L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] essere interpretate come uno stato. Il verbo andare aggiunge al valore di passivo quello modale di dovere» (Andorno 2003: 87 voce attiva […] e un’altra scolasticamente intesa come medio-passiva […] espressa dalla marcatura diretta del verbo (moveor ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] dell’enunciato; il secondo presenta sulla sillaba postonica finale un’intonazione ascendente-discendente e un valore di frequenza medio-alto (Romano & Interlandi 2005: 265-271).
Quanto ai ➔ regionalismi lessicali, occorre distinguere:
(a) i ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] soprattutto nell’italiano parlato colloquiale o di uso medio (➔ colloquiale, lingua), è però diffusa la tendenza (4), si tratta cioè di casi in cui che è usato con valore temporale, anche se non godono della stessa accettabilità nello standard.
I due ...
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Il modo ➔ congiuntivo si trova tanto nelle frasi principali (➔ principali, frasi) quanto, e soprattutto, nelle subordinate (➔ subordinate, frasi). Svolge una doppia funzione: esprimere una certa ➔ modalità [...] frasi): è obbligatorio là dove individua il valore finale (6) rispetto al valore causale, che altrimenti imporrebbe l’uso dell’ (che tuttavia rimane senz’altro sicuro nei registri medio-alti) caratterizza anche le frasi argomentali.
Distinguiamo qui ...
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Con cliché si intende, genericamente, un’espressione fissa divenuta banale a forza di essere ripetuta. Quest’accezione risalirebbe ai fratelli Goncourt che per primi, del termine comparso agli inizi del [...] della pubblicità e dei media, i quali a forza di riproporre e imporre formule fisse all’utente medio (come: autentica prodezza hanno tratto origine. E se la figura ha perso il suo valore stilistico – e quindi, secondo Schapira (1999: 26-27), la ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] piuttosto di quantità o lunghezza (che è la durata con valore distintivo; ➔ quantità fonologica).
L’unità di misura della durata una vocale anteriore non arrotondata. Inoltre, le vocali medie tendono ad essere innalzate se allungate, o abbassate ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] e dall’avestico, e nelle fasi più recenti dal persiano medio (pahlavi, sogdiano ecc.) e moderno; ittito, con le oi au eu ou: i e u possono, davanti ad altra vocale, assumere valore semivocalico (i̯ u̯); una vocale di timbro indistinto, lo schwa.
Dal ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] il costituirsi di tali unità, per la seconda l’elemento che assume valore esplicativo è, invece, la formazione dei gruppi di p. e il più corrispondente alle prescrizioni mosaiche. Nell’Alto Medioevo la Chiesa estese il riconoscimento della p. ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] di sorda, e un’s variamente modificata (ʃ, ṡ, ṣ ecc.), col valore di sonora. Delle due s, la sorda possiede, come la maggior parte delle altre consonanti, i tre gradi, tenue (per es., posa), medio (per es., posta) e rafforzato (per es., possa); la ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] «acquitrino, canale di scolo», che darebbe un valore di ‘abitanti presso un luogo umido o presso le sonore aspirate e le sonore semplici indoeuropee sono rappresentate egualmente da medie, e le palatali originarie sono assibilate (děti «porre» come ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, qualitativo, ecc.: la parte...