Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] grato etiam vi tornassi el dì meco (Machiavelli 1971-1985: vol. 1°, p. 426)
(2) a. Tutti gli stati, tutti e dominii che hanno (➔ dislocazioni) e ripresa da ella, pronome femminile con valore di ➔ neutro noto a testi antichi e dialetti toscani ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] le bastavo io a mamma), il che polivalente, cioè con valore intermedio tra relativo e causale (che le volevo), e l’ La parola e la lingua, in Storia del cinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, Torino, Einaudi, 5 voll., vol. 5° (Teorie, strumenti, ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] poter venire anch’io a Malta
Meno codificato è il valore delle frasi esclamative che, come si è visto, si , vol. I, a cura di C. Cecchi & C. Garboli, Milano 1988, p. 1102)
(25) Si prega di non fumare
A questa prassi non mancano delle eccezioni ( ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] largo, vario e articolato» (Serianni 1988: 61), «più carico di valori e di funzioni», e, in quanto tale, è anche quello che , in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° (I luoghi della ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] e dai capuisti ebbe funzione capitale nel ristabilire in Napoli i valori e i contenuti della lingua e della cultura toscana. Certo di T. Azzocchi, di Puoti e, a fine secolo, di P. Fanfani e C. Arlìa (➔ lessicografia).
Dopo le radicali censure subite ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] un evento imminente: sto per uscire. In francese, tale valore è espresso dalla perifrasi formata da aller + infinito: je vais is encoded, in The expression of time, edited by W. Klein & P. Li, Berlin - New York, Mouton de Gruyter, pp. 39-82.
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] come la normalizzazione dell’uso dell’➔imperfetto esteso a valori contrafattuali quali quelli di cortesia (volevo delle mele), di Glottologia (Bergamo, 20-22 ottobre 2005), a cura di P. Molinelli, Roma, il Calamo, pp. 13-41.
Canepari, Luciano ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] maggiore attenzione all’arbëresh come deposito di valori identitari; anche la menzionata legge 482 contribuì flessione invariabile -u. Nella parlata di Casalvecchio si ha per esempio: rəpətsɔɲ «rammendo», rambəkɔham «mi arrampico», məlun-i / məlun ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] di troppo nel senso di «molto», senza il valore intensificativo del corrispondente lessema italiano (niente parlato troppo in [ə]duto «veduto», bicino «vicino»; ipodifferenziazione di /p b/: cfr. borta «porta»; ristrutturazioni sillabiche: tirobbo ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] ovvero forme di rispetto o di affetto dal forte valore simbolico utilizzate, in opposizione a madre e padre, nomi della parentela, in La famiglia italiana dall’Ottocento a oggi, a cura di P. Melograni, Roma - Bari, Laterza, pp. 287-325.
Goody, Jack ( ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
Dop economy (Dop-economy, Dop-Economy) loc. s.le f. Segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione a Indicazione geografica, che costituisce una parte importante del valore agroalimentare nazionale....