Commentatore di Dante (Imola 1338 circa - Ferrara 1387 o 1388). Insegnò grammatica a Bologna, dove nel 1375 lesse la Divina Commedia di cui lasciò un ampio e vivace commento in latino, e poi (1376) a Ferrara. [...] Commentò anche Lucano, ValerioMassimo, le tragedie di Seneca, le Bucoliche e le Georgiche di Virgilio, e il Bucolicum carmen del Petrarca; scrisse il Romuleon, storia di Roma sino a Diocleziano, e il Libellus augustalis, concisa storia degli ...
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Umanista (m. a Napoli 1342); eremitano di s. Agostino, prof. a Parigi (1317) e a Napoli, e poi vescovo di Monopoli (1340). Fu amico (sembra dal 1333) del Petrarca, al quale regalò una copia delle Confessioni [...] di s. Agostino; in favore presso il re Roberto di Napoli, ebbe parte nell'incoronazione del Petrarca in Campidoglio; si legò d'amicizia anche con il Boccaccio. Lasciò commentarî a Virgilio, Ovidio, Seneca, Aristotele, ValerioMassimo. ...
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(Le avventure di Huckleberry Finn) Romanzo (1884) dello scrittore statunitense M. Twain (1835-1910), considerato un capolavoro della narrativa americana per ragazzi.
Huck, un bambino praticamente solo [...] al mondo, racconta le mille avventure che gli occorrono mentre con un amico, lo schiavo Jim, risale il Mississippi su una zattera.
Per approfondire Twain, Mark, di ValerioMassimo De Angelis (Enciclopedia dei ragazzi) ...
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Retore e scrittore latino (forse del 4º sec. d. C.); compose un'epitome dell'opera di ValerioMassimo, giungendo solo al libro 3º. Da taluni I. è stato però identificato con un retore che nel sec. 3º ebbe [...] una cattedra di retorica in Roma ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] Filocolo, in Giorn. stor. della lett. ital., CXXXIX(1962), pp. 321-69, 513-40; CXL (1963), pp. 321-63, 489-551; ValerioMassimo e il Filocolo, in Cultura neolatina, XX (1960), pp. 45-77; B. e Lucano,ibid., XXIII (1963), pp. 153-71; Prime correzioni ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] Etymologiae di Isidoro di Siviglia; ma numerose notizie sono tratte sia da autori classici, come Cicerone, Ovidio, ValerioMassimo, Lucano, Apuleio, sia cristiani, come Girolamo. Anche la disposizione della materia segue l'ordine tradizionale. Dopo ...
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CRISTINA (Christine) da Pizzano (de Pizan)
Jean-Yves Tilliette
Nacque a Venezia nel 1365 da Tommaso di Benvenuto e da una figlia di Tommaso Mondini.
Il nome di C. deriva dalle proprietà che la famiglia [...] delle sue fonti, il sapere che C. allora acquisì fu esteso ed eclettico, andando dagli autori antichi, Ovidio, ValerioMassimo, Vegezio, lo pseudo-Seneca (Martin da Braga), Boezio, a quelli contemporanei come Jacques Legrand e le grandi compilazioni ...
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Giuliano Vigini
Best-seller
Gli eredi dello zio Tom
Che cosa è
un best-seller
di Giuliano Vigini
5 maggio
Si inaugura il Salone del Libro di Torino che vede la partecipazione di 1200 editori e oltre 1500 [...] nella categoria - tanto per restare in Italia - Luciano De Crescenzo, ma anche Luca Goldoni, Beppe Severgnini o ValerioMassimo Manfredi, oppure Sveva Casati Modignani e Maria Venturi.
Parlando invece del best-seller come 'prodotto editoriale', esso ...
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ERIZZO, Sebastiano
Gino Benzoni
Nato il 19 giugno 1525, in un'illustre famiglia patrizia veneziana, da Antonio di Sebastiano e da Caterina di Sebastiano Contarini, ebbe un'accurata istruzione umanistica [...] e ammonenti. Certo che l'E. li narra traducendo ampliando gonfiando parafrasando soprattutto gli smilzi aneddoti di ValerioMassimo, la sua fonte principale, e riecheggiando altre disparate fonti da Petrarca a Boccaccio, da Machiavelli a tradizioni ...
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CANAL, Pietro
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Venezia il 13 apr. 1807 da Agostino e da Teresa Maria Boldù, appartenenti entrambi a famiglie nobili veneziane, sesto di dieci figli. Trascorse la prima fanciullezza [...] può vedere, fra l'altro, da un epigramma di Api e vespe, p. 26, e da alcune delle note storiche a ValerioMassimo), doveva naturalmente rifuggire da ogni radicalizzazione della lotta; ma a quella sua presa di posizione, quale risulta dal verbale dell ...
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alzare l’asticella loc. v.le 1. Rendere più impegnativo fare qualcosa, spingere qualcuno a raggiungere un obiettivo aumentando il livello di difficoltà del compito, dell’azione, dell’impresa. 2. Per estensione, detto di un’azione o di una persona,...
osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto connettivo differenziato (tessuto osseo),...