Nacque a Salerno il 25 apr. 1872 da genitori piemontesi, Gaudenzio, ingegnere del genio civile, e da Vittoria Vaudagnotti. Mortogli il padre, egli entrò diciannovenne nell'amministrazione dello Stato come [...] livello di testo e fonte storica di insospettato valore, e, dall'altro, il lavoro linguistico, che va eliminato e rettificato in VI; al n. 61, 1911 è 1912, e p. 372 va rettificata in 378. Quanto al titolo Di alcune recenti pubblicazioni sull'Etiopia ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] Dopo molte oscillazioni, il grafema ‹h› si affermò come diacritico con valore velare di fronte a e ed i, a discapito di altre grafie in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1º (I luoghi ...
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Il futuro anteriore (o futuro composto) è un tempo verbale dell’➔indicativo che esprime fatti proiettati nel futuro ma avvenuti prima di altri. Nell’esempio che segue:
(1) quando Maria si sveglierà, Luca [...] dell’enunciazione. In questo caso il futuro acquisisce un valore modale (➔ modalità). Nell’es. (12):
(12) legnate. – La preser male sì (Riccardo Bacchelli, Il mulino del Po, p. 69).
Nel passo si alternano due battute di discorso diretto: nella prima ...
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Gli incapsulatori sono un insieme di nomi che svolgono la funzione testuale di rinviare ai contenuti di una porzione del cotesto (➔ contesto). Tale porzione può stare prima dell’incapsulatore (nel qual [...] Morante, L’isola di Arturo, Torino, Einaudi, 19952, p. 154)
Nella loro realizzazione tipica, gli incapsulatori anaforici ).
Se finora si è parlato solo di incapsulatori con valore anaforico, nei testi è piuttosto frequente anche l’impiego cataforico ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] dimostrativo (sia distale che prossimale) rafforzato ha ad es. un chiaro valore spregiativo nei casi seguenti:
(3) a. lo ha detto quello alla vedova di Alcide De Gasperi, citata in Conte 1996, p. 136)
Il pronome quello si riferisce a Mussolini, anche ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] alla base x e assegna al diminutivo di x un basso valore su questa scala». La scala è determinata dalla nostra conoscenza del italiana (Bergamo, 2-4 ottobre 1989), a cura di M. Berretta, P. Molinelli & A. Valentini, Tübingen, Narr, pp. 207-218 ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] ch› nella resa dell’occlusiva velare sorda) o assegnazione di nuovo valore a segni dell’alfabeto latino. In particolare il segno ‹h› in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° (I luoghi ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] non c'è più posto per gli dèi o per un Dio personale trascendente" (ibid., p. 286). Indice di questo confronto tra orientamenti speculativi sarebbe il doppio valore del concetto di "karman", già testimoniato nel X libro dei Ṛgveda dove al "karman ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] a cura di R. Chiti e E. Lancia, Roma, Gremese, 1993, p. 121)
L’apposizione può essere introdotta da preposizioni o avverbi di vario tipo («La Repubblica» 21 ottobre 2009)
Possono assumere valore appositivo anche espressioni come quel furbo di, quel ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] oppure una terza persona estranea (allora il pronome avrà valore esclusivo).
Alla terza persona abbiamo per il singolare i voll.
Carducci, Giosuè (1998), Tutte le poesie, a cura di P. Gibellini, note di M. Salvini, Roma, Newton Compton.
Verga, ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
Dop economy (Dop-economy, Dop-Economy) loc. s.le f. Segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione a Indicazione geografica, che costituisce una parte importante del valore agroalimentare nazionale....