ALTAMURA, Pittore di
M. Cagiano de Azevedo
Ceramografo attico, detto così dal cratere proveniente da A. con raffigurazione di gigantomachia, conservato oggi a Londra. Il Pittore di A. appartiene a quel [...] sottile invece nei contorni, ove i volumi sono messi in valore dal fondo scuro del vaso. Alcuni vasi che prima la Froehner e il Pittore di Blenheim.
Bibl: J. D. Beazley, Red-fig., p. 412 ss.; per i Pittori di Froehner e Blenheim, ibid., pp. 416 ...
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BALBO, Azio (M. Attĭus Balbus)
A. Longo
Magistrato romano. Avendo sposato Giulia, sorella di Cesare, da cui ebbe Azia, moglie di Gaio Ottavio, fu nonno di Augusto (Suet., Aug., 4). Nel 60 a. C. fu pretore [...] di B. in Sardegna, ne sminuisce il già scarso valore iconografico. Esso in effetti non ci dice praticamente nulla della Iconografia Romana, I, Milano 1818, p. 176; J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., I, Stoccarda 1882, p. 223; E. Babelon, Description ...
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POMPEO RUFO, Quinto (Q. Pompeius Rufus)
A. Longo
Partigiano di Silla e suo collega di consolato nell'88 a. C.
Suo figlio sposò una figlia del dittatore e ne ebbe un figlio che, magister monetalis nel [...] nonni su alcuni tipi da lui emessi (Grüber, n. 3883)
Il ritratto di P. R. ci mostra un uomo di media età (ma alquanto più giovane di Silla quella di Silla, alla quale è stato negato qualsiasi valore iconografico. Il Vessberg insiste sul fatto che è ...
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UBERTAS
W. Köhler
Alle personificazioni dell'abbondanza, Copia (Hor., Carm. saec., 69 s.) e Abundantia (comparsa per la prima volta sulle monete di Eliogabalo) si associa, sotto Decio, Ubertas (spesso [...] come una figura in atto di vuotare la cornucopia, ha un valore generale, esprime il benessere materiale di ognuno, mentre U. attraverso il consolidamento della valuta imperiale.
Bibl.: G. Wissowa, Rel. u. Kult. der Römer, Monaco 1912, II, p. 333. ...
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FAUSTINUS (Faustinus)
M. B. Marzani
Mosaicista. Il nome è romano. L'iscrizione con la sua firma fu trovata nell'antico centro di Arkassa, a Scarpanto, nella chiesa di S. Anastasia (V-VI sec. d. C.).
Il [...] pesci appaiati o incrociati. Non si sa se questi abbiano valore di simboli cristiani, mentre la cosa è certa per il Boll. d'Arte, XVIII, 1924, pp. 90, 91; J. M. C. Toynbee, Some Notes on Artists in the Roman World, in Latomus, IX, 1950, p. 297. ...
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ALESSANDRO I Balas (᾿Αλέξανδρος)
A. de Franciscis
Re di Siria (150-145 a. C.). È rappresentato sulle sue monete (non tutte di uguale valore artistico ed iconografico, anzi spesso inferiori a quelle contemporanee) [...] . 85; G. Lippold, in Röm. Mitt., XXXIII, 1918, p. 77; E. Pfuhl, in Jahrbuch, XLV, 1930, p. 26; L. Laurenzi, Ritratti greci, Firenze 1941, p. 129 n. 93; J. Babelon, Le Portrait dans l'antiquité, Parigi 1950, p. 89; B. M. Felletti Maj, Catal. Museo Naz ...
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PROTOME (προτομή)
S. Ferri
È vocabolo che significa "la parte anteriore - collo + testa - di un animale", eccezionalmente anche dell'uomo. Costituisce una entità artistica a sé, in quanto spesso l'artefice, [...] e specialmente nella rappresentazione degli animali, disegna o scolpisce soltanto la p. senza il resto del corpo, volendo con ciò significare che il valore semantico espresso dal documento artistico si conclude, sufficientemente circostanziato, nella ...
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TISAGORAS (Τισαγόρας, Τεισαγόρας)
P. Moreno
Scultore greco di età ellenistica, forse originario di Rodi.
È ricordato da Pausania come autore di un gruppo di Eracle in lotta con l'Idra di Lerna, che stava [...] l'opera, pur dichiarando di non conoscere altrimenti il valore dell'artista, a proposito della tecnica seguita: si , n. 2082; H. Brunn, Gesch. Griech. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 522; G. Daux, Pausanias à Delphes, Parigi 1936, pp. 20, 50 ...
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LYSISTRATOS (Λυσιστρατος, Lysistratus)
Red.
Scultore di Sicione, fratello di Lisippo. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 51, e xxxv, 153), datandone l'attività verso il 326 a. C., riferisce, probabilmente dal [...] per riprodurre le statue. La seconda affermazione ha un valore relativo, perché il processo tecnico era praticato fin dal ; H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstler, II ed., I, Stoccarda 1889, p. 402; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XIV, 1928, c. 66, s. ...
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SIGE (Σίγη, Silentium)
Red.
Personificazione del Silenzio, le cui raffigurazioni sono state identificate in figure femminili nude, con la mano o il dito della mano destra portata alla bocca, usate come [...] della divinità e assumevano in tal modo il valore di un segno apotropaico. Di sicura origine egiziana Aberglaube des bösen Blicks, Berlino 1855, p. 47 ss.; C. Sittl, Die Gebärden der Griechen und Römer, Lipsia 1890, p. 214, nota i; J. Ziehen ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
Dop economy (Dop-economy, Dop-Economy) loc. s.le f. Segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione a Indicazione geografica, che costituisce una parte importante del valore agroalimentare nazionale....