AIGUANI (De Ayguanis), Michele (Michele da Bologna, detto il "doctor incognitus")
Ludovico Saggi
(Michele da Bologna, detto il "doctor incognitus") Bolognese, figlio di Stefano e di Giacoma Sereni, [...] , in numerose altre edizioni; Lectura super Michaea propheta, medita; Expositio evangelii S. Matthaei, medita; trattati di commento ai Vangeli, alle lettere degli Apostoli e all'Apocalisse (non rintracciabile quest'ultimo nè presso i biografi nè nei ...
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Filosofo e teologo, detto doctor Universalis (Lauingen, Svevia, forse 1193 o 1200 o 1206 - Colonia 1280). Maestro di Tommaso d'Aquino, si impegnò a far conoscere la filosofia aristotelica con parafrasi [...] di Aristotele, ma anche di Boezio e all'Isagoge di Porfirio, o a libri dell'Antico Testamento e ai Vangeli, agli scritti mistici dello pseudo-Dionigi Areopagita; numerosi i sermoni. Dell'autenticità di alcuni scritti attribuitigli si discute; qualche ...
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FOLLINI, Bartolomeo
Carlo Fantappiè
Nacque a Firenze il 15 febbr. 1745 da Francesco, cittadino fiorentino, e da Maria Teresa Mori. Durante l'infanzia ebbe per maestri privati i sacerdoti P. Barsi e [...] le lezioni di umanità e di retorica. Gli fu anche affidata l'istruzione religiosa degli studenti con la spiegazione dei Vangeli nella chiesa del Carmine.
Nel periodo dall'ottobre 1783al gennaio 1785il F. non ebbe "altra parte negli Annali che quella ...
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angeli
Emanuela Prinzivalli
In posizione intermedia fra Dio e gli uomini
Il loro nome deriva dal greco ángelos, che vuol dire "messaggero". Per le tre religioni monoteiste ‒ ebraismo, cattolicesimo [...] e si introducono nuove storie su di loro, come quella secondo cui alcuni angeli si ribellarono a Dio, diventando demoni. Nei Vangeli Gesù è in rapporto con gli angeli, che lo servono e lo confortano; egli dice che gli angeli dei bambini vedono di ...
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Termine, che nel greco classico significa «inviato, rappresentante» e quindi anche «capo» di una spedizione marittima, usato per designare i messi inviati da Gerusalemme per mantenere i rapporti con le [...] primitiva sono narrate in un libro canonico, gli Atti degli apostoli. Del Nuovo Testamento, del quale sono attribuiti ad a. i Vangeli di Matteo e di Giovanni (con l’Apocalisse), fanno parte anche le lettere di alcuni a. (Paolo, Giacomo ‘fratello del ...
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Secondo la tradizione, autore del terzo Vangelo canonico e degli Atti degli Apostoli; fu probabilmente di Antiochia e discepolo di Paolo che accompagnò fino a Roma. Il Vangelo di L., scritto probabilmente [...] di quelli contenuti negli scritti dei "molti" (1,1) che precedettero L.; tra i quali scritti è da annoverarsi certo Marco. Al Vangelo fa seguito il libro degli Atti degli Apostoli. L'autore si dimostra versato nella lingua greca e cerca di evitare, o ...
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PARADISO
J. Baschet
Al p. perduto delle origini (v. Adamo ed Eva), risponde, per il cristianesimo, la promessa di un p. celeste nel quale gli eletti saranno riuniti a Dio per una vita eterna.Nel latino [...] caso accompagnato da Isacco e da Giacobbe, compare negli apocrifi ebraici come il IV Libro dei Maccabei, ma soprattutto in tre passi dei vangeli, il più importante dei quali è la parabola di Lazzaro (Lc. 16, 19-31; anche Mt. 8, 11 e Lc. 13, 28). Dopo ...
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La croce in Oriente
Mauro della Valle
In questo contributo si tratterà della croce da Paolo ai Padri della Chiesa, fino alla fine dell’Iconoclastia: le origini e la diffusione del culto della vera croce [...] presso i contemporanei di Paolo, la croce sia di nuovo uno «scandalo»3.
Origini del culto della vera croce
Se i Vangeli mantengono intorno alla croce un tono basso (e dal Vecchio Testamento dei LXX è assente addirittura il termine ‘croce’ del quale ...
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GIOVANNI de' Cauli (Iohannes de Caulibus)
Marco Arosio
Non è conosciuto alcun documento che tramandi di lui notizie certe: si deve ritenere sia vissuto durante il XIV secolo. Le uniche informazioni provengono [...] di quest'opera rispetto a quelle autentiche del dottore francescano, il quale non avrebbe fatto ricorso a rivelazioni private e ai Vangeli apocrifi. La paternità dell'opera venne in seguito attribuita a G. e ad altri quattro autori: il cardinale di S ...
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FILATTERIO
L. Karlsson
I f. (dal tardo lat. phylacterium e dal gr. ϕυλαϰτήϱιον, da ϕυλάττω 'preservare, difendere'), come gli amuleti (v.), avevano lo scopo di allontanare, soprattutto dall'uomo, minacce [...] e la cura magica di malattie, solamente come il male minore: si mostrava favorevole all'uso magico del libro dei Vangeli posto sotto il cuscino contro il mal di testa, ma, espressamente, solo per preferirlo a oggetti apotropaici pagani (In Ioannis ...
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vangele
vangèle (o evangèle) s. f. pl. [dal lat. evangelia, pl. di evangelium «vangelo»]. – Antica forma di plur. di vangelo, limitata alla formula giurare alle sante V., o alle sante die V., per il santo vangelo di Dio (lat. ad sancta Dei...
vangelista
s. m. (pl. -i). – Variante ant. o pop. di evangelista (nel sign. 1): Di voi pastor s’accorse il Vangelista (Dante), qui per antonomasia s. Giovanni come autore dell’Apocalisse.