Usurpatore (m. 411) del potere imperiale in Gallia. Oscuro soldato, eletto imperatore (407) dall'esercito di Britannia, estese la sua autorità sulla Gallia e poi sulla Spagna, dopo aver vinto ripetutamente [...] i Vandali. Ottenne da Onorio il riconoscimento ufficiale, ma fu tradito da Geronzio in Spagna che elesse imperatore Massimo e uccise il figlio di C., Costante; Onorio gli mandò contro Costanzo (il futuro Costanzo III) e C., fatto prigioniero in Arles ...
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Béziers Città della Francia meridionale nel dipartimento di Hérault.
Antica città celtica dei Volci Arecomici (Baeterrae), ebbe notevole importanza militare e commerciale. Sede vescovile dalla prima metà [...] del 3° sec., saccheggiata dai Vandali all’inizio del 5° sec., in seguito e sino al 7° sec. fu incorporata nel Regno visigoto; gli Arabi la occuparono nel 720, fu ripresa da Carlo Martello nel 733 e fu fatta sede di contea da re Pipino. Allo sfacelo ...
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(o Agenois) Regione storica della Francia, nella Guienna (attuale dipartimento di Lot-et-Garonne). Sede nella Gallia preromana dei Celti Nitiobrigi, con capitale Agen, cresciuta economicamente sotto i [...] Romani, subì l’invasione di Vandali (407) e Visigoti (418-507), finché fu annessa da Clodoveo al regno di Francia. Nei secoli successivi vide il rapido alternarsi della dominazione dei conti di Tolosa, dei re di Francia e d’Inghilterra. Dal 1373 al ...
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Generale bizantino (m. 468). Dopo l'assassinio del patrizio Ezio (454 d. C.), si rifugiò in Dalmazia dove si formò un vasto dominio indipendente. Nominato nel 467 patricius e magister utriusque militiae, [...] ebbe il comando della guerra contro i Vandali ai quali l'anno seguente tolse la Sardegna; raggiunse in Sicilia la flotta comandata da Basilisco, mandata dall'imperatore Leone I contro Genserico, re dei Vandali, ma fu vittima di un assassino. ...
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romano-barbàrici, régni Reami nati dall'insediamento (fra il 5° e il 6° sec. d.C.) di popolazioni germaniche nelle province dell'Impero romano d'Occidente.
Le origini
I primi r.r.-b. nacquero all'inizio [...] ostrogoti era riservata la partecipazione all'esercito, mentre ai romani spettavano gli uffici e la burocrazia. I vandali, invece, adottarono una politica aggressiva, spossessando e spesso eliminando i grandi proprietari romani e imponendo a tutta ...
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Storico e teologo tedesco (Amburgo 1448 - ivi 1517); rettore dell'univ. di Rostock (1482); fautore della riforma della Chiesa, aderì dapprima alla protesta di Lutero ma successivamente se ne distaccò. [...] Tra le opere: una storia dei Vandali (Vandalia, post., 1519), una dei Sassoni (Saxonia, post., 1520), una dei paesi scandinavi (Chronica regnorum aquilonarium Daniae, Sueciae et Norvegiae, post., 1546). ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Vandali
Letizia Pani Ermini
I vandali
Per ricostruire la storia dei Vandali, popolazione germanica in origine [...] Africa romana si ha con la presa di Cartagine il 19 ottobre 439, data da cui inizia il calendario della nuova era vandala. Dall’Africa è più che logico pensare che Genserico aspirasse ad acquisire al suo regno le isole della Sicilia, della Sardegna e ...
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Imperatore romano d'Occidente negli anni 455-456. Nato da nobile famiglia gallica, accompagnò Ezio nelle sue campagne e fu prefetto del pretorio in Gallia. Dall'usurpatore Petronio Massimo fu creato magister [...] collega di Marciano. Ma per influenza del comes Ricimero, che aveva acquistato grande autorità specialmente dopo le vittorie sui Vandali, il senato lo dichiarò decaduto. A Piacenza A. fu sconfitto e costretto a deporre le insegne imperiali; ebbe ...
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VIGILIO di Tapso
Vescovo di Tapso nella Bizacene visse nella seconda metà del sec. V e tutta la sua attività di vescovo e di scrittore fu impegnata nella lotta contro l'arianesimo che Unnerico re dei [...] Vandali, divenuti con Genserico suo padre padroni dell'Africa, voleva imporre con la forza nel suo regno. Egli prese parte alla conferenza tra vescovi cattolici e ariani, adunatasi per ordine del re il 1° febbraio 484 a Cartagine allo scopo di far ...
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(lat. Lugii, Lygii) Tribù germaniche stanziate nell’alta valle dell’Oder. Nel 91-92 d.C. furono aiutati da Domiziano nella lotta con i Suebi; nel 278 furono battuti da Probo. In età successiva furono [...] conosciuti sotto il nome di Vandali (➔). ...
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vandalico
vandàlico agg. [der. di vandalo] (pl. m. -ci). – 1. Dei Vandali, antica popolazione germanica orientale che all’inizio del 5° sec. invase e devastò la Gallia, passando quindi nella penisola iberica e nell’Africa settentrionale e...
vandalismo
s. m. [der. di vandalo, sull’esempio del fr. vandalisme]. – Tendenza a rovinare, distruggere, guastare senza necessità e senza ragione, per gusto perverso o per sciocca e malintesa ostentazione di forza, o anche per incapacità a...