Il complesso di forze di tipo attrattivo e repulsivo a cui danno luogo, pur mantenendo la propria individualità chimica, due molecole o ioni o atomi dello stesso o di diverso tipo quando si trovano a una [...] negativo, quelle attrattive. Poiché si è osservato che le interazioni repulsive decrescono molto più rapidamente (in valoreassoluto) di quelle attrattive, risulta che a > b. Determinazioni sperimentali condotte su sistemi gassosi (in particolare ...
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In fisica, termine originariamente introdotto per indicare genericamente particelle elementari di massa intermedia tra quella dell’elettrone e quella del protone; il nome è stato poi dato, specificamente, [...] v. tab.).
Il m. π, o pione, esiste nelle tre varietà π+, π−, π0, cioè con carica elettrica positiva, negativa, nulla; il valoreassoluto della carica elettrica dei primi due è pari a quello della carica elettronica. I m. π+ e π− hanno una massa che è ...
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Dal nome del fisico indiano S.N. Bose, ogni particella che ubbidisce alla statistica di Bose-Einstein (➔ statistica), come per es., i mesoni π, K, ρ..., il fotone ecc. Sono b. tutte le particelle che hanno [...] due (W+, W–) sono l’uno l’antiparticella dell’altro e hanno quindi uguale massa e cariche opposte (uguali in valoreassoluto alla carica dell’elettrone). I b. intermedi sono stati osservati per la prima volta nel 1983 da C. Rubbia e collaboratori ...
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Particella stabile, elettricamente carica (con carica elettrica positiva pari in valoreassoluto a quella dell’elettrone), di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa pari a 1,67∙10–27 kg, appartenente [...] nella tabella insieme a quelle del neutrone, che servono di confronto.
L’uguaglianza della carica elettrica del p. al valoreassoluto di quella dell’elettrone, che ha tra le sue conseguenze la neutralità elettrica della materia nelle sue condizioni ...
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Pittore (Firenze 1444 o 1445 - ivi 1510). Scolaro di Filippo Lippi, non fu insensibile al gusto della modellazione caro al Pollaiolo, come si può notare dalla sua prima opera datata: la Fortezza (1470) [...] (Uffizi) v'è inoltre un linearismo che diviene sempre più ritmico. E il ritmo lineare si sostituirà gradatamente, come valoreassoluto e originale, all'energia del Pollaiolo. Del 1477 circa è l'Adorazione dei Magi (Uffizi), ove lo stile botticelliano ...
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Nell’analisi vettoriale, se v (P) è il vettore di un campo vettoriale e l è una linea assegnata nella regione sede del campo, P il suo generico punto, dl lo spostamento elementare di P, si chiama c. (o [...] usa per l’integrale il simbolo ∮ v ∙ dl. Se si cambia il verso di percorrenza su l, la c. conserva il suo valoreassoluto, ma cambia di segno; se, in particolare, il campo è conservativo, la c. dà la differenza di potenziale relativa agli estremi di ...
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In fisica, fenomeno di diffusione tra due liquidi attraverso una membrana di separazione.
L’o., scoperta nel 1748 da J.-A. Nollet, può essere provocata da cause di natura termica (➔ termosmosi), di natura [...] ; applicando fra le due superfici della membrana una differenza di pressione contraria alla pressione osmotica e a questa superiore in valoreassoluto, si inverte il flusso del solvente, cioè la soluzione più diluita diventa sempre meno concentrata. ...
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ferroelettricità Proprietà di sostanze dielettriche che presentano isteresi dielettrica: per queste sostanze, a somiglianza di quanto avviene tra intensità del campo magnetizzante e induzione nei materiali [...] di nuovo una condizione di saturazione e, in definitiva, si ottiene, al variare di E tra valori estremi di uguale valoreassoluto, un diagramma chiuso ( ciclo di isteresi dielettrica); la curva OA, relativa alla polarizzazione iniziale, prende il ...
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In geometria, la m. di un triangolo è la retta (o anche il segmento) che congiunge un vertice con il punto di mezzo del lato a esso opposto: le tre m. passano per uno stesso punto, che è il baricentro. [...] mediani tutte le radici dell’equazione: F(x)=1/2. La m. soddisfa un’importante condizione di minimo: si dimostra infatti che il valor medio degli scarti (considerati in valoreassoluto) rispetto a una costante c raggiunge il suo minimo quando c è un ...
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In matematica, una relazione tra numeri (o tra grandezze) nella quale viene affermato che un numero a (una grandezza A) è maggiore o minore di un numero b (di una grandezza B della stessa classe). In simboli: [...] a > 1−−b (per es.: 2<3, ma 1/2>1/3).
Una d. importante è la seguente: la somma dei valoriassoluti è maggiore, o tutt’al più uguale, al valoreassoluto della somma; |a|+|b| ≥ |a+b|. La d. si applica anche ai numeri complessi, sostituendo il ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...