Cittadino pistoiese (2a metà del sec. 13º), di parte nera, detto "bestia" perché vissuto di violenze: nel 1293 circa rubò, con altri, gli oggetti preziosi (i "belli arredi") nella sagrestia della cappella di S. Iacopo a Pistoia. Dante ne ha fatto una raffigurazione potente, di riottoso disperato, collocandolo nella 7a bolgia, fra i ladri in eterno inceneriti dai serpenti e risorgenti (Inferno XXIV-XXV) ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] di lacrime di Beatrice e la sconcia cennamella di Barbariccia; la tracotanza violenta e disperata di Capaneo e di VanniFucci, e la fragilità rassegnata di Pia e di Piccarda; la dignitosa malinconia della fedeltà misconosciuta di Pier della Vigna ...
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Militare e uomo politico (sec. 13º-14º), figlio di Manfredi. Capo dei guelfi neri della Toscana, nel 1299, insieme con Francesco e Obizzino Malaspina, combatté contro i Pisani e il vescovo di Luni, Antonio. [...] . Ricordato nella Divina Commedia (Inf. XXIV, 145) come il "vapor di Val di Magra" che, nella profezia di VanniFucci, avrebbe sterminato i Bianchi di Pistoia. Fu anche destinatario d'una lettera di Dante, riconosciuta generalmente come autentica. ...
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MAGGI (de Madiis), Maffeo (Matteo)
Gian Maria Varanini
Figlio di Emanuele (primo artefice delle fortune politiche della famiglia), fratello del vescovo e signore della città Berardo, nacque quasi certamente [...] estremamente delicata, recandosi (fine agosto 1295) a Pistoia per appoggiare la parte dei guelfi bianchi costringendo all'esilio VanniFucci e i suoi sostenitori.
Dunque, una carriera straordinaria, lunga quasi un quarto di secolo e favorita da due ...
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CANCELLIERI, Vanni (detto Focaccia)
Giancarlo Savino
Nacque a Pistoia nella seconda metà del sec. XIII, figlio naturale di Bertacca di messer Ranieri, di parte bianca. Il soprannome Focaccia, con cui [...] Zdekauer, Studi pistoiesi, Siena 1889, pp. 5-16; M. Barbi, Probl. di critica dantesca, s. 1, Firenze 1934, p. 299; R. Piattoli, VanniFucci e Focaccia dei C. alla luce di nuovi docc., in Arch. stor. ital., s. 7, XXI (1934), pp. 100-113; R. Davidsohn ...
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ANDREA di Iacopo d'Ognabene
Isa Belli Barsali
Nato a Pistoia, se ne ignorano an di nascita, di morte e opere, ma il suo nome èlegato al paliotto d'argento dell'altare (detto poi di S. Iacopo) nel duomo [...] di Pistoia, rifacimento di un precedente altare smembrato per il furto di VanniFucci (1292). L'iscrizione, datata 1316, su un nastro metallico sbalzato e smaltato, collocato nella parte bassa del paliotto, attribuisce il lavoro ad Andrea. L' ...
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ALBANO, Salvatore
Maria Gambino
Scultore calabrese, nato ad Oppido Mamertina il 27 maggio 1839 (v. Brutiurn, cit. in bibl.). Di umili origini, esordì come intagliatore in legno. A diciannove anni andò [...] (1873), un gruppo di Amore e Psiche. Al Salon di Parigi del 1878 ottenne la medaglia d'oro, esponendo la statua di VanniFucci (ora al Metropolitan Museum di New York). Alcune delle sue opere (per es. il Genio del ricordo) divennero popolari, ed egli ...
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tana
s. f. [forse lat. *subtana, agg. femm. «che sta sotto» (cfr. sottana), con deglutinazione del prefisso sub- «sotto»]. – 1. Il luogo di riposo, di rifugio e, spesso, di riproduzione dei vertebrati terricoli, usato soprattutto da mammiferi,...