda; la dignitosa malinconia della fedeltà misconosciuta di Pier della Vigna ...
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Militare e uomo politico (sec. 13º-14º), figlio di Manfredi. Capo dei guelfi neri della Toscana, nel 1299, insieme con Francesco e Obizzino Malaspina, combatté contro i Pisani e il vescovo di Luni, Antonio. [...] . Ricordato nella Divina Commedia (Inf. XXIV, 145) come il "vapor di Val di Magra" che, nella profezia di VanniFucci, avrebbe sterminato i Bianchi di Pistoia. Fu anche destinatario d'una lettera di Dante, riconosciuta generalmente come autentica. ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] del corporale di Orvieto; Pistoia ricorda Leonardo di ser Giovanni, ch'ebbe parte capitale nell'altare derubato delle statuette da VanniFucci nella "sagrestia de' belli arredi", e iniziò poi il dossale di San Giovanni a Firenze. Nell'arte del ferro ...
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Firenze
Ernesto Sestan
Ugo Procacci
Eugenio Ragni
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Pier Vincenzo Mengaldo
Storia. - F. è collegata a D. per due ragioni: come luogo in cui trascorse una parte della sua vita e al quale pensò [...] assai da vicino e dolorosamente D. (E detto l'ho perché doler ti debbia!, XXIV 151), si riferisce la profezia di VanniFucci che, aggiungendosi alle precedenti, accenna al colpo di stato dei Neri dell'autunno 1301 (poi Fiorenza rinova gente e modi, v ...
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Dio
Kenelm Foster
L'idea che D. ha di Dio riflette molte influenze convergenti, ma la sorgente immediata è un desiderio tenace di comprendere e valutare la realtà. Essa rappresenta le intuizioni più [...] Dio fu mostrato come sommo Giove (XIV 51-60, XXXI passim; cfr. Pg XII 28-36); quella dei cristiani, nella figura di VanniFucci (XXV 1-18) e forse di Bonifacio VIII, con la sua superba febbre (XXVII 97); e quella degli angeli, rappresentata da Satana ...
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Lucano, Anneo
Ettore Paratore
Il poeta latino è in If IV 90, collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Ovidio e, implicitamente, a Virgilio; in Cv IV XXVIII 13 è definito quello grande poeta Lucano. [...] si legge persino " has inter pestes ". Le espressioni dei vv. 100-102 sottolineanti la spaventosa rapidità dell'incenerimento di VanniFucci trovano corrispondenza nei vv. 781-784 di L., " Calido non ocius austro / nix resoluta cadit nec solem cera ...
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tana
s. f. [forse lat. *subtana, agg. femm. «che sta sotto» (cfr. sottana), con deglutinazione del prefisso sub- «sotto»]. – 1. Il luogo di riposo, di rifugio e, spesso, di riproduzione dei vertebrati terricoli, usato soprattutto da mammiferi,...