Pittore (Anversa 1593 - ivi 1678). A quattordici anni era nello studio di Adam van Noort, del quale sposò la figlia nel 1616. Nel 1615 era registrato nella gilda dei pittori di Anversa come acquarellista [...] (Waterschilder). Alla morte di Rubens (1640), del quale fu seguace dal 1620 circa, e di VanDyck (1641) rimase il solo grande esponente della pittura fiamminga nel 17º secolo. Le sue composizioni sono di soggetto vivacemente realistico, di taglio ...
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Pittore (Anversa 1597 - Firenze 1681). Studiò ad Anversa con W. de Vos e a Parigi (1617-19) con F. Pourbus il Giovane. A Firenze (dal 1620) per l'ammirazione destata dal ritratto dell'Arazziere Pietro [...] (C. Allori, Passignano), poi in senso decisamente barocco, per influsso di Rubens, del quale fu amico, di A. vanDyck e Pietro da Cortona (Francesco e Mattias de' Medici, 1631-32, Firenze, Galleria Palatina; Vittoria della Rovere e Ferdinando ...
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Pittore (Anversa 1610 circa - Mantova 1670), operò come ritrattista di corte a Parma (1639-43) e, dopo un soggiorno di dodici anni in patria, dal 1655 alla morte fu al servizio di diverse corti di Germania [...] 1708), ne seguitò l'opera alla corte dei Farnese, dove rimase fin verso il 1680 quando fu richiamato a Bruxelles. Sia nell'uno sia nell'altro, ai modi ritrattistici tradizionali s'aggiunge un accento pittorico chiaramente derivato da A. VanDyck. ...
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Pittore (Anversa 1597 - ivi 1637). Allievo di A. Janssens, venne in Italia nel 1616 e lavorò a Roma, Firenze e Pisa, subendo l'influsso del Caravaggio; tornato ad Anversa nel 1625, fu progressivamente [...] attratto da P. P. Rubens e A. vanDyck (Cavadenti e Concerto, Prado; Deposizione, Gand, duomo). ...
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Pittore (Leida 1607 - Amsterdam 1674). Si formò parallelamente a Rembrandt, con il quale collaborò a Leida (1624-32). Dipinse paesi alla maniera di A. Brouwer e ritratti in quella di A. VanDyck. Fu noto [...] anche come incisore (Sansone e Dalila, Amsterdam, Rijksmuseum) ...
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Pittore (n. Delft 1590 circa - m. prima del 1648); lavorò alla corte d'Inghilterra (1614 circa - 1635) dove, prima dell'arrivo di vanDyck, fu il ritrattista più in voga. Opere nei musei di Londra, Copenaghen, [...] Torino ...
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Pittore, nato in Urbino nel 1535 da una famiglia recatasi là (1476 circa) con lo scultore Ambrogio da Milano (v.). Dopo aver studiato in patria sotto Battista Franco, che, sebbene veneziano, s'atteneva [...] , in modo da crearsi uno stile personale che ebbe virtù d'impressionare grandissimi pittori stranieri come il Rubens, il VanDyck e il Murillo.
Bibl.: W. Friedlaender, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908 (con la bibl. prec.); A ...
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Pittore, nato a Genova l'8 maggio 1639, morto a Roma il 2 aprile 1709. In patria scolaro di Luciano Borzone, copiò gli affreschi di Pierin del Vaga nel palazzo Doria; vide e intese le opere lasciate dal [...] Baroccio, dal Rubens e dal vanDyck. Forse diciottenne, si recò a Roma, attratto probabilmente dal desiderio di studiare le pitture di Raffaello, e vi rimase, tranne brevi interruzioni, tutta la vita. Pare che a Roma abbia cominciato, come tanti ...
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Fu così chiamato dalla città dove morì e dove riposano le sue reliquie, nella magnifica e celebre basilica; ma egli nacque a Lisbona, il 1195, e fu battezzato col nome di Fernando. La leggenda cosparse [...] nubi la Vergine col Bambino, tipo iconografico che più tardi fu prediletto soprattutto dagli artisti fiamminghi e spagnuoli (Rubens, VanDyck, Murillo). Secondo la leggenda, il Bambino appare nel sec. XVII anche da solo al Santo, di cui poi diventa ...
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Pittore genovese, nato nel 1600, morto il 28 settembre 1649, secondo i dati del Soprani (1674), accettabili almeno approssimativamente. Dalla stessa fonte si desume che l'Assereto sia stato discepolo prima [...] 'arte italiana; insistervi, cioè, contro le affermazioni tuttavia correnti circa una presunta azione decisiva del Rubens e del vanDyck sull'arte locale. Tale azione è, invece, da ridurre entro termini davvero modesti, oggi che è meglio riconosciuto ...
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van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...