Pittore (Venezia 1884 - Treviso 1947). Dal 1907 fece frequenti viaggi in Francia (Parigi, Bretagna), venendo a contatto con la pittura post-impressionista, mostrandosi sensibile all'influsso di Gauguin, [...] vanGogh, Matisse, in dipinti dal colore disteso in zone piatte delimitate con segno assai marcato. Al formarsi di una maniera sua propria, in certo qual modo espressionistica, non dovette essere estranea la conoscenza della pittura dei secessionisti ...
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Storico dell'arte (Shavly, Lituania, 1904 - New York 1996). Dal 1907 negli Stati Uniti, ha studiato alla Columbia University, dove poi, dal 1928, ha insegnato esercitando una profonda influenza non solo [...] antique, early-christian and medieval art (1979); Theory and philosophy of art (1994). Tra le altre sue pubblicazioni: VanGogh (1950, trad. it. 1959); Cézanne (1952, trad. it. 1959); The Parma Ildefonsus: a romanesque illuminated manuscript from ...
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Pittore (Toržok, Tver´, 1864 - Wiesbaden 1941), di origine russa. Interrotta la carriera militare per dedicarsi alla pittura, nel 1896 si recò a Monaco, dove studiò alla scuola di A. Ažbè ed ebbe modo [...] di conoscere Kandinskij. La nuova pittura occidentale, in particolare le esperienze di Cézanne e vanGogh, fu essenziale per la sua formazione. Fu in Francia più di una volta, prima a contatto con il gruppo parigino dei Nabis, poi con i Fauves (fu ...
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Nome d'arte del pittore K. Schmidt (Rottluff, Chemnitz, 1884 - Berlino 1976). Studente di architettura con E. Heckel a Dresda, nel 1905 fu tra i promotori del gruppo Die Brücke. La sua opera pittorica, [...] così come l'intensa produzione grafica, sensibile all'influsso di V. vanGogh e di E. Munch, trasse poi motivi dall'arte primitiva, barbarica e negra, elaborando uno stile accentuatamente bidimensionale di chiara matrice espressionista. Negli anni ...
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Storico dell'arte tedesco (Königsberg 1893 - Napoli 1959). Studiò a Königsberg e a Berlino con A. Goldschmidt. Influenzato dal pensiero di A. Riegl, in proficuo contatto con personalità quali quelle di [...] : Romanische Baukunst in Sachsen und Westfalen (1923); James Ensor (1927); Wilhelm Busch, der Maler und Zeichner (1932); Meister Bertram von Minden (1937); Vincent vanGogh (1937); The way beyond 'art' (1947, ed. riv. 1958; trad. it. 1964). ...
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Critico letterario francese (Saint-Rémy-de-Provence, Arles, 1899 - ivi 1966). Dopo aver compiuto studî di chimica e ingegneria, insegnò alla facoltà di lettere di Aix-en-Provence. Fondò, ispirandosi alla [...] biografia: Mallarmé l'obscur (1941); Introduction à la psychanalyse de Mallarmé (1950); Note sur la structure inconsciente de VanGogh (1953); L'inconscient dans l'ceuvre et la vie de Racine (1954); Des métaphores obsédantes au mythe personnel (1963 ...
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Pittrice ucraina (n. in Ucraina, 1885 - m. Parigi 1979); moglie di Robert. Passata l'infanzia a Pietroburgo, completò i suoi studî in Germania (Karlsruhe) e in Francia, stabilendosi definitivamente a Parigi [...] nel 1906. Nelle prime opere l'influenza di Gauguin e vanGogh si evidenzia nell'esasperazione del colore. Nel 1910 sposò R. Delaunay e affiancò la sua ricerca a quella del marito, in maniera del tutto personale, applicando gli studî sul simultaneismo ...
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Pittore (Monaco di Baviera 1896 - New York 1954). Si formò nell'acceso clima artistico monacense come decoratore; nel 1919 si iscrisse all'Accademia di belle arti che frequentò per un solo anno, precisando [...] ben presto, attraverso diverse suggestioni da V. vanGogh, E. Munch e M. Beckmann, uno stile personale (Cava, 1922, Monaco, Städtische Galerie). La sua opera, originale sintesi di contenuti satirico-politici di matrice espressionista e di ...
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Pittore dei Paesi Bassi (Groninga 1824 - L'Aia 1911). Si formò ad Amsterdam con due rappresentanti della pittura romantica, J. A. Kruseman e J. W. Pieneman. Dimorò qualche tempo in Germania e a Parigi [...] , 1861, Londra, Tate Gallery) e alla storia del popolo ebreo. Ebbe particolare importanza per la formazione artistica di V. vanGogh, che lo ricorda con molta ammirazione nelle sue lettere. n Il figlio Isaac (Amsterdam 1865 - L'Aia 1934), formatosi ...
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Storico dell'arte (Stoccolma 1907 - ivi 1992). Dapprima vicedirettore del museo di Göteborg, poi direttore del Museo Nazionale di Stoccolma (1944-58) e dal 1958 direttore generale, dal 1970 si è stabilito [...] , con l'allestimento di alcune mostre di notevole impegno culturale, si devono a lui studî sull'arte moderna (VanGogh, 1943) e specialmente sulla miniatura medievale (Le Haut Moyen Âge, 1957; La peinture romane, 1958: entrambi in collaborazione ...
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van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
islamofobico
agg. Derivato da ostilità pregiudiziale nei confronti dell’islam. ◆ Sono state pugnalate inflitte ai valori più profondi dell’Olanda quelle che hanno tolto la vita a Theo van Gogh. […] Ma qualche avvisaglia islamofobica si è fatta...