SEGESTA
Giuseppe Nenci
(XXXI, p. 294)
Antica città della Sicilia occidentale sulle pendici del Monte Barbaro (Calatafimi, Palermo). Con Entella ed Erice fu tra le tre più importanti città fondate dagli [...] il testo epigrafico del trattato con Atene ora definitivamente datato al 418 a.C.
Oggetto di devastazioni da parte dei Vandali, la città non fu mai del tutto abbandonata, come testimoniano recenti scavi sull'acropoli nord, che attestano la continuità ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] e distruzione da parte dei Goti di Alarico nel 410. A distanza di pochi decenni subirà l'altra funesta devastazione ad opera dei Vandali di Genserico nel 455. Tra la fine del IV secolo e il disastro del 410, la popolazione era fortemente calata e nei ...
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mauri
Nome con cui i romani indicavano una popolazione berbera stanziata in Marocco e in parte dell’Algeria. Un regno dei m. risulta attestato sin dal 4° sec. a.C. dalle fonti, che ne ricordano i rapporti [...] , attaccando la Numidia. Malgrado molti tentativi (Massimiano, 305) l’impero non riuscì a evitare la frammentazione del territorio: anche dopo l’invasione dei vandali i m., divisi in piccoli assemblamenti tribali, mantennero una loro indipendenza. ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Goti
Volker Bierbrauer
I goti
La storia e la cultura dei Goti ebbero un notevole impatto su gran parte dell’Europa [...] dai gruppi vicini appartenenti a culture completamente diverse, come dalla cultura di Przeworsk a sud e a sud-est (Lugi o Vandali) e dalle popolazioni del Baltico occidentale a est (Aesti). Nel I-II sec. d.C. la cultura di Wielbark è documentata ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] ed ebbero un grande sviluppo economico. Cristianizzate nel 2°-3° sec., all’inizio del 5° sec. subirono le invasioni di Vandali, Svevi e Alani (409), poi dei Visigoti (415), che vi organizzarono un vasto regno romano-barbarico con capitale Toledo ...
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SARMATI (Σαρμάται, Σαυρομάται, Sarmăti, Sauromăti)
Arnaldo MOMIGLIANO
Popolazione di schiatta iranica affine agli Sciti. Erodoto conosce i sauromati abitanti la Russia meridionale a oriente del Don. [...] ancora in Paolo Diacono per il tempo di Alboino, ma nel complesso essi spariscono dalla storia occidentale come i Vandali.
I ricordi nella toponomastica sono scarsi (per es., Alençon). Restano fino ad oggi rappresentanti degli Alani nel Caucaso con ...
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Magonza
Città della Germania, capol. del Land Renania-Palatinato. Centro celtico, come dimostrano i resti dell’età di La Tène, fu base militare romana di grande importanza fino dalle prime campagne contro [...] e fu spesso residenza di imperatori nel 4° secolo. Devastata negli ultimi decenni dell’impero romano d’Occidente da alamanni, vandali, unni, la città risorse nell’Alto Medioevo quale sede vescovile, eretta più tardi (8° sec.) in archidiocesi; questa ...
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Re barbarico (n. circa 434 - m. Ravenna 493). Generale dell'esercito romano (472), O. fu a capo della ribellione che depose Romolo Augustolo (476). In seguito fu proclamato rex gentium, re cioè delle popolazioni [...] le leve della burocrazia minore. Pur essendo ariano, non intervenne in materia religiosa contro la Chiesa cattolica. Ottenne dai Vandali la maggior parte della Sicilia, pagando tributo; dopo l'uccisione di Giulio Nepote da parte dei suoi stessi ...
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Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] pio tibi Graecia cessit […]"), infine, la reintegrazione dei membri dell'episcopato africano nelle proprie funzioni, dopo l'invasione dei Vandali, che si compì negli ultimi anni del suo pontificato. Silverio fu suddiacono e, non si sa con quale grado ...
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Figlio (n. 454 circa - m. 526) di Teodemiro re degli Ostrogoti della stirpe degli Amali. Succeduto al padre (474), sconfitto il re degli Eruli Odoacre (493), divenne sovrano del regno ostrogoto in Italia. [...] i Visigoti di Spagna, li sconfisse ad Arles, annettendo all'Italia la Provenza; in seguito anche i Burgundi e i Vandali ruppero le buone relazioni. Benché ariano, mantenne sempre ottimi rapporti con il vescovo di Roma. In occasione della doppia ...
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vandalico
vandàlico agg. [der. di vandalo] (pl. m. -ci). – 1. Dei Vandali, antica popolazione germanica orientale che all’inizio del 5° sec. invase e devastò la Gallia, passando quindi nella penisola iberica e nell’Africa settentrionale e...
vandalismo
s. m. [der. di vandalo, sull’esempio del fr. vandalisme]. – Tendenza a rovinare, distruggere, guastare senza necessità e senza ragione, per gusto perverso o per sciocca e malintesa ostentazione di forza, o anche per incapacità a...