. Sono gli autori dei quattro evangeli accolti nel canone neotestamentario: i tre sinottici (Vangelo di S. Matteo, S. Marco e S. Luca) più il Vangelo di S. Giovanni (v. vangeli).
La prima arte cristiana [...] , Luca il vitello, Marco il leone, Giovanni l'aquila. Hanno da due a sei ali, talora fornite d'occhi, e recano il Vangelo. In quest'aspetto sono quasi sempre intorno al Cristo o al suo simbolo; talora sono riuniti in un sol gruppo secondo la visione ...
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1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I Cor., ii, 25, lat. novum testamentum) [...] una suddivisione, corrispondente a quella dell'Antico Testamento in Sacre scritture: il Vangelo secondo Matteo, secondo Marco, secondo Luca (i tre detti Sinottici, perché presentano la maggior parte delle narrazioni parallele), e secondo Giovanni; un ...
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BATTESIMO
S. Maddalo
Il termine b. (dal gr. βαπτίζω, frequentativo di βάπτω 'immergo') si riferisce al sacramento istituito direttamente da Cristo, i cui segni esteriori furono evidenziati nel momento [...] impositio manuum si veda De Bruyne, 1943, pp. 245-247).In realtà nel racconto dei vangeli (Mt. 3, 16-17; Mc. 1, 9-11; Lc. 3, 21-22 bizantina viene seguito quasi letteralmente il racconto dei sinottici, ripreso e ampliato da Giovanni Crisostomo (In ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La letteratura ebraica e le origini della letteratura cristiana
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La precoce traduzione [...] .
I primi tre, per la stretta condivisione di struttura ed episodi, sono definiti “sinottici” (affiancabili in un singolo sguardo, in una vista d’insieme). Il Vangelo di Marco, scarno e semplice, è considerato alla base degli altri due, Matteo e ...
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Secondo la tradizione, autore del terzo Vangelo canonico e degli Atti degli Apostoli; fu probabilmente di Antiochia e discepolo di Paolo che accompagnò fino a Roma. Il Vangelo di L., scritto probabilmente [...] il greco migliore del Nuovo Testamento: rispetto agli altri sinottici aggiunge un racconto dettagliato della nascita di Gesù e L.; tra i quali scritti è da annoverarsi certo Marco. Al Vangelo fa seguito il libro degli Atti degli Apostoli. L'autore si ...
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Filologo tedesco (Butzbach, Assia-Darmstadt, 1745 - Jena 1812). Studente a Tubinga, passò poi a Halle, che in quegli anni, con J. S. Semler, era il centro di un nuovo indirizzo teologico tendente a mettere [...] scrittori ecclesiastici e le traduzioni (filosseniana, armena, gotica). Inoltre, fu G. per primo a parlare di tre famiglie di codici per il Nuovo Testamento (alessandrina, occidentale e costantinopolitana) e a chiamare Sinottici i tre primi vangeli. ...
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GIOVANNI Evangelista, santo
Leone TONDELLI
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Nella Bibbia portano il nome di G. il IV Vangelo canonico, tre Lettere, delle quali la seconda e la terza brevissime, e l'Apocalisse (v.). Nelle lettere [...] all'arresto del Battista, e Gesù stesso le dà il suo appoggio.
b) Fatti e discorsi. - Il IV Vangelo tiene a non ripetere i Sinottici precedenti, nei discorsi come nei racconti. Ha perciò miracoli in proprio: la conversione dell'acqua in vino alle ...
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WELLHAUSEN, Julius
Storico e filologo, nato a Hameln (Hannover) il 17 maggio 1844, morto a Gottinga il 7 gennaio 1918. Figlio di un pastore protestante, compì gli studî secondarî a Hannover, e nel 1862 [...] della tradizione, ora non più discernibili esattamente, così come egli non ritenne possibile una ricostruzione della fonte (v. sinottici, vangeli): la quale, secondo lui, sarebbe con Marco in rapporto di dipendenza. Le sue tesi, specie quest'ultima ...
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RESCH, Alfred
Teologo e filologo luterano, nato a Greiz nel 1835, morto nel 1912. Fu direttore dell'istituto magistrale (Lehrerseminar) di Greiz (1861) e parroco a Zeulenroda. Conoscitore dell'ebraico, [...] , tentandone anche una ritraduzione in ebraico, alla ricerca di quel "Vangelo primitivo" in tale lingua, che sarebbe stato, secondo il R., la fonte dei Sinottici (Agrapha, ausserkanonische Evangelienfragmente, Lipsia 1889; 2ª ed. col sottotitolo ...
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GRIESBACH, Johann Jacob
Joseph Engert
Teologo protestante, nato il 4 gennaio 1745 a Butzbach (Assia); studiò a Tubinga, Halle e Lipsia; dal 1773 fu professore a Halle, dal 1775 a Jena. ove morì il 24 [...] (ed. principale Londra e Halle 1796-1806) in due parti, secondo un testo che si scosta radicalmente dal testus receptus, e con un apparato e prolegomeni molto importanti. A lui anche risale il termine "sinottici" per designare i tre primi Vangeli. ...
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sinottico
sinòttico agg. [dal gr. συνοπτικός, der. di σύνοψις «sguardo d’insieme»; v. sinossi] (pl. m. -ci). – 1. Esposto, riepilogato in forma di sinossi, secondo un criterio schematico che consente una rapida visione e acquisizione mnemonica...
sinossi
sinòssi s. f. [dal lat. tardo synopsis, gr. σύνοψις «sguardo d’insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e ὄψις «vista»)]. – Compendio, esposizione sintetica e schematica di una materia, di una disciplina, di una scienza, di un periodo...