Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] moda, lessico popolare / aristocratico, e soprattutto uso medio / varietà specialistica sono da secoli compresenti e ) nomi derivati in -erìa (< fr. -erie), con valore collettivo, per assortimento di prodotti dello stesso materiale (maglieria) o ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] partire
Tale marcatura intonativa del focus permette di distinguere i valori di una stessa sequenza di parole sintatticamente ambigua. Per es descrizione dei tratti dell’italiano cosiddetto dell’uso medio (o neostandard: cfr. Sabatini 1985; Berruto ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] Principe l’uso di lui, lei, loro come ➔ soggetto supera la media dei testi coevi corrispondenti (D’Achille 1990: 331-333; ➔ personali (➔ dislocazioni) e ripresa da ella, pronome femminile con valore di ➔ neutro noto a testi antichi e dialetti toscani ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] febbrile; uso di forme non pronominali dei verbi con valore intransitivo: ammalare, originare, diffondere, evolvere.
La composizione del Limitato è il numero di simboli e acronimi familiari all’utente medio: le sigle delle vitamine (A, B, C, PP, ecc ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] bastavo io a mamma), il che polivalente, cioè con valore intermedio tra relativo e causale (che le volevo), e Rossi, Alessandra (2003), La lingua del cinema, in La lingua italiana e i mass media, a cura di I. Bonomi, A. Masini & S. Morgana, Roma, ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] più largo, vario e articolato» (Serianni 1988: 61), «più carico di valori e di funzioni», e, in quanto tale, è anche quello che presenta essere generalizzato, dal momento che nella scrittura medio-alta è ancora fortemente attiva la restrizione ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] fra scritto e parlato, è stato chiamato «italiano dell’uso medio» da Sabatini (1985) e «italiano neo-standard» da Berruto come la normalizzazione dell’uso dell’➔imperfetto esteso a valori contrafattuali quali quelli di cortesia (volevo delle mele ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] maggiore attenzione all’arbëresh come deposito di valori identitari; anche la menzionata legge 482 contribuì nei costrutti transitivi e intransitivi (5) d. ed e., e jam «essere» nel medio-riflessivo (5) f.:
(5) Civita
a. e kiʃa mbuluar («lo avevo ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] diminutivi (cappelluccio, martelluccio) alcuni sono privi di specifico valore semantico, sicché giacchetta è «giacca». I diminutivi e intensamente» o chiattillo «fighetto, ragazzo di ceto sociale medio-alto, vanesio e alla moda» (lett. «piattola»). ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] bassa in posizione tonica;
(iii) [o] / [ə], con riduzione in fine di parola della vocale posteriore media atona a centrale indistinta.
La combinazione dei diversi valori di queste variabili diatopiche dà luogo a una gamma di varietà via via più ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, qualitativo, ecc.: la parte...