Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] a terra con tutta la responsabilità del mondo sulle spalle (Andrea De Carlo, Uto, Milano, Bompiani, p. 11)
Le espressioni con valore modale (➔ modalità) che anticipano intere proposizioni o sequenze di proposizioni – l’avverbio così ma anche sintagmi ...
Leggi Tutto
I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] come va a finire (Ligabue, La neve se ne frega, cit., p. 23)
Sebbene in questo caso il verbo andare abbia ancora il significato . Come si vede dagli esempi qui sotto, il suo valore è insieme modale e di futuro (coincidenza non sorprendente, ...
Leggi Tutto
La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] una costruzione causativa è adoperata per frasi fatte e sim., in cui il valore causativo è praticamente impercettibile:
(14) chi te lo fa fare?
( causative faire, New York - Berne - Frankfurt, P. Lang.
Comrie, Bernard (1981), Language universals and ...
Leggi Tutto
Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] due eventi:
(4) Ntoni si grattò il capo, e il nonno soggiunse (Verga, I Malavoglia, p. 114)
Sebbene il passato remoto di valore aoristico esprima generalmente avvenimenti che occorrono singolarmente, in taluni contesti può indicare anche un esplicito ...
Leggi Tutto
Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] italiana, come ravvisato anche nello Zibaldone da Leopardi (p. 14), che giudicava la sua eleganza e sobrietà dovuta ’), contrapposto al ➔ purismo, sottolineando l’importanza del valore letterario delle scritture da prendere a modello e ammettendo ...
Leggi Tutto
PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] gnomiche né nella celebrazione delle vittorie e neppure nel mondo dei valori etici e politici: Pindaro è il poeta del mito. Dal , Jacques lo smembratore, il processo del cane e altri scritti di G. P., in Belfagor, XLV (1990), 1, pp. 61-72. Il primo ...
Leggi Tutto
L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] per lo più inerenti al luogo di articolazione o al valore di sonorità (così in [iɱˈfatːi] infatti, + consonante: illegale < inlegale, irreale < inreale, colla < con la
[p] + consonante: it. scritto < lat. scriptum, it. scrissi < lat. ...
Leggi Tutto
Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] , Cristo si è fermato a Eboli, Torino, Einaudi, 1990, p. 128)
In italiano, per un gruppo ristretto di nomi individuali frittume, nerume.
-ile. Nell’Italia settentrionale è usato con lo stesso valore di -eto (Rohlfs 1966-1969: 401, § 1080), come in ...
Leggi Tutto
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] , i nessi che introducono una frase parentetica con valore di subordinata possono veicolare significati di varia natura pur Linguistica e Filologia Italiana (Roma, 1-5 ottobre 2002), a cura di P. D’Achille, Firenze, Cesati, 2 voll., vol. 1º, pp. ...
Leggi Tutto
FACCIOLATI, Iacopo
Marina Boscaino
Nacque a Torreglia, una piccola località dei Colli Euganei (prov. di Padova), il 4 genn. 1682, da una famiglia modesta.
Condusse gli studi sotto l'amorevole protezione [...] problemi filologici e linguistici, ma anche, e soprattutto, dai lavori di P. Bembo e di A. Tassoni. Nell'Ortografia sono segnalate ed nel progetto dai molti che ne avevano compreso l'alto valore. Il vocabolario, una volta concluso, prese il nome di ...
Leggi Tutto
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
Dop economy (Dop-economy, Dop-Economy) loc. s.le f. Segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione a Indicazione geografica, che costituisce una parte importante del valore agroalimentare nazionale....