Festa, Tano
Simona Ciofetta
Festa, Tano (propr. Gaetano)
Pittore, nato a Roma il 2 novembre 1938, morto ivi il 9 gennaio 1988. Si formò presso l'Istituto d'arte di Roma, diplomandosi in fotografia artistica [...] più pittorici e inquietanti: dalla serie di Omaggi al colore, degli anni Settanta, che presenta i nomi di Degas, Renoir, vanGogh o Picasso su sfondi di nuvole fatte di pennellate veloci, alla serie Coriandoli o alle opere degli anni Ottanta, dense ...
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Pittore, nato a Dublino nel 1910; è il più noto esponente di quel movimento precipuamente britannico che possiamo definire neoromanticismo, impregnato di letteratura esistenzialista e surrealista, di amore [...] di Innocenzo X dal Velázquez (1951); Dog (1952); Man with dog (1954) e la serie di versioni degli autoritratti di VanGogh (1957).
Tenne la sua prima personale a Londra nel 1949; sue opere nei principali musei europei e americani; ha rappresentato la ...
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KOONING, Willem de
Ornella FRANCISCI OSTI
Pittore nordamericano, nato a Rotterdam, Olanda, il 24 aprile 1904; studiò otto anni all'accademia d'arte di Rotterdam. Negli S.U.A. dal 1926, è considerato [...] pennellate larghe e dense di colore, dai contorni calcati, dall'incontrollata violenza si è notata l'intensa emotività di VanGogh e la riservatezza di Mondrian senza che però i suoi grandi conterranei abbiano lasciato traccia nel suo stile. Dal ...
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MIRÓ, Juan
Italo FALDI
Pittore, nato a Montroig presso Barcellona il 20 aprile 1893. Iniziati gli studî alla Scuola di belle arti di Barcellona nel 1907, dovette abbandonarli nel 1910 per impiegarsi [...] . Nel 1941 lasciò Parigi per ritirarsi a Palma di Maiorca.
Le pitture iniziali del M. sono sotto l'influsso di VanGogh (Lo chauffeur, 1918) e dei fauves; successivamente è il cubismo ad interessarlo (Nudo con specchio, 1919). Nel 1921-22 dipinge ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] (1853-1890), G. H. Breitner (1857-1928) e Floris Verster (1861-1926). Di questi tre il vanGogh consegue importanza europea, specialmente per le opere del periodo francese, per quanto sia assai dubbio se le opere del primo periodo olandese non siano ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728)
Giuseppe SANTORO
Kathleen M. KENYON
Roderick Eustace ENTHOVEN
Corrado MALTESE
John N. SUMMERSON
Salvatore ROSATI
Per notizie geografiche, statistiche ed [...] di questo periodo austero.
Pittura e scultura. - Dopo l'esposizione a Londra dei postimpressionisti francesi del 1910 l'influenza di VanGogh, ma soprattutto di Gauguin e Cézanne, si fece sentire fortemente sul vecchio gruppo New English e da W. R ...
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IMPRESSIONISMO
Giorgio CASTELFRANCO
Palma BUCARELLI
Nel 1874 ebbe luogo a Parigi, organizzata dalla Société anonyme des artisies peintres sculpteurs et graveurs, un'esposizione dei pittori C. Monet, [...] convertito al lirismo stravagante dei suoi fuochi d'artificio. L'Olanda dà all'impressionismo due maestri, Johan Barthold Jongkind e Vincent vanGogh. Ma, se il primo può dirsene un precursore, l'altro arriva per liquidarlo ed è a un tempo l'erede ...
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SCHAPIRO, Meyer
Ales Rojec
Storico e critico dell'arte statunitense, nato in Lituania, a Šavli (oggi Šiauliai) il 23 settembre 1904. Giunto negli Stati Uniti nel 1907 e diventato cittadino statunitense [...] in Semiotica (1, 1969, 3, pp. 223-42). Sono dei brevi saggi anche i pochi libri che S. ha pubblicato: Vincent vanGogh (1950; trad. it., 1959) e Cézanne (1952; trad. it., 1959), The Parma Ildefonsus: a Romanesque illuminated manuscript from Cluny and ...
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MONET, Claude-Oscar
Louis Gillet
Pittore, nato a Parigi il 14 febbraio 1840, morto a Giverny (Eure) il 6 dicembre 1926. A Le Havre, dove trascorse l'infanzia, conobbe E. Boudin e scoprì per caso le [...] seguita così presto all'impressionismo e rappresentata, fin da prima del 1890, dai nomì di Cézanne, Cros, Seurat, Gauguin e vanGogh. Forse le più solide tra le sue opere sono quelle dipinte in gioventù, prima che fosse in possesso della sua poetica ...
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PARRONCHI, Alessandro
Anna Dolfi
Poeta, traduttore e critico d'arte, nato a Firenze il 26 dicembre 1914. Ha insegnato Storia dell'arte nelle università di Urbino e di Firenze ed è tra i rappresentanti [...] artisti dall'inquietante modernità come Paolo Uccello e Michelangelo, o a protagonisti della pittura moderna come Degas e VanGogh, e del Novecento italiano e toscano (Soffici, Viani, Venturino, Rosai, Capocchini, Marcucci). Del 1964 è il suo libro ...
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van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
islamofobico
agg. Derivato da ostilità pregiudiziale nei confronti dell’islam. ◆ Sono state pugnalate inflitte ai valori più profondi dell’Olanda quelle che hanno tolto la vita a Theo van Gogh. […] Ma qualche avvisaglia islamofobica si è fatta...