MACHIAVELLI, Niccolò
Federico CHABOD
Di media statura, magro, "bianco come la neve", ma col capo "che pare veluto nero"; "savio et prudente" nell'estimazione dei colleghi d'ufficio, commendato dai superiori [...] quando, dopo la ritirata dell'esercito francese dalla valle padana, l'esercito spagnolo di Raimondo di uomo occorre conoscere la natura sua e a curar il malato l'esatta diagnosi del male e il tempestivo ricorso ai rimedî, senza affidarsi né a Dio né ...
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RAVENNA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Santi MURATORI
Augusto TORRE
Luigi PARIGI
Mario LONGHENA
Alberto BALDINI
Città dell'Emilia, capoluogo di provincia; sorge a 4 m. s. m. e a 6 km., in linea [...] abbraccia le ultime ondulazioni appenniniche solcate dalle vallidel Senio e del Lamone, ed altre minori. Per la sua nell'Adriatico; così il Bevano e il Savio sono per un po', nell'ultimo tratto del loro corso, ravennati. Ma i fiumi ravennati ...
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Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe l'antiqua origine in Bologna", e il cognome da Riosto, piccolo borgo tra gli Appennini [...] nella valle della Savena, s'era trasferito a Ferrara nel secolo XIV, poi che la bella Lippa (Orl. Fur., XIII, 73) piacque similitudine virgiliana del fiore reciso dal vomere e del papavero, che cade per soverchio umore. Sobrino, savio nei consigli, ...
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Regione e stato della Germania occidentale. Nel nome di Assia, secondo le ricerche dei filologi e degli storici tedeschi, verosimilmente sopravvive quell'antica popolazione germanica dei Chatti, menzionati [...] , conseguì una corrispondente varietà di forme del terreno. Valli innumerevoli, tra grandi e piccole incisero la . Invece per quel savio provvedimento il ramo Assia-Philippsthal, fondato allora da Filippo, terzogenito del langravio Guglielmo VI, non ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Federico Chabod
Francesco di Piero di Iacopo Guicciardini e di Simona di Buongianni Gianfigliazzi nacque a Firenze il 6 marzo 1483. Era il terzogenito di una famiglia numerosa [...] compromesso nonostante gli sforzi disperati del G. Poi, nel novembre, giungeva nella valle padana G. Frundsberg, a capo per lungo tempo, questo appunto era cagion di stupore al savio.
È ovvio quindi che, diminuendo la fede nella virtù creatrice ...
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IVREA (lat. Eporedia; A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Gino BORGHEZIO
Giovanni CORSO
Silvio PIVANO
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Importante centro del Piemonte (prov. d'Aosta), situato su entrambe le sponde della Dora Baltea, [...] sorpassata da tre ponti. Poco a valle di quello ferroviario, attraverso il letto del fiume, è stata costruita una chiusa, Vercelli relativi ad Ivrea (Biblioteca cit., VIII, Pinerolo 1901); F. Savio e G. Barelli, Le carte dell'abazia di S. Stefano d' ...
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Piccola città della provincia di Piacenza (2260 ab.), nella vallata della Trebbia, a 272 m. s. m. È posta sulla sinistra del fiume, là dove tre strade s'incontrano quella per Piacenza, quella per Varzi [...] del regno longobardo, la Montecassino dell'Italia superiore. Grazie alla fondazione di S. Colombano la romita valle Italia pontif., VI, p. 245. Per i vescovi di Bobbio, vedi F. Savio, Gli antichi vescovi d'Italia, I, Piemonte, Torino 1898, p. 159 segg ...
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Città del Piemonte, con oltre 10.000 ab., capoluogo di provincia e dell'ampia valle alpina a cui dà il nome e che già costituì il ducato di Aosta. Situata in una piana abbastanza vasta, sulla sinistra [...] 5100 nel 1774 e a 5300 nel 1787. Secondo il censimento del 1839 aveva 7126 ab.; nel 1881, 7376; nel 1901, 7875 di Savoia e della loro signoria nella valle d'Aosta, in Miscellanea di storia italiana, XV (1877); F. Savio, I primi conti di Savoia, ibid ...
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Città della provincia di Forlì a 40 m. s. m., con 15.943 ab. Il fiume Savio scorre a O.; da presso si elevano dolci colline, fino alle quali giunge la città. Il Colle Garampo, estremità di un contrafforte, [...]
Il territorio del comune (223,88 kmq.) è costituito da pianure e colline: a esso appartiene, per un bel tratto, il Savio ed è La situazione della città sia nel piano del monte, di forma conica, sia, dopo, a valle, rasente i fianchi curvi dei monti ...
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Arcivescovo di Milano, successo ad Arnolfo II, che era morto il 25 febbraio 1018. Proveniva da una famiglia appartenente al ceto dei capitani, la quale si denominava dal possesso della curtis di Antimiano, [...] monastero di Tolla nella valle dell'Arda e del sec. XI, spettanti all'arcivescovo di Milano Ariberto da Intimiano, ora collocati nel nostro Duomo, Milano 1872; H. Bresslau, Jahrbücher des deutschen Reichs unter Konrad II, Lipsia 1879-84; F. Savio ...
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