ALLEGRI, Antonio, detto il Correggio
Silvia de Vito Battaglia
Pittore, deve il suo soprannome alla cittadina ove nacque. Suoi genitori furono Pellegrino e Bernardina Piazzoli o degli Aromani. Morì in [...] Natività è l'opera famosa che, per aver rappresentato la scena in ambiente notturno rischiarato (secondo la narrazione dei Vangeliapocrifi) dal corpicino raggiante di Gesù, esempio tra i più precoci di luce innaturale, e - per l'alto valore poetico ...
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INGOLI, Matteo
Giorgio Tagliaferro
Figlio di Francesco, nacque a Ravenna tra il 1586 e il 1587, come si ricava dalla biografia di Carlo Ridolfi (1648).
Il 28 febbr. 1612 compare a Venezia come testimone [...] sullo sfondo non la Strage degli innocenti, come spesso erroneamente riportato, bensì la Caduta degli idoli narrata nel Vangeloapocrifo dello Pseudo Matteo. Le sei tele complessive, tutte a tema mariano e cristologico, occupavano l'attico della ...
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GALBIATI, Giovanni
Pier Francesco Fumagalli
Nacque a Carugo, nei pressi di Como, il 12 marzo 1881 da Giuseppe e Maria Colombo; il padre era fattore presso la famiglia Teruzzi. Compì gli studi classici [...] nel 1933 con una dotta prefazione. Si occupò anche di letteratura persiana, e a lui si deve la scoperta del vangeloapocrifo di s. Giovanni (Iohannis Evangelium apocryphum) in redazione araba di derivazione siriaca, di cui curò la pubblicazione con ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] (50 = 6), il momento delle grandi tribolazioni profetate nel Vangelo di Matteo (24,29). Egli immagina il pianto della Verità s. d., pp. 94-104, servendosi però in parte di testi apocrifi, e si ebbe un ampio ed eccellente studio di M. Casella, Iacopone ...
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FLORIT, Ermenegildo
Bruna Bocchini Camaiani
Nato a Fagagna, in Friuli, il 5 luglio 1901, studiò dapprima nel seminario diocesano di Udine, poi fu inviato a Roma e, come alunno del seminario romano, [...] scoperte: in particolare venivano presentati il papiro apocrifo Egerton e quello biblico Rylands, sostenendo il da attribuire in primo luogo il saggio La storia delle forme nei Vangeli in rapporto alla dottrina cattolica, in Biblica, XIV (1933), pp. ...
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GIROLAMO da Siena
Franco Pignatti
Il documento che ci consente di risalire all'anno di nascita di G. è un'ordinanza del padre generale dell'Ordine agostiniano con la quale, in data 3 ott. 1357, G. veniva [...] con l'Opera a ben vivere. Le Ammonizioni (il titolo è apocrifo) sono alcuni suggerimenti che G. invia a una figlia spirituale e civitate Dei, le Confessioni, i Sermoni, il Commento al Vangelo di s. Giovanni), che maturò nella nuova temperie umanistica ...
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GILIO, Giovanni Andrea
Michele Di Monte
Nacque a Fabriano in un anno non precisabile della prima metà del XVI secolo (la sua prima opera nota fu pubblicata nel 1550). Nulla si conosce circa la sua formazione [...] è una breve digressione sul significato della parola "apocrifo", laddove si specifica che essa può intendersi nel senso questa agiografia ancora "protoscientifica". Vi si cita, oltre al Vangelo e agli Atti, Gerolamo, Orosio, Paolo Diacono, accanto ad ...
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apocrifo
apòcrifo agg. e s. m. [dal lat. tardo apocry̆phus, gr. ἀπόκρυϕος «occulto, segreto», der. di ἀποκρύπτω «nascondere»]. – Di libro, scritto, o documento non autentico, non genuino. In partic., libri a. (o semplicem. apocrifi), Vangeli...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...