PASCHETTO, Paolo Antonio
Silvia Silvestri
– Nacque a Torre Pellice (Torino) il 12 febbraio 1885, terzogenito di Enrico, pastore valdese originario di Prarostino, e di Luigia Oggioni, milanese, di famiglia [...] liberty e déco, 2014, p. 167 n. 20).
Morì a Torre Pellice il 9 marzo 1963.
Fonti e Bibl.: P. P. pittore delle valli valdesi (catal.), Torino 1983; P. P. 1885-1963 (catal.), Torre Pellice 1985 (in partic. M. Paschetto, La vita, le opere, pp. 15-22.; F ...
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Secondogenito (1634-1675) di Vittorio Amedeo I di Savoia e di Cristina di Francia, duca dal 14 ott. 1638, regnò fino al 1663 costantemente sotto la direttiva politica della madre (all'inizio contrastata [...] politica francese e sposò principesse francesi, prima Francesca d'Orléans poi Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Più di una volta assunse il ruolo di semplice vassallo del re Luigi XIV. Perseguitò i Valdesi abitanti nelle vallate alpine. ...
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SAVOIA
Armando TALLONE
Armando TALLONE
Walter MATURI
. L'origine della Casa di Savoia è controversa e offre ancora argomento a discussioni. Comunemente se ne dà come capostipite Umberto I, soprannominato [...] Ma, sfumata l'impresa di Ginevra per l'opposizione della Spagna, che era gelosa dell'amicizia del duca con i Guisa, i Valdesi ottennero la Magna Charta della loro libertà religiosa a Cavour il 5 giugno 1561 e svanì il sogno dei gesuiti, il sogno del ...
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STEFANO di Bourbon (Stephanus de Borbone)
Frate domenicano, predicatore francese, del sec. XIII, nato a Belleville-Sur-Saone (Rodano) verso il 1190-95, morto a Lione verso il 1261. Studiò all'università [...] giacobini o domenicani, fondata nel 1218. Fece ritorno a Lione nel 1226, e predicò specialmente contro gli Albigesi e i Valdesi, in parecchie località della Francia, della Savoia e del Piemonte.
Durante le sue missioni si legò d'amicizia con molte ...
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Vescovo (Eich, Franconia, 1404 - Eichstätt 1464) di Eichstätt (1446), detto il Riformatore, rettore dell'università di Padova, nella facoltà di giurisprudenza (1432), e decano in quella di Vienna (1435-37), [...] cancelliere di Alberto V e Alberto VI, accompagnò quest'ultimo al concilio di Basilea; fu amico di E. S. Piccolomini, che gli dedicò il De miseria curialium; intensificò l'attività sinodale, riformò i monasteri, combatté i valdesi. ...
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Militare e diplomatico inglese, nato forse nel 1624, morto nel 1684. Iniziò la sua carriera come predicatore, prima nelle Indie Occidentali, poi in un reggimento inglese; in seguito fu ufficiale esploratore [...] Scozia, e membro dei parlamenti di Cromwell. Nel 1655 fu inviato in Francia a protestare contro il trattamento fatto ai Valdesi; nel 1657 venne nominato residente inglese all'Aia. Venuta la restaurazione, abiurò i suoi principî e mostrò il suo zelo ...
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Catechesi e catechismo nell'Italia unita
Giuseppe Biancardi
Ermanno Genre
Il catechismo nel cattolicesimo italiano tra Otto e Novecento
Nel quadro dell’azione pastorale che la Chiesa cattolica rilancia [...] il battesimo dei bambini), che avviene in genere tra i 16 e i 17 anni. Agli inizi del Novecento nelle Chiese valdesi e metodiste, come in quelle luterane, è consuetudine che anche i bambini che frequentano la scuola domenicale e i catecumeni possano ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] diffusione. Attraverso il trattato sul Beneficio di Cristo, che Firpo riconduce a una matrice valdesiana, la teologia di Valdés avrebbe lasciato la sua impronta sull’intero movimento filoriformatore in Italia e sarebbe debordata fuori d’Italia37. La ...
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Pastore evangelico valdese. Nato ad Embrun nel 1641 dall'avvocato Pietro, console della città, e da Margherita Grosso, di famiglia emigrata da Dronero nelle valli pinerolesi, fu come i genitori di ardentissima [...] , p. 132 segg.; E. Comba, Henri Arnaud, sa vie et ses lettres, Torre Pellice 1889 (trad. ital., E. A. pastore e duce dei Valdesi, Firenze 1889). Inoltre, in Bull. de la Soc. de l'hist. du protestantisme français, X, pp. 93 segg., 158 segg., 323 segg ...
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OLIVETANO
. Pierre Robert, detto Olivétan (Olivetanus) nacque circa il 1506 a Noyon, dove suo padre era collega e cugino di Gérard Cauvin (v. calvino). Presto attratto alle idee della Riforma, non si [...] 1532) e, in seguito a una deliberazione di questo, attese a quella traduzione della Bibbia in francese, per la quale i valdesi avevano raccolto 500 scudi d'oro (1535). Per l'Antico Testamento è traduzione diretta dall'ebraico, non senza l'aiuto di ...
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valdese2
valdése2 agg. e s. m. e f. – 1. Di Pietro Valdo (c. 1140-1217), mercante lionese che fu l’iniziatore del valdismo (o movimento valdese): la predicazione v.; la dottrina v.; la Chiesa v., unitasi dal sec. 16° alle altre Chiese riformate...
valdese1
valdése1 agg. e s. m. e f. [dal fr. vaudois]. – Del cantone del Vaud 〈vó〉, in Svizzera: l’industria v.; il Giura Valdese. Come sost., i Valdesi, gli abitanti o i nativi del Vaud.