SABINIANUS (Sabinianus Senurianus)
P. Moreno
Mosaicista africano attivo alla fine del IV sec. d. C.
Il nome compare più volte nelle iscrizioni che ricordano il restauro dei mosaici termali di una villa [...] nome di S. è però sicuramente associato ad alcuni inserti di età successiva, probabilmente dei primi tempi dell'invasione dei Vandali: ciò per la presenza del nome barbarico Guntha. Particolarmente notevole un busto di donna, nel quale i tratti del ...
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Città dell’Algeria (fino al 1963 Philippeville; 152.335 ab. nel 1998), capoluogo del dipartimento omonimo (4120 km2 con 904.195 ab. nel 2008). Notevole snodo commerciale, ha assunto una grande importanza [...] dell’industria chimica.
Corrisponde all’antica Rusicade (nome di origine fenicia). Dopo il 46 a.C. vi fu dedotta la Colonia Veneria Rusicade. Fu distrutta nel 533 da Gelimero, ultimo re dei Vandali. Della città romana rimane il teatro (2° sec. d.C.). ...
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ASPARE (Flavius Ardabur Aspar)
C. Bertelli
Console per l'Occidente del 434.
Figlio di Ardaburio, come il padre apparteneva alla setta ariana. Si sposò tre volte: la terza volta con la sorella di Teodosio [...] d'Oriente. Nel 425 combatteva con il padre nella guerra provocata dall'usurpatore Giovanni, dal 431 fu in Africa in guerra contro i Vandali; nel 434, probabilmente mentre si trovava a Cartagine, una delle ultime città che avrebbero resistito ai ...
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Vedi ATELLA dell'anno: 1973 - 1994
ATELLA
W. Johannowsky
Città della Campania, in piena pianura, a metà strada fra Capua e Napoli, defezionò ad Annibale insieme a Capua e Calatia, e fu perciò punita [...] , ma sembra esser stata, a giudicare dai ritrovamenti, di nuovo relativamente fiorente in età imperiale. Devastata dai Vandali di Genserico, sopravvisse stentatamente forse fino all'XI secolo.
Da essa prese nome la farsa teatrale osca, chiamata ...
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ZEUGITANA
Pietro Romanelli
. Nell'ordinamento dioclezianeo dell'Africa ebbe questo nome, di dubbia origine, l'Africa Proconsolare, con capitale Cartagine. La provincia aveva un'estensione assai limitata, [...] . Quando Genserico si impadronì di Cartagine, il territorio della Zeugitana tolto agli antichi proprietarî fu assegnato ai Vandali (sortes Vandalicae) che quivi si stabilirono assai più saldamente e densamente che nelle altre regioni africane.
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella penisola italiana: Palermo
Vladimir Zoric
Palermo
Nel corso del III secolo a P. era già largamente introdotto il cristianesimo, come [...] sue mura urbiche che sovrastavano i due corsi d’acqua – il Papireto e il Kemonia – nel 440 P. resistette all’assedio dei Vandali, ma in seguito ne divenne preda. Nel 491 la città fu occupata dagli Ostrogoti senza opporre resistenza, ma già nel 535 ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali. Gli Alani
Wilfried Menghin
Gli alani
L’etnonimo Alani doveva indicare un insieme di popolazioni iranico-sarmatiche [...] insediati in Pannonia come federati da Teodosio I nel 380. Nel 401 Stilicone, il generale dell’Impero d’Occidente, sconfisse i Vandali e gli Alani nelle province del Norico e della Rezia; non è possibile stabilire se si trattasse in questo caso degli ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Roma
Letizia Pani Ermini
Roma
Nel mese di agosto del 410 un doloroso avvenimento segnava la fine della lunga pace [...] saccheggi e distruzioni nei fori e nei quartieri del Celio, dell’Aventino e del Trastevere. Nel 455 Genserico e i Vandali, e quindi nel 472 gli armati di Ricimero, recarono di nuovo devastazioni e danni ingenti alle strutture pubbliche e private ...
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Stirpe indoeuropea del ramo nomade, scito-sarmatico, degli Iranici. Abitarono le steppe dell’Ural, del Lago di Aral, del Mar Caspio fino al Don. Apparsi i Goti sul Mar Nero, gran parte di loro fu spinta [...] ca. furono sottomessi dagli Unni. Parte di essi si stabilì allora in Pannonia e si germanizzò, seguendo nel 406 la migrazione vandala fino in Spagna. Alcuni gruppi furono stanziati da Ezio intorno a Orléans, altri invasero nel 464 l’Italia, ma furono ...
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Comune della Sardegna meridionale (133,5 km2 con 149.883 ab. al censimento del 2011, divenuti 151.005 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti cagliaritani), città metropolitana e capoluogo di regione; [...] di passione religiosa che rappresentano le prime opere di autore sardo a noi giunte. Asilo più tardi di molti vescovi esiliati dai Vandali fra cui Fulgenzio di Ruspe e il vescovo d'Ippona, che vi portò le ossa di S. Agostino, C. vide fiorire una ...
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vandalico
vandàlico agg. [der. di vandalo] (pl. m. -ci). – 1. Dei Vandali, antica popolazione germanica orientale che all’inizio del 5° sec. invase e devastò la Gallia, passando quindi nella penisola iberica e nell’Africa settentrionale e...
vandalismo
s. m. [der. di vandalo, sull’esempio del fr. vandalisme]. – Tendenza a rovinare, distruggere, guastare senza necessità e senza ragione, per gusto perverso o per sciocca e malintesa ostentazione di forza, o anche per incapacità a...