Gelasio I, santo
Rajko Bratož
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile notizia del Liber pontificalis, sarebbe stato "natione Afer".
Egualmente equivoca è, d'altra parte, l'indicazione [...] che pure, in precedenza, aveva meritato il suo alto apprezzamento per il suo comportamento durante le persecuzioni promosse dai Vandali nei confronti del clero cattolico africano. Alla lotta contro l'eresia monofisita e lo scisma di Acacio da essa ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] si infrange con l’accelerarsi delle ondate migratorie, che tra il 405 e il 406 conduce quasi contemporaneamente Alamanni, Svevi, Alani, Vandali, Burgundi a riversarsi dentro i confini e culmina nel sacco di Roma, che Alarico compie nel 410 e in cui a ...
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Mediterraneo, civiltà del
Massimo L. Salvadori
Una culla di popoli e culture
Il Mare Mediterraneo è stato nel succedersi delle epoche storiche culla e sede di molte civiltà, al punto che nessun’altra [...] vittoria totale della prima (146 a.C.). Da allora fino al 5° secolo d.C., vale a dire alla penetrazione dei Vandali sulle cose africane, il Mediterraneo divenne un’area di crescente irradiazione della civiltà e della potenza della Roma repubblicana e ...
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Vedi LARGIZIONE, Piatti di dell'anno: 1961 - 1995
LARGIZIONE, Piatti di
E. Cruikshansk Dodd
Questo termine è entrato nell'uso comune per un gran numero di grandi piatti d'argento del tardo periodo classico [...] , 388 d. C.; il missorium di Ardabur Aspar (v.) al Museo Archeologico di Firenze, 434 d. C.; il missorium del re dei Vandali e degli Alani Geilamir (530-534 d. C.) rinvenuto nel secolo scorso a Arten, frazione di Farzazo (Belluno) e ora a Parigi ...
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Vedi SITIFIS dell'anno: 1973 - 1997
SITIFIS (Sétif)
P. A. Février
Antica città della Mauretania (in Algeria), situata a N degli altipiani, là dove comincia una zona di colline debolmente accidentate.
Nerva [...] lungo più di 400 metri.
La dominazione romana si mantenne a lungo entro il V sec. nella regione, e può darsi che i Vandali non abbiano occupato la città che per un brevissimo spazio di tempo all'inizio del VI sec., subito sostituiti dai Bizantini che ...
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Siracusa Comune della Sicilia sud-orientale (207,7 km2 con 119.056 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, nel suo nucleo originario continuativamente abitato dal 14° sec. a.C., occupa l’isola [...] . Al tempo di Augusto fu ripopolata con coloni romani.
Centro assai importante del cristianesimo siciliano, S. fu occupata dai Vandali, da Odoacre, dai Goti, che vi posero un comes. Fu poi conquistata da Belisario ai Bizantini (535), sottomessa dai ...
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(catalano Illes Balears; sp. Islas Baleares) Arcipelago del Mediterraneo occidentale (4992 km2, 1.107.220 ab. nel 2016); capoluogo Palma di Maiorca; dal 1983 regione autonoma della Spagna. Strutturato [...] a.C. da Quinto Cecilio Metello, soprannominato Baliaricus, e da Augusto aggiunte al conventus di Carthago Nova. Invase dai Vandali nel 5° sec., fecero parte dei loro domini dell’Africa settentrionale. Occupate da Belisario (533), con l’allentarsi dei ...
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Si chiamano antologie le raccolte di prose e poesie scelte, quasi mazzi di fiori, da cui poco differiscono le crestomazie (dal gr. χρηστομάϑεια), raccolte di passi "utili" d'autori classici. L'esempio [...] è Lussorio, un grammatico, a cui è dovuto tra l'altro un elegante epitafio per la bimba di un capitano vandalo. Notevoli nel codice anche i 100 indovinelli di Sinfosio, destinati ad essere nei secoli seguenti un modello imitatissimo di questo ...
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TONGRES (in fiamm. Tongeren; A. T., 44)
Yvonne DUPONT
F. L. GANSHOF
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Città del Belgio orientale, nella provincia del Limburgo, situata a 105 m. d'altezza sullo Jeker, affluente della Mosa. Nel 1930 [...] a Maastricht e col sec. VIII definitivamente a Liegi. Tongres, che aveva sofferto, nel 406, del passaggio dei Vandali, ridotta tosto allo stato di semplice borgata, divenne proprietà della sua chiesa in un'epoca non ben determinata; venne ...
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TANIT
*
. Fu la principale divinità dell'Africa settentrionale preromana, e particolarmente di Cartagine. La sua origine sembra anzi sia stata libica, e il suo culto, secondo un'ipotesi, sarebbe stato [...] nella Spagna; a Cartagine fu celebrato con riti fastosi e anche licenziosi e si mantenne tenacemente fino all'invasione dei Vandali, quando ne fu distrutto il tempio.
Sulle forme del culto della Caelestis Dea, non abbiamo che scarse notizie; pare vi ...
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vandalico
vandàlico agg. [der. di vandalo] (pl. m. -ci). – 1. Dei Vandali, antica popolazione germanica orientale che all’inizio del 5° sec. invase e devastò la Gallia, passando quindi nella penisola iberica e nell’Africa settentrionale e...
vandalismo
s. m. [der. di vandalo, sull’esempio del fr. vandalisme]. – Tendenza a rovinare, distruggere, guastare senza necessità e senza ragione, per gusto perverso o per sciocca e malintesa ostentazione di forza, o anche per incapacità a...