Nella sua nozione fondamentale, invocazione della divinità come testimone della verità di quanto si afferma (g. assertorio) o come mallevadrice e vindice di una promessa o di un voto (g. promissorio). [...] del nome di Dio a testimonianza della verità e deve essere prestato secondo verità, prudenza e giustizia (can. 1199, par. 1). Il si attribuisce il giurare. Contro l’uso del g. presso gli Ebrei si rivolge il monito di Cristo nel vangelo di Matteo. ...
Leggi Tutto
(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] tante tendenze d'incerta e inquieta ortodossia, quel suo quasi nuovo vangelo che colora di sè per un secolo tutta la religiosità italiana evangelica, interamente mancata dalla seconda metà del Trecento. Per tal modo, Matteo Ricci (1552-1610), ottimo ...
Leggi Tutto
(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] l'arcivescovo di Treviri, grossa impresa in nome del "vangelo", gli scatenò contro una coalizione di nemici e gli costò quale ultima occupa un posto così importante nella Passione secondo S. Matteo di Bach. Nelle sue versioni di canti evangelici si ...
Leggi Tutto
RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
*
Egon [...] rimane al di sotto di 0° per oltre 6 mesi, nella seconda questo periodo si riduce a 5 mesi e nell'ultima a poco amico Lefort, oppure in compagnia di Matteo Naryškin e della sua "Compagnia della 988) e cioè il cosiddetto Vangelo di Ostromir, scritto a ...
Leggi Tutto
Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] seguenti: appello all'unità; il Vangelo; la natura della Chiesa; il le notizie abbondano più che altrove. Nel 349 secondo Ottato di Milevi ce ne sarebbero state in dei cappuccini, filiazione francescana dovuta a Matteo da Bascio. Segue la riforma dei ...
Leggi Tutto
Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] sue parti costitutive. Di Cirillo narra Matteo Blastares che commentò i Digesti κατ' rivali si contrappongono specialmente nel Vangelo: dell'ellenistica il Laur l'aporroe che indica la successione di due seconde.
Col sussidio dei teorici ci è stato ...
Leggi Tutto
Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] VI secolo il papa Gregorio Magno15. Ma, in secondo luogo, come si ritenne durante il Medioevo a anch’egli come Tarquini, Matteo Liberatore, autore di vari alla pace e alla libertà di annunciare il Vangelo, che è il compito proprio della Chiesa; ...
Leggi Tutto
Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] nelle competenze di polizia secondo i criteri esposti da Genève 1990, pp. 306-307.
21 R. De Mattei, Dal premachiavellismo all’antimachiavellismo, Firenze 1969, p. candele benedette, Agnus Dei o impiegando il Vangelo, il Simbolo o il Pater Noster.
38 ...
Leggi Tutto
I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] Corfù, mentre il suo concorrente Matteo Vladi da Dolcigno risulta eletto impegno di testimonianza del Vangelo, cominciarono a manifestarsi mutato in S. Francesco, sembra essere stato nella seconda metà del Trecento, l'incunabolo di un nuovo modo ...
Leggi Tutto
La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] dil Papa e di la corte romana", secondo la testimonianza di Marin Sanudo (5). Fu
E poi, scrivendo al vescovo Gian Matteo Giberti di Verona il 12 giugno 1537 Morreale, Fuan de Valdés come traduttore dei Vangeli ed il Nuovo Testamento di Erasmo, "Atti ...
Leggi Tutto
vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome...
secondo2
secóndo2 prep. [lat. secŭndum, dall’agg. secundus «secondo1»]. – 1. a. In modo conforme a, nel modo richiesto o voluto da: regolarsi s. coscienza; agire s. la legge; vivere s. natura; decidere s. giustizia; comportarsi s. le regole,...