Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] seguito di Attila, capo di un esercito di Eruli, Goti e Barbari di altre stirpi, divenne rex gentium in Italia. I Vandali passano in Spagna e in Africa, dove stabiliscono un forte regno germanico e ne saranno poi scacciati da Belisario un secolo dopo ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] manufatti attribuiti con certezza ai Goti sono sporadici, limitati a sepolture spesso isolate. Alle scorrerie gote seguirono i Vandali, che a cominciare dall’inizio del V secolo compirono attacchi lungo le coste della Sicilia e occuparono la Sardegna ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giustiniano e la riconquista dell'Occidente
Tullio Spagnuolo Vigorita
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I 38 anni di regno di Giustiniano [...] vinti, l’arianesimo, sono nuovamente condannate. Negli anni successivi varie ribellioni delle tribù maure, aggravate dal malcontento dei Vandali e dei soldati non pagati, sono contenute a fatica, specie da Giovanni detto Troglita, che nel 548 riesce ...
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marina
Nel mondo occidentale quelle di Creta ed Egitto furono le prime civiltà a disporre di veri mezzi di navigazione, che furono finalizzati ad attività commerciale, piuttosto che di predominio politico. [...] economiche e finanziarie razionali, di rifornire regolarmente metropoli popolose come Roma e Alessandria. Dopo l’invasione dei vandali, non ignari del mare, fu Bisanzio a riprendere e proseguire la tradizione marinara classica, contro la nuova ...
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GERBA, Isola di (o delle Gerbe; fr. Djerba; A.T., 112)
Attilio MORI
Francesco BEGUINOT
Isola della Tunisia, che limita a S. il Golfo di Gabes, considerata come un lembo staccato della costa tunisina [...] perpetuatosi, con molte varianti, fino ai nostri giorni (arabo Gerbah). Delle dominazioni del periodo antico (Cartaginesi, Romani, Vandali, Bizantini) ha lasciato maggiori tracce, in edifici ed opere agricole, quella dei Romani. Notevoli sono anche i ...
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La proprietà viene chiamata Alod dalla legge salica (tit. 59); con ogni probabilità la parola è germanica e significa "piena proprietà" (al "intera"; od "proprietà").
Nel tempo merovingio più tardo, il [...] i Visigoti presero due terzi delle terre coltivate e un terzo delle incolte, i Goti e i Longobardi un terzo, i Vandali in Africa e i Sassoni nella Britannia s'impossessarono di tutte le terre. Invece i Franchi nelle Gallie rispettarono, in generale ...
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Vedi SICILIA dell'anno: 1966 - 1997
SICILIA
A. Gallina
G. C. Susini
D. Adamesteanu
L. Bernabò-Brea
G. V. Gentili
L. Rocchetti
V. Tusa
E. De Miro
V. Tusa
A. Di Vita
E. De Miro
A). - Personificazione. [...] più, mentre tesori interi vengono seppelliti, com'è avvenuto a Comiso e a Butera, zone, tutte e due, sottoposte alle invasioni vandaliche. Persistono e continuano a svilupparsi invece i centri dell'interno, com'è il caso di Sofiana o di Mimiani; è a ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] (cfr. Tavoni 1984). Per Biondo, l’imbarbarimento del latino aveva come causa la conquista di Roma da parte di Goti e Vandali. Dopo la venuta di questi barbari, tutti (omnes) erano caduti nella condizione di parlanti inquinati e si era sviluppata una ...
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Vedi SABRATHA dell'anno: 1965 - 1997
SABRATHA (Sabrătha, Σαβράϑα)
P. Romanelli
Città della costa della Tripolitania, nata da un emporio fenicio verosimilmente già nella prima metà del I millennio a. [...] religiose fra cattolici e donatisti, venivano a mancare per essa i presupposti di una vita prospera e regolare. I Vandali, che si impadronirono della Tripolitania dopo il 455, abbatterono le mura della città, disinteressandosi completamente di essa e ...
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Vedi SEGESTA dell'anno: 1966 - 1997
SEGESTA (῎Εγεστα, Αἴγεστα, Σέγεστα, Sĕgesta)
V. Tusa
A. Gallina
Era la più importante città degli Elimi le cui rovine si trovano sul Monte Barbaro a circa 4 km a [...] ad una fonte di acque sulfuree, dove si trovano avanzi di epoca romana; generalmente si ritiene che sia stata distrutta dai Vandali. L'identificazione si deve al Fazello nel XVI secolo.
I monumenti archeologici più noti di S. sono il tempio ed il ...
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vandalico
vandàlico agg. [der. di vandalo] (pl. m. -ci). – 1. Dei Vandali, antica popolazione germanica orientale che all’inizio del 5° sec. invase e devastò la Gallia, passando quindi nella penisola iberica e nell’Africa settentrionale e...
vandalismo
s. m. [der. di vandalo, sull’esempio del fr. vandalisme]. – Tendenza a rovinare, distruggere, guastare senza necessità e senza ragione, per gusto perverso o per sciocca e malintesa ostentazione di forza, o anche per incapacità a...