AVOGADRO di Quaregna, Amedeo
Vincenzo Cappelletti-Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 9 ag. 1776, da Filippo e da Anna Maria Vercellone, secondogenito, succedendo al padre nel titolo comitale [...] chimico ossia, con gli attuali termini, tra la molecola e quella quantità che risulta dal peso molecolare diviso la valenza. Il tema è introdotto ricordando ciò che allora si riteneva essere il volume atomico (molecolare), solido e liquido dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] Wilhelm von Leibniz. La tradizione galileiana, in particolare, costituiva un’eredità difficile «non solo per la valenza ideologico-culturale che essa aveva assunto nell’intricato rapporto tra intellettuali e potere ecclesiastico, ma soprattutto per ...
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GENTILE, Giovanni
Roberto Maiocchi
Nacque a Napoli il 6 ag. 1906, terzogenito (con il gemello Gaetano) di Giovanni, il celebre filosofo, ed Erminia Nudi. Quello stesso anno la famiglia si trasferì a [...] 1930 comparve la soluzione proposta da Fermi. Il G. si dedicò allora, collaborando con H. London, alla teoria quantistica della valenza, trattando dell'interazione tra due atomi di elio e tra un atomo di elio e un atomo di idrogeno (Wechselwirkung ...
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conducibilità Proprietà dei corpi di trasmettere il calore ( c. termica) o l’elettricità ( c. elettrica) e coefficiente che misura questa proprietà. Per quest’ultimo si usa spesso, in modo del tutto equivalente, [...] elettroni. Tale teoria, oltre a distinguere nettamente fra elettroni di conduzione (liberi di muoversi nel cristallo) e di valenza (legati), tiene conto che in realtà il potenziale elettrico nel conduttore non è costante, ma variabile nello spazio ...
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Considerazioni generali. - I potenziali elettrocinetici, spesso indicati (secondo H. Freundlich) come potenziali zeta, sono stati introdotti da H. L. F. von Helmholtz per interpretare quattro f. e. nei [...] cloruro di alluminio, cloruro di torio o altri cationi tetravalenti può portare a un'inversione del segno. Gli ioni a valenza più alta sono più attivi; alcuni però lo sono in misura anomalmente elevata (OH−, H+, ioni pesanti), probabilmente a causa ...
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Chimica, fisica, tecnica
Termine che, con opportuna specificazione, indica una certa proprietà di un corpo o di un sistema, talvolta con valore soltanto qualitativo, più spesso con una precisa determinazione [...] (in genere, a seguito di una rivoluzione) quello precedente. D’altra parte, l’espressione p. costituente ha una valenza duplice: con esso si intende designare sia il soggetto che instaura il nuovo ordinamento, sia il fondamento di validità e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Mercalli
Ezio Vaccari
L’attività scientifica di Giuseppe Mercalli ha contribuito in modo determinante allo sviluppo della sismologia e della vulcanologia moderne in Italia. La sua ricerca sui [...] del Novecento, egli non manca quasi mai di riportare in ciascuno di questi scritti la conclusione immediata di valenza anche teorica cui egli giunge grazie alla sua straordinaria capacità di osservazione e di interpretazione del fenomeno naturale ...
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coordinata
coordinata [Dall'agg. coordinato] [ALG] Ciascuno di un insieme ordinato di numeri (coordinate) atto a individuare un punto su una retta, su un piano, su una superficie, nello spazio ordinario [...] un gruppo di Lie denominato SO₃ o SO(3). ◆ [FSD] C. interne: parametri molecolari (lunghezze di legame, angoli di valenza e di torsione) che si introducono per la descrizione e la trattazione teorica della geometria molecolare: v. polimero: IV 557 a ...
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Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] spettrali, finalmente costituita su basi razionali, nel campo della chimica, ove trovano la loro spiegazione i fenomeni della valenza, nella teoria della conduzione elettrica, della radioattività ecc. L’idea intuitiva dell’elettrone simile a un punto ...
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FISICA NUCLEARE
Renato Angelo Ricci
Introduzione. - La f.n. è nata con la scoperta del nucleo atomico (v. App. IV, ii, p. 624) nel 1911 da parte di E. Rutherford, ossia del luogo, minuscolo alla stessa [...] a basse energie di interazione (≲ 1 GeV o 10÷100 MeV/nucleone) oltre che limitati alle zone superficiali nucleari (nucleoni di valenza) e a circa un terzo delle specie nucleari possibili, si sono notevolmente ampliati, dando luogo a una rinascita e a ...
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valenza
valènza s. f. [dal lat. tardo valentia «forza, vigore; abilità», der. di valere: v. valere]. – 1. ant. o letter. Valore, valentia: ell’è per certo di sì gran v. (G. Cavalcanti); forza d’animo: Cessate di tremare, Donna. Or dove n’andò...
ossidazione
ossidazióne s. f. [der. di ossidare]. – 1. L’ossidare, l’ossidarsi di una sostanza, di un elemento, di un composto: o. di un metallo; sostanza che inibisce l’o. della gomma. In chimica, in senso stretto, ogni reazione di combinazione...