Fu così chiamato dalla città dove morì e dove riposano le sue reliquie, nella magnifica e celebre basilica; ma egli nacque a Lisbona, il 1195, e fu battezzato col nome di Fernando. La leggenda cosparse [...] discepolo di S. Francesco tenesse costantemente aperto il vangelo nelle sue di Lorenzo da Viterbo nella chiesa di S. Francesco a Montefalco, di Benvenuto diGiovanni nel duomo di Siena, di Loventino d'Arezzo nella chiesa di S. Francesco in Arezzo, di ...
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. Nato circa il 955, iniziò i suoi studî nella scuola del monastero di Winchester, dove ebbe a maestro il dotto Æthelwold, vescovo di Worcester. Ordinato sacerdote, venne nominato maestro dei novizî nell'abbazia [...] sui sette doni dello Spirito Santo; un'omelia sulla modestia; un'omelia sulla distruzione di Gerusalemme, derivata dalle parole di Caifa, nel Vangelodi S. Giovanni, XI, 49, seg., che in parecchi casi coincide con le apocrife Gesta Pilati; un ...
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(da 'Απολλῶς, probabile contrazione di Απολλόνιος).- Notevole personaggio della storia apostolica di cui si parla in Atti degli Apostoli, XVIII, 2 segg.; I Corinzî, I-IV e XVI, 12; Tito, III, 13. Era un [...] Signore e conoscere solo il battesimo diGiovanni, mentre il battesimo nel nome di Gesù era coessenziale alla fede in Ebrei; altri gli ha attribuito il quarto Vangelo (Tobler, Die Evangelienfrage, 1858); di recente il Buonaiuti (in Ricerche religiose, ...
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PATMO (Πάτμος; Patmos, S. Giovannidi Pátimo o Pátino, Palmosa; A. T., 90)
Ardito DESIO
Doro LEVI
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La più settentrionale fra le isole italiane dell'Egeo, a 37°19′ di lat. N. e a 26°34 di long. E. [...] cui sorge il monastero-fortezza di S. Giovanni. Un altro centro abitato di castello. Il monastero non conserva opere d'arte di particolare interesse, ma è noto soprattutto per la sua biblioteca, ricca di preziosi codici, tra cui citiamo: il Vangelodi ...
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Il pane di farina impastata senza lievito era usato, come è tuttora usato, dagli ebrei durante la Pasqua, secondo le prescrizioni dell'Esodo (XII, 34 e 39; XIII, 6 seg.). Nell'ultima cena, Cristo consacrò [...] nel primo giorno in cui il pane azimo era l'unico tollerato dagli ebrei prima della Pasqua, i Greci argomentavano dal Vangelodi S. Giovanni, secondo il quale Cristo avrebbe celebrato l'ultima cena prima della festa legale ebraica.
Trattandosi ...
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VITEZ, Antoine
Biancamaria Mazzoleni
Regista e direttore di teatro francese, nato a Parigi il 20 dicembre 1930, morto ivi il 30 aprile 1990. Diplomato in lingue orientali, ottimo traduttore, a partire [...] Nel 1972 fondò il Théâtre des Quartiers d'Ivry, alla periferia di Parigi, dove allestì Faust di Goethe, Madre Coraggio di Brecht (1973), Miracoli dal Vangelo secondo Giovanni (1974, tradotto dal greco). Nello stesso anno rappresentò in quattro serate ...
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Nato nel 672-3, ancor settenne venne dai parenti offerto al santo abate Benedetto Biscop, per essere educato nel monastero dei Ss. Pietro e Paolo di Wearmouth-Yarrow (Northumbria). "Da questo tempo in [...] della sua vita. Gravemente ammalato, continuava a dettare ai discepoli la versione anglo-sassone di alcuni capitoli di Isidoro e del Vangelodi S. Giovanni, gli ultimi versetti del quale egli tradusse mentre entrava in placida agonia, conchiusa col ...
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. Questo termine, trascrizione del greco ἀντιλεγόμενα (sott. βιβλία) cioè "discussi, controversi (libri)" pare sia stato usato per la prima volta da Clemente Alessandrino, per indicare quei libri cristiani [...] stesso mette in un primo gruppo i libri riconosciuti da tutti, ossia i quattro Vangeli, gli Atti degli Apostoli, le lettere di S. Paolo, la prima diGiovanni, e la prima di Pietro, soggiungendo che "a questi è da aggiungere, se si crede, l'Apocalisse ...
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Scrittore valenziano, nato a mezzo il sec. XV; si dedicò alla carriera ecclesiastica; dal 1810 insegnò matematica nell'università di Valenza; morì nel 1528. In gioventù si distinse come ispiratore e direttore [...] qualche contemporaneo ponendo la trita Qitestio sobre el Veure, Grat, Entendre et Voluntat; in collaborazione, seguendo il vangelodi S. Giovanni, scrisse l'Historia de la passió de nostre senyor Deu Jesu Christ (Valenza 1493,1564); e nella lirica ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] e del De imagine id est de hominis conditione di Gregorio di Nissa; tra l'862 e l'866 lavorò al De divisione naturae; quindi commentò la Gerarchia celeste dello Pseudo-Dionigi e il IV Vangelo. All'attività giovanile risalgono le Annotationes in ...
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vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome...
vangelista
s. m. (pl. -i). – Variante ant. o pop. di evangelista (nel sign. 1): Di voi pastor s’accorse il Vangelista (Dante), qui per antonomasia s. Giovanni come autore dell’Apocalisse.