Nome (dal lat. mediev. gradalis «vaso, recipiente», da cui il fr. Graal) dato in un ciclo leggendario medievale al calice o piatto usato da Gesù nell’Ultima Cena o al recipiente in cui si conservava il [...] suo sangue. La leggenda del G., formata da una fusione di elementi derivati dal Vangeloapocrifo di Nicodemo e da scritti affini che raccontavano la storia di Giuseppe d’Arimatea, e di altri appartenenti a leggende celtiche, narra di un eroe puro ( ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] discutere la questione se esso fosse autentico o apocrifo, e parvero dapprima non fare molta attenzione alle nel terzo della Monarchia è rimasto «legista merus»; e se dal Vangelo ha appreso qualcosa, è proprio questo, che alla Chiesa fu interdetto da ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] (50 = 6), il momento delle grandi tribolazioni profetate nel Vangelo di Matteo (24,29). Egli immagina il pianto della Verità s. d., pp. 94-104, servendosi però in parte di testi apocrifi, e si ebbe un ampio ed eccellente studio di M. Casella, Iacopone ...
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GIROLAMO da Siena
Franco Pignatti
Il documento che ci consente di risalire all'anno di nascita di G. è un'ordinanza del padre generale dell'Ordine agostiniano con la quale, in data 3 ott. 1357, G. veniva [...] con l'Opera a ben vivere. Le Ammonizioni (il titolo è apocrifo) sono alcuni suggerimenti che G. invia a una figlia spirituale e civitate Dei, le Confessioni, i Sermoni, il Commento al Vangelo di s. Giovanni), che maturò nella nuova temperie umanistica ...
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GILIO, Giovanni Andrea
Michele Di Monte
Nacque a Fabriano in un anno non precisabile della prima metà del XVI secolo (la sua prima opera nota fu pubblicata nel 1550). Nulla si conosce circa la sua formazione [...] è una breve digressione sul significato della parola "apocrifo", laddove si specifica che essa può intendersi nel senso questa agiografia ancora "protoscientifica". Vi si cita, oltre al Vangelo e agli Atti, Gerolamo, Orosio, Paolo Diacono, accanto ad ...
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apocrifo
apòcrifo agg. e s. m. [dal lat. tardo apocry̆phus, gr. ἀπόκρυϕος «occulto, segreto», der. di ἀποκρύπτω «nascondere»]. – Di libro, scritto, o documento non autentico, non genuino. In partic., libri a. (o semplicem. apocrifi), Vangeli...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...