Forma di scrittura composta di disegni di oggetti (pittogrammi), assunti con valore significativo ora aderente e immediato ora simbolico e astratto. Differentemente dai geroglifici, nessuno dei disegni [...] ha valore puramente fonetico, quindi il contenuto semantico può essere inteso anche da individui che parlino lingue diverse in certe pitture boscimane si può ravvisare una forma di p., servendo esse a fissare il ricordo di particolari imprese, però ...
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sonorità In linguistica, caratteristica dei suoni la cui articolazione è accompagnata dalla vibrazione delle corde vocali (suoni sonori), in contrapposto ai suoni sordi, articolati senza che le corde vocali [...] loro essenzialmente per questo solo carattere e aventi valore distintivo. In italiano e in molte altre it. fisco e visco); le fricative alveolari s e ʃ (it. rósa e ròsa); in altre lingue, anche pℏ e bℏ, tℏ e dℏ, š e Ç, kℏ e gℏ, t’ e d’. In ciascuna ...
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Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il [...] Termine (e relativo simbolo) che, anteposto al nome (al simbolo) di un’unità di misura, ne modifica il valore, in genere (p. del Sistema Metrico Decimale, SMD, e del Sistema Internazionale, SI) per potenze intere positive o negative di 10: deci ...
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Linguistica
In fonetica, la fine della frase fonetica (che quindi non coincide necessariamente con la fine della frase sintattica), cioè l’arresto dell’attività fonatoria che intercorre tra sequenza e [...] con sbarrette verticalmente tracciate attraverso il rigo. In seguito all’entrata di nuove figure di note brevi sorsero nuovi valori di p. e si alterava anche la forma primitiva dei segni: ai tratti verticali si aggiunsero i tratti uncinati con i ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; [...] al greco (nell’italiano si usa passato prossimo).
Il p. costituisce un tempo particolare dell’indicativo, del congiuntivo e nelle lingue germaniche), assumendo valore di passato (lat. vidi «ho visto, vidi»). Nelle lingue indoeuropee il p. è per lo più ...
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Linguistica
In grammatica, il verbo che esprime un’azione la quale non passa dal soggetto a un complemento oggetto; sono i., per es., dormire, andare, venire, partire ecc. (quando vi sia un complemento [...] solo la forma attiva e assume forma passiva unicamente per esprimere valori impersonali (come nel lat. itur «si va», ventum est un insieme I, G si dice i. se, trasformando un elemento P di I mediante tutte le trasformazioni di G, non si ottiene tutto ...
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Parte invariabile del discorso che serve a precisare la funzione sintattica di un nome, pronome o espressione nominale, cui generalmente è premessa. Le p. si distinguono generalmente in proprie (per es., [...] avere forma analitica (con i, con il, per il, per la ecc.) o sintetica (coi, col ecc.). Le p. articolate del, dello ecc. si usano spesso, specialmente nel linguaggio parlato, con il valore di articoli partitivi: bevve del vino; portò del pane. ...
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Forma nominale del verbo, così chiamata dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo numero, genere e caso, e dall’altro della categoria [...] italiano, e in generale nelle lingue neolatine, non è restato che un p. presente, o attivo, che raramente ha valore verbale (soprattutto nel linguaggio giuridico-burocratico), e un p. passato, limitato, come uso verbale, a costruzioni assolute o alla ...
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Linguistica
Ventunesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Φ, minuscolo ϕ), che in latino, nei prestiti dal greco, fu trascritta dapprima con p e da una certa epoca in poi con ph.
Fisica
In fisica [...] in logaritmi della scala granulometrica di C.K. Wentworth (1922) e più precisamente è il logaritmo in base 2 del valore in millimetri del diametro delle particelle: Φ=−logd (mm). Il segno negativo davanti al logaritmo è stato adottato in quanto ...
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In grammatica, categoria verbale che indica normalmente il realizzarsi dell’azione o dell’avvenimento nel momento in cui avviene la comunicazione linguistica. Accanto a questo valore temporale può esprimere [...] anche un valore d’aspetto, denotando l’imperfettività (cioè la non compiutezza) dell’azione. Il p. appare in tutte le lingue che conferire più forza rappresentativa e drammaticità all’azione, e il p. per il futuro, per lo più espresso da un avverbio ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
Dop economy (Dop-economy, Dop-Economy) loc. s.le f. Segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione a Indicazione geografica, che costituisce una parte importante del valore agroalimentare nazionale....