Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] nomi che riempiono le posizioni argomentali: si vedano i diversi valori di fare in fare una torta (dove è predicativo, verbs, in Temporal reference, Aspect and actionality, a cura di P.M. Bertinetto et al., Torino, Rosenberg & Sellier, 2 ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] il passato e il non indicativo sono chiaramente visti come valori appartenenti a un'unica categoria. Sta di fatto, uno o più tratti verticali od orizzontali) rendono le consonanti che possiamo definire basilari: p b t d ṣ [ts] k g h ḫ s z m n l ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] compra il latte, tu!
Tuttavia in questi casi ha un valore diverso, di ➔ vocativo, evidenziato anche intonativamente dalla necessità di °.
Novella del grasso legnaiuolo (1990), a cura di P. Procaccioli, presentazione di G. Manganelli, Parma, Fondazione ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] F1 e F2) più anteriore è la vocale, mentre più bassi sono i valori di F2 (e minore è la distanza relativa tra F1 e F2) più /ɛ/ ~ /e/ e /ɔ/ ~ /o/: p[ɛ]sca ma p[e]scare, p[ɔ]rto ma p[o]rtare. Non c’è tuttavia accordo sullo statuto delle vocali ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] suo tempo, e sulla base di giudizi di valore e disvalore di carattere letterario o politico-culturale. Alighieri, Dante (1979), De vulgari eloquentia, in Id., Opere minori, a cura di P.V. Mengaldo et al., Milano - Napoli, Ricciardi, vol. 2º, pp. 3- ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] aggettivo dimostrativo compare, invece, in forme ed espressioni come (Cori) [seˈpːuro n iˈʣatːʃo ˈlɛdːʒe, ˈkesto lo kaˈpiʃːo] (Trilussa, 1871-1950), malgrado il loro indubbio valore, hanno forse subito le conseguenze dell’inevitabile confronto ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] nostra pronunzia, a cui si fa grave offesa fuori di Toscana» (p. VII): esse sono desunte «dall’uso vivo fiorentino», che si quella di Roma ha per sé l’avvenire
L’enfasi sul valore simbolico della capitale e l’affermarsi della radio che proprio da ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] è tra [ˈkistə, ˈkisːə, ˈkidːə] «questo, quello», con valore di neutro, e [ˈkustə, ˈkusːə, ˈkudːə], forme maschili. Verso tornare. A Monte San Biagio (Lt), ad es., si dice [ki aˈbːuskə e ˈpːɔ rəˈda fa la ˈvɛrə kariˈta] «chi riceve e poi ridà fa la vera ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] k/ e /g/ la ‹h› assume per la prima volta il valore diacritico che conserva ancora oggi (‹ch› e ‹gh›). La grafia ‹ch quasi costantemente scempio a fronte dell’uso geminato di ‹c› e ‹p› in parole quali faccendo o sappiendo, mentre le grafie dotte sono ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] sul mito dell’antico, ma sull’oggettiva constatazione del valore letterario. Tra le due posizioni passa la differenza teorie, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° (I luoghi della ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
Dop economy (Dop-economy, Dop-Economy) loc. s.le f. Segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione a Indicazione geografica, che costituisce una parte importante del valore agroalimentare nazionale....