I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] varietà standard e neostandard (o italiano dell’uso medio), il sistema pronominale allocutivo è orientato ai due parametri particolare considerato forma antiquata, oggi quasi solo con valore ironico: Serianni 1988: 226), viene rivitalizzato in ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] o semplicemente «c’è un rapporto» (fig. 1), il valore assunto relativamente al parametro formazionale forma della mano è indici delle di una parte di frase. Ad es., muovere l’indice e il medio a V davanti alla bocca vuol dire «fumare» o «sigaretta» ( ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] parziali in quanto, per avere un concreto valore comunicativo, esse devono interagire con informazioni extra-linguistiche madre, offrono un esempio di collegamenti a contatto, a distanza medio-breve e a distanza più ampia:
(14) So perfettamente come ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] pagine dedicate all’uso aggettivale del participio passato con valore attivo, che ritroviamo spesso nei Canti, per es tipo periodale standard che corrisponda a un ipotetico ideale ‘medio’ di realizzazione sintattica valido in ogni operetta. Nelle ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] e, i, o, u; sc + i, e) e anch’essi possono assumere valore distintivo (per es., biscia ~ bisca, lagna ~ lana, voglia ~ vola).
Il mancato sulla lingua scritta, per lo meno in chi ha un medio livello di istruzione.
Alcuni problemi, però, rimangono e se ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] usate in forma scritta in Italia durante il medioevo (➔ volgari medievali).
Si dice spesso che 1970) ha osservato che nel primo verso nessuno dei lessemi ha lo stesso valore dell’italiano moderno (gentile vale «nobile», onesta vale «piena di decoro» ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] dei contorni assai sfumati della seconda e del crescente valore sociale assegnato alla prima. Molti sono, del resto Gabriella (2003), La lingua della canzone, in La lingua italiana e i mass media, a cura di I. Bonomi, A. Masini & S. Morgana, Roma ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] sintassi dialogica ma, soprattutto, la frequenza di elementi ad alto valore intonazionale come il ➔ vocativo e, in particolare, l’ le migrazioni interne, il possesso dell’italiano dell’uso medio si estese fino a raggiungere la maggior parte della ...
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Le interrogative indirette sono frasi subordinate che hanno la forma di una domanda che non è autonoma, come quella veicolata dalle ➔ interrogative dirette (1), ma dipende da un verbo (2-3), un aggettivo [...] imperfetto (107), del tutto normale nell’italiano di tono medio o informale (➔ colloquiale, lingua):
(106) non sapevo , vol. 3º, pp. 429-470.
Prandi, Michele (2002), C’è un valore per il congiuntivo?, in Intorno al congiuntivo, a cura di L. Schena, M. ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] suoi tratti in elaborati scolastici (dai temi delle medie alle tesi universitarie). Che l’allargamento dell’uso ottimo);
(c) la sovraestensione del clitico dativo ci, che assume anche il valore di «a lui», «a lei» (anche come allocutivo di cortesia; ➔ ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, qualitativo, ecc.: la parte...