In concomitanza col Concilio Ecumenico Vaticano ii, la Chiesa cattolica ha conosciuto un'effervescenza di nuove forme di vita religiosa che ha fatto pensare all'analogo fenomeno verificatosi con il Concilio [...] aperture ecumeniche diGiovanni xxiii e del Concilio, hanno sentito la responsabilità di un'apertura di una baraccopoli presso il Tevere e contemporaneamente hanno scelto di leggere insieme il Vangelo e di viverlo in fraternità. Priva di una sede e di ...
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(XIII, p. 944; App. II, i, p. 853; III, i, p. 549; IV, i, p. 691; V, ii, p. 104)
Dal giugno 1991 fino a tutto il 1999 sono state pubblicate quattro e., sei esortazioni apostoliche postsinodali, numerose [...] del "vangelo della vita" di fronte a ogni minaccia alla dignità e ai diritti dell'uomo, e in particolare di fronte dei voti.
bibliografia
Acta Apostolicae Sedis, 1991-1999; Insegnamenti diGiovanni Paolo ii, voll. 12-19, Città del Vaticano 1991-99 ...
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Cristianesimo/Cristianesimi. Cattolicesimo romano. Ortodossie. Comunione anglicana. Evangelici e riformati. Le Chiese perseguitate. Bibliografia
Nei primi tre lustri del 21° sec. il profilo del c. nella [...] 1978 prendendo il nome diGiovanni Paolo II) aveva visto di curia, un risanamento effettivo dello IOR, un timbro di prossimità alle persone e al Vangelodi tipo nuovo. A quest’aspirazione non corrispondeva la figura di Angelo Scola, patriarca di ...
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Giubileo
Giovanni Maria Vian
(XVII, p. 296)
Dopo quello del 1925, g. ordinari si sono tenuti, secondo le normali scadenze, nel 1950 e nel 1975, e così per il 2000 è indetto un "grande giubileo" che [...] " del pontificato diGiovanni Paolo ii; in di Cristo e del suo Vangelo, offrendo al mondo, anziché la testimonianza di una vita ispirata ai valori della fede, lo spettacolo di modi di pensare e di agire che erano vere forme di antitestimonianza e di ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] e inquieta ortodossia, quel suo quasi nuovo vangelo che colora di sè per un secolo tutta la religiosità italiana verso la fine del 1816, uscì la Lettera semiseria di Grisostomo diGiovanni Berchet, che fu il manifesto del romanticismo italiano; ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] ; 10, 1; 10, 30-31; 11, 4-5; 12, 15-20). Sul principio se ne mostrò oltremodo entusiasta, credendo finanche di trovare in essa talune verità del vangelodi S. Giovanni (cfr. Confess., 7, 9, 13-14; 9, 20, 26-21, 27; Contra Acad., 3, 18, 41; 3, 20, 43 ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] si toglie la maschera, e recita loro la gran lode di Don Giovanni all'ipocrisia.
Il t. ''Magazzini'', fondato dal regista- di Brecht, 1980). Con Oxyrhyncus Evangeliet (Il Vangelodi Oxyrhyncus, 1985) scatena fra due ali di spettatori una ridda di ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] impero è investito di una missione religiosa. Propagatori del Vangelo sono ì missionarî di Roma o i soldati di Carlo; lo splendore originali: per non citare ancora una volta il nome diGiovannidi Salisbury, valga l'esempio del novellista e moralista ...
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Città dell'Asia Minore (Lidia) alla foce del Caistro (Kücük Menderes), sulla costa dell'Egeo. Storia. - Era in origine sul mare, ma gli apporti alluvionali del fiume l'hanno via via allontanata da esso, [...] (Adv. Haer., III,1) e da altri scrittori, indica Efeso come luogo d'origine del IV Vangelo. A Efeso poi si venerava il sepolcro di S. Giovanni, cui Giustiniano nel sec. VI accrebbe splendore con una grandiosa basilica. Già il suo vescovo Policrate ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] figurazione dei tetramorfi, certamente allusiva all'unità dèi quattro Vangeli, ritorna con frequenza nell'arte medievale e viene descritta angeliche; in un affresco di S. Maria Antiqua di Roma (Arco trionfale; età diGiovanni VII 705-707) ai lati ...
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vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome...
vangelista
s. m. (pl. -i). – Variante ant. o pop. di evangelista (nel sign. 1): Di voi pastor s’accorse il Vangelista (Dante), qui per antonomasia s. Giovanni come autore dell’Apocalisse.