Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Pur appartenendo alla pittura di genere, l’opera di Vermeer non è classificabile [...]
Se i fratelli Jules-Alfred ed Edmond Huot de Goncourt colgono le doti dell’artista “maledettamente originale” (Journal, 1861), VanGogh rimane colpito dalla tavolozza dei blu, giallo limone, grigio perla, bianco e nero, e dal prodigio di luci mobili ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La parabola espressionista segna un tempo importante nella cultura tedesca ed europea, [...] e la grande libertà espressiva nella reinterpretazione della realtà visibile; e poi la pittura di Edvard Munch, Vincent vanGogh e James Ensor.
Forti sono le influenze provenienti dalle ricerche psicanalitiche promosse in questi anni da Sigmund Freud ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Affermatosi negli ultimi decenni del secolo come movimento artistico internazionale, [...] di Kandinsky. La modernità in pittura non comincia, come spesso si dice, con gli impressionisti. Comincia con Cézanne, vanGogh e Gauguin. La perspicuità ottica degli impressionisti, la capacità di individuare e rappresentare, al primo colpo d’occhio ...
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Nacque a Rovereto (Trento) il 10 dic. 1896, da Leopoldo, calzolaio, e da Maria Casetti, sesto di nove figli. Nel 1906, alla morte del padre, venne accolto nell'istituto orfanotrofio della sua città, dove [...] serie di mostre, tra cui quella del Romanino a Brescia (1965) in collaborazione con l'architetto C. Innocenti, di Vincent VanGogh (1952), di Roberto Crippa (1971) e Lucio Fontana (1972), tutte nel palazzo Reale di Milano, le ultime in collaborazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pittura di Seurat rappresenta il tentativo di conciliare scientismo di matrice [...] ad esempio) se ne allontanano, mentre il pointillisme diventa una fra le possibilità espressive del linguaggio simbolista. Vincent vanGogh, Maurice Denis, Edouard Vuillard, Félix Valloton e altri ne fanno liberamente uso, ma di fatto Seurat è sempre ...
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Hokusai
Stefano Luciani
Il pittore della vita che fluttua
Hokusai è uno dei più celebri artisti giapponesi. Nelle sue stampe egli ha rappresentato la società del suo tempo, i paesaggi e le persone della [...] preziosi spediti dal Giappone in Francia; in seguito venivano richieste come speciali cartoline di luoghi esotici. Artisti come Monet, VanGogh e Gauguin ne sono rimasti attratti e hanno cominciato a riprodurle e a imitarle, in modo da far rivivere ...
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Escher, Maurits Cornelis
Antonella Sbrilli
Disegnare l'impossibile
Figure che non hanno né inizio né fine, pesci che si trasformano in uccelli, architetture impossibili: le incisioni dell'artista olandese [...] e rivelare molto di più di quello che appare sulla sua superficie.
Un olandese in Italia. Originario dell'Olanda, come Vincent vanGogh e il pittore astrattista Piet Mondrian, Escher ha vissuto anche in Italia, negli anni fra le due guerre, e ha ...
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Amedeo Modigliani
Eugenia Querci
Un artista moderno, maestro di sintesi
Il pittore e scultore Amedeo Modigliani elaborò uno stile inconfondibile: volti semplificati e ridotti a poche linee sommarie, [...] : gli impressionisti come Claude Monet, Édouard Manet e Pierre-Auguste Renoir, i maestri del colore come Gauguin, Vincent VanGogh, Cézanne, i celebratori della vita moderna e delle sue miserie, come Henri de Toulouse-Lautrec. Il giovane Modigliani ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] col cigno, del I sec. d.C.). Nel 1985 una serie di sondaggi effettuati nel cortile e nello stabile dell'ospedale VanGogh, nel quartiere SE della città antica, ha portato alla scoperta di una superficie pavimentata, affiancata da una strada con un ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] caratteri somatici dei contadini furono letti come un segno di arretratezza evolutiva. È il caso dei volti dipinti da Vincent vanGogh nei Mangiatori di patate del 1885, o della scultura Ballerina di quattordici anni di Edgar Degas (1879-81; v. fig ...
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van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
islamofobico
agg. Derivato da ostilità pregiudiziale nei confronti dell’islam. ◆ Sono state pugnalate inflitte ai valori più profondi dell’Olanda quelle che hanno tolto la vita a Theo van Gogh. […] Ma qualche avvisaglia islamofobica si è fatta...