SITULA (situlus, situla, sitla)
A. M. Roveri
G. A. Mansuelli
A. M. Roveri
G. A. Mansuelli
Denominazione comprendente, nella terminologia archeologica, un vaso metallico, di rado fittile, di forma [...] 'arte dell'Italia settentrionale preromana. Sembra accertato ad ogni modo che, se non il materiale centro di produzione, la vallepadana orientale sia stata il tramite verso i paesi d'oltralpe di elementi del repertorio figurativo e dello stile che ...
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romanica, arte
Manuela Gianandrea
Il rinnovamento dell’arte medievale
Il periodo che va dall’11° secolo fino alla metà del 12° è considerato un’epoca di importanti e radicali cambiamenti per tutta l’Europa: [...] chiesa simbolo di S. Ambrogio, l’architettura romanica ebbe uno sviluppo precoce e notevole in Lombardia e in tutta la VallePadana. Tra le chiese più importanti si possono ricordare S. Michele a Pavia e la Cattedrale di Modena; la chiesa pavese ...
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CISTA (κίστη, cista)
G. A. Mansuelli
Recipiente di uso assai comune nell'antichità, in origine soltanto di vimini intessuti, più tardi di legno, cuoio e metallo, di forma quasi sempre cilindrica, più [...] per il tramite di Cuma. Si ritiene oggi più comunemente che il luogo di provenienza sia anche per esse la vallePadana.
La c. a cordoni, nata e sviluppata nell'ambiente della decorazione geometrica, è strettamente funzionale, giacché i cordoni hanno ...
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Vedi ANTEFISSA dell'anno: 1958 - 1994
ANTEFISSA
A. Andrén
Il latino antefixum (plur. antefixa), derivato da ante (avanti) e figere (affiggere) indica, secondo Festo (p. 8), quae ex opere figulino tectis [...] due file di essi.
In Etruria e nelle regioni d'Italia influenzate dalla cultura etrusca - Campania, Lazio, Umbria e la VallePadana - ove l'uso di rivestimenti decorativi fittili dei templi durò più a lungo che non nel mondo greco, le a. assumevano ...
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Vedi CENTURIAZIONE dell'anno: 1959 - 1994
CENTURIAZIONE
F. Castagnoli
È il sistema usato nel mondo romano nella divisione delle terre assegnate ai coloni, cittadini con cittadinanza romana o latina, [...] . Gli esempi più noti sono la pianura di Capua (ager Campanus), di Firenze, gran parte dell'Emilia e della vallePadana, la massima parte della Tunisia. In questi territorî l'impianto stradale e talora la disposizione dei singoli campi sono ancora ...
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Vedi BOLOGNA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BOLOGNA (v. vol. ii, pp. 125-128)
G. A. Mansuelli
A) B. preromana: nuovi scavi e scoperte non hanno spostato sensibilmente quanto si sapeva circa l'abitato [...] una data piuttosto alta per la trasformazione culturale del centro villanoviano, nonché un'apertura verso le culture della vallepadana, se non anche d'oltr'Alpe. Altri elementi di rilevante arcaismo sono stati forniti dal ritrovamento casuale di ...
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Vedi APPENNINICA, Civilta dell'anno: 1958 - 1994
APPENNINICA, Civiltà
S. M. Puglisi
La civiltà a. prende nome dalla sua area di diffusione lungo la catena appenninica, dal Bolognese fino all'estrema [...] , allo scopo di distinguere tale aspetto caratteristico della preistoria centromeridionale dell'Italia da quello meglio conosciuto della vallepadana (Civiltà delle terramare). Si era infatti sostenuto in un primo tempo, specialmente da parte di L ...
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GRAIAE et POENINAE, Alpes
G. C. Susini
Col nome di Alpis Graia era noto in età romana il valico del Piccolo San Bernardo, e con l'appellativo plurale si designavano gli acrocori alpini a partire dalle [...] della A. G., la più nota e frequentata era quella del Gran San Bernardo che metteva in comunicazione la vallepadana, per Augusta Praetoria e Octodurum con la valle del Rodano, Aventicum e Vesontio nella Germania Superiore, e le Gallie. La stessa ...
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Vedi ADRIA dell'anno: 1958 - 1994
ADRIA (᾿Αδρίας Atrĭa)
G. Brusin
Antica città del Veneto. Dista ora 22 km dal mare, ma in antico doveva estendersi sopra una laguna facilmente accessibile dall'Adriatico. [...] al mare e alla foce del Po e dell'Adige, fu il principale porto dell'Adriatico per l'importazione nella vallepadana dei prodotti greci. Gli scavi di A., resi particolarmente difficili dal continuo avvallamento del terreno, che ha portato gli strati ...
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REMEDELLO, Civiltà di
A. Palmieri
Questo nome è dato ad una facies culturale della preistoria italiana, avente l'area di maggior diffusione nella VallePadana ed estendentesi in Emilia e in Toscana. [...] Essa è conosciuta attraverso materiali provenienti da vasti sepolcreti, il più importante dei quali, Remedello di Sotto, nel Bresciano, ha dato il nome alla cultura. I gruppi di R. presentano una fisionomia ...
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padano
agg. [dal lat. Padanus, der. di Padus «Po»]. – 1. Del Po, del bacino, della valle del Po: Pianura Padana (o Padano-Veneta), pianura dell’Italia settentr. percorsa dal Po e dai suoi affluenti; è compresa tra le Alpi (a nord) e l’Appennino...
bigia
bìgia s. f. [dall’agg. bigio] (pl. -gie o -ge). – Nome di varie specie di piccoli uccelli passeriformi della famiglia silvidi, che nidificano soprattutto nella Valle Padana; specie più comuni: la b. padovana (lat. scient. Sylvia nisoria)...