DAINO, Giacomo
Raffaella Comaschi
Nacque sul finire del sec. XV a Mantova. La sua famiglia, di parte guelfa, proveniva da Rivarolo Fuori; in seguito a contese con famiglie locali, fra cui quella dei [...] accetta la tradizione che la fa derivare da un eroe tedesco, Valerio o Gualtiero Gonzach, parente di Ottone I e da questo creato anch'essa inedita, una traduzione italiana ad opera di Ippolito Castelli, che durante la prima metà dei XVII secolo aveva ...
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BOSSI, Simone
Valerio Castronovo
Figlio di Fabrizio, se ne ignora la data di nascita. Fu avviato dal padre al normale corso degli studi giuridici e ammesso nel 1564 al collegio dei dottori di Milano. [...] oltre a Fabrizio e Girolamo Benedetto (1584-1631), legato pontificio nel 1615 e governatore nel 1624 di Città di Castello, poi di Montalto - Giovanni Ambrogio (1578-1644), cavaliere dell'Ordine di Malta, protagonista di uno degli episodi di violenza ...
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AVOGADRO, Luigi
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Brescia, in data imprecisata, da Pietro. Di famiglia un tempo feudataria di Polaveno e poi (dal 1427) di Lumezzane, entrò al servizio di Venezia. Il [...] . Si unì dapprima alla congiura antifrancese capitanata da Valerio Paitone e Giangiacomo Martinengo ed inviò a Venezia un e isolate resistenze, raggiunse la città e cinse d'assedio il castello dove i congiurati si erano rinchiusi (19 febbr. 1512). La ...
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BELEGNO, Alvise
Gino Benzoni
Figlio di Bernardino, nacque a Venezia nel 1539. Studiò diritto, non trascurando nel contempo le lettere. Fu uno dei più giovani frequentatori della casa di Domenico Venier, [...] minor rilievo - nella conversazione sulla morte, che Valerio Marcellino, nel suo Diamerone (Venezia, Gabriele , a cura di N. Barozzi, Portogruaro 1864, pp. 44, 45, 51; Castelli fríulani, Udine 1901, p. 75; P. Molmenti, Storia di Venezia nella vita ...
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ALESA (῎Αλαισα, Halaesa, Halēsa)
G. Carettoni
V. Tusa
Città della Sicilia a N-O dell'odierna Tusa. Fu fondata nel 403 a. C. da Arconida, signore di Erbita, il quale vi condusse molti mercenarî che l'avevano [...] a Siracusa. Nel 263 a. C., consoli Valerio Massimo ed Otacilio Crasso, A. si diede spontaneamente , in Pauly-Wissowa, I, c. 1274, s. v. Alaisa; G. Lancillotto-Castello, Della storia di A., Palermo 1749; G. Cavallaro, Le monete degli Alesini siculi ...
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ADALPRETO
Adolfo Cetto
Vescovo di Trento: nulla sappiamo della sua patria e della sua famiglia. Ricordato per la prima volta, già in possesso della sua carica episcopale, in un atto del 17 sett. 1156, [...] p. 140). Nel 1167 ebbe dall'imperatore l'investitura del castello di Garda, che poi subinfeudò alla famiglia dei Carlessari di Verona anche vari atti relativi a consacrazioni di chiese (S. Valerio presso Cavalese nel 1162; S. Vigilio a Moena nel 1164 ...
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BONACCIOLI, Girolamo, detto il Gabrielletto (Cabriletto)
Ranieri Varese
Figlio di Gabriele, è possibile ricostruire le vicende della sua vita dai documenti ferraresi: compare per la prima volta nel 1533 [...] ) della loggetta davanti alla "camera della pazienza" nel castello ducale (Cittadella, 1868, p. 148). Si occupò famiglia Zacchei-Travaglini di Spoleto, è probabile che rappresenti Valerio Corvino Zacchei che era in relazione con Ferrara), già in ...
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zupperia
s. f. Locale di ristorazione nel quale sono servite e consumate zuppe di vario tipo. ◆ Quella della zupperia, per esempio, è un’idea che ha avuto vivaci fioriture negli Stati Uniti e a Londra. (Laura Frigerio e Valerio Massimo Visintin,...