spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] , in forme organizzate, delle società umane.
Dallo s. assoluto proprio del determinismo naturalistico ed espresso cartograficamente, per ciascun punto, da una coppia di valori delle coordinate geografiche (latitudine e longitudine) si transita, così ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] salvezza, non ha nulla a che vedere con i valori terreni. Questa emancipazione della politica dalla religione e quindi , non ha obblighi verso i sudditi, è cioè un sovrano assoluto. Qualunque atto egli compia, lo compie per delega dei sudditi. ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] si andava ineluttabilmente avvicinando alle posizioni dell'idealismo assoluto, in special modo a quella che Fichte andava subì nettamente l'influenza di K. anche la "filosofia dei valori" di W. Windelband e H. Rickert). Parallelamente a questi esiti ...
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Filosofia
L’azione di considerare pensando e ripensando con attenzione e scrupolo. Nel linguaggio filosofico, il termine è andato storicamente caratterizzandosi in accezioni più specifiche. In J. Locke [...] dielettrici isotropi trasparenti, i loro indici di rifrazione assoluti e l’indice di rifrazione relativo n12 sono per gli sfasamenti δi, δn relativi alle componenti E′1i, E′1n i valori:
In fig. 3A sono mostrati gli andamenti di δi e δn per n21=1 ...
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Astronomia
Parte dell’astronomia teorica che si occupa di questioni riguardanti la struttura e l’evoluzione del cosmo, tentando, in particolare, di risalirne alle origini. Nell’evoluzione storica della [...] H (costante di Hubble) e uno dei parametri caratteristici del nostro Universo e il suo valore e compreso fra H = 50 km/s/Mpc (A. Sandage e G. Tamman, , considerato come tale che, nella sua contingenza, rimandi di necessita a un principio assoluto. ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] riallaccia la concezione dell’idealismo moderno come spiritualismo assoluto. All’opposto, il materialismo del 19° 2 risulta a=−a anche se a≠0). Invece nel primo caso il valore di p come da noi definito non appare determinato. Tuttavia, in coerenza coi ...
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Fisico, matematico e filosofo francese (Parigi 1717 - ivi 1783). Amico di Voltaire e Diderot, collaborò all'Enciclopedia, di cui redasse il Discorso preliminare (1751), vero e proprio sommario dell'enciclopedismo [...] de philosophie (1759). Deista, d'A. dà un valore esclusivamente pratico alla religione, la quale è fatta per la loro utilità pratica (quasi immediata) e non per il loro assoluto carattere conoscitivo (ché anzi la stessa matematica non è che "una ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] come Non-Io. L’Io, così inteso, assume il valore di un principio primo incondizionato dell’intera scienza filosofica. Come attraverso il metodo dell’epochè, di conseguire «l’ego assoluto» o centro funzionale ultimo di qualsiasi costituzione; quelle ...
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Tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore.
Filosofia
Il termine e il concetto di διαλεκτικὴ τέχνὴ, propriamemte «arte dialogica», risale [...] possibile. Gli idealisti postkantiani tornarono invece a dare valore massimo alla d., in cui videro la forma per il superamento dell’antinomia tra l’assoluto e le forme finite. G. Hegel, introducendo nell’assoluto il divenire, portò a perfezione la ...
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Filosofo e sociologo (Berlino 1858 - Strasburgo 1918). Studiò a Berlino e in questa università insegnò poi come prof. straordinario (dal 1901); passò quindi come ordinario all'univ. di Strasburgo (dal [...] discosta peraltro in maniera decisa quando si tratti d'intendere la genesi e il valore, oltre che la funzione, delle stesse categorie. Al carattere assoluto e formale dei principî kantiani S. contrappone infatti una concezione tendente a sottolineare ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...