SCHLEGEL, August Wilhelm von
Giovanni Vittorio Amoretti
Scrittore e critico tedesco, nato il 5 settembre 1767 a Hannover, figlio di Johann Adolf Sch. (v.), morto a Bonn il 12 maggio 1845. Studiò prima [...] sue Vorlesungen über schöne Literatur und Kunst che si possono considerare come il vangelo del romanticismo. La signora di Staël lo volle precettore dei suoi figli a Coppet sul Lago di Ginevra e lo Sch. viaggiò poi con lei in Italia, in Francia, in ...
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Originariamente significava "modo di passare il tempo", quindi "trattenimento, conversazione": da questo significato facilmente la parola passò ad indicare in particolare quelle conversazioni, quei discorsi [...] prediche dei missionarî del Vangelo che parlavano direttamente al popolo (cfr. il discorso di Paolo negli Atti) e esse assunsero forme e dignità letteraria con Basilio, Gregorio di Nazianzo, Giovanni Crisostomo, fino ai più tardi tempi con Isidoro e ...
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Fu uno dei più insigni missionarî della Compagnia di Gesù nel sec. XVII, e il fondatore della missione gesuitica del Tibet. Nacque nel 1580 in Portogallo, nel piccolo comune di Oleiros (Alemtejo). Entrato [...] umanissimamente l'accolse, dandogli facoltà dì predicare il Vangelo e di fabbricare "chiesa e casa di orazione", cioè abitazione pei in compagnia di due confratelli sacerdoti, Adamo De Angelis italiano, e Giovanni Oliveira portoghese, e di un laico, ...
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Il vero cognome sarebbe Buytenwech È detto anche Jan (Giovanni) van Leiden, dalla città olandese ove nacque nel 1511. Era un sarto, il quale, insieme con un fornaio di Haarlem, Jan Matthyssen, si mise [...] delle quali fu nominata regina. Il "re di Sion" mandò poi i suoi apostoli a bandire il suo Vangelo per il mondo intero e nominò il capo degli anabattisti di Amsterdam, certo Jacob van Kampen, vescovo di Amsterdam.
Frattanto l'assedio si faceva sempre ...
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TOMMASO apostolo, santo
Umberto GNOLI
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Il suo nome è dato nelle liste degli Apostoli sia presso i Vangeli sinottici, sia presso Giovanni, XI, 16; XX, 24; XXI, 2; Giovanni aggiunge al suo nome la spiegazione [...] che di lui forniscono i Vangeli, la più notevole è quella del suo atteggiamento incredulo riguardo alla resurrezione di Gesù, circa la quale egli affermò di non volersi convincere se non toccando con le sue mani il corpo del risorto (Giovanni, XX ...
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Fu uno dei più meritevoli prelati della chiesa romena e un artista. Nato nel Caucaso, d'onde il suo cognome d' "Ibero" (non occorre pensar al monastero degli Iberi al Monte Santo), venne, in circostanze [...] gusto nella decorazione dei frontispizî. Citiamo soprattutto il Vangelo greco-romeno, su due colonne, del 1693, il Vangelo romeno del 1697 e la splendida edizione delle Perle (Mărgăritare) di S. Giovanni Crisostomo. A Kiev, nel museo dell'Accademia ...
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Teologo riformato, nato a Jackson (nel Maine, Stati Uniti d'America), il 28 aprile 1819. Terminati gli studî, dopo qualche anno d'insegnamento secondario, entrò nella biblioteca dell'Università Harvard [...] of the Fourth Gospel: External evidences, 2a ed. a cura di J. H. Thayer, Boston 1889) ancor oggi una delle migliori esposizioni dell'opinione tradizionale che attribuisce il quarto Vangelo a S. Giovanni. Morì in Cambridge il 21 marzo 1884.
Bibl.: S ...
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Fu uno dei primi seguaci di Francesco d'Assisi. A lui, che aveva studiato teologia con Corrado da Spira ed era uomo di gran dottrina, S. Francesco affidò l'incarico di arricchire con citazioni tratte dal [...] Vangelo la regola dell'ordine (1221). Cesario guidò anche un gruppo di missionarî in Germania fra cui Tommaso da Celano, il cronista Giordano da Giano, Giovanni del Pian dei Carpini. Così fruttuosa fu la loro predicazione e tanti i conventi da essi ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] esaminato (1857); Teosofia (5 voll., 1859-74); Della missione a Roma di A. R. negli anni 1848-49 (1881); L'introduzione del Vangelo secondo s. Giovanni (1882); Saggio storico-critico sulle categorie e la dialettica (1882); Antropologia soprannaturale ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] e preparano gli animi alla buona novella del Vangelo.
Gli stoici coltivarono anche i problemi tecnici dell di filosofia e pedagogia). Essa trova la sua più piena e geniale sistemazione nell'opera diGiovanni Gentile (v. attualismo; gentile, giovanni ...
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vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome...
vangelista
s. m. (pl. -i). – Variante ant. o pop. di evangelista (nel sign. 1): Di voi pastor s’accorse il Vangelista (Dante), qui per antonomasia s. Giovanni come autore dell’Apocalisse.